The Lust, x Poe

« Older   Newer »
  Share  
CAT_IMG Posted on 16/11/2010, 23:50
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Ahahahaha! Ma...ma che cazzo di nome è Yuko Taku! Certo che 'sto tipo è proprio uno sfigato però almeno il suo portafogli è bello imbottito di soldi. Yuko Taku, se fino ad'ora i soldi ti hanno protetto dalla stupidità del tuo nome...ora non lo faranno più! Ahahahaha!
Motivo di tutta questa felicità? Ggio se ne stava seduto su una panchina del centro città, rovistando nel portafogli di qualcuno che erroneamente lo aveva perso per strada. Una giornata fortunata soprattutto nel momento in cui si era accorto che in quel coso c'erano soldi per comprarsi mezzo Giappone. Era proprio vero che i soldi finivano sempre nelle mani degli uomini più mediocri della Terra ma ora le regole erano state modificate. Ora ad avere il contante era lui. E cosa ci avrebbe fatto?
Posso comprarci un auto...ah no non ho la patente. Una casa! Ah no...l'accademia non so se lo permetterebbe. Posso...posso fare un regalo alla mia Rouge! ...Ah no, probabilmente non le piacerebbe nulla se fatto da parte mia...Che mondo crudele.
Il suo corpo si sciolse come neve al vento, scivolando sulla panchina, rimanendo a terra. Il suo volto era inespressivo e il portafogli ancora giaceva tra le sue mani.
Rouge...Rouge...Rouge! Ce l'ho!
Il corpo si ricompose, tornando solido e il ragazzo estrasse rapidamente il cellulare dalla tasca, componendo un luuuuungo numero.
Si pronto? E' l'hotel con quel nome lunghissimo che non ricordo, alto alto che costa così tanto che la povera gente non può nemmeno immaginare di poterci passare una notte?
Dall'altra parte qualcuno rispose "si".
Ma non risponda "si" con questa naturalezza brutto idiota!!! Allora, prima che mi incazzo mi serve la suite più lussuosa che avete. E' libera? Si? Perfetto. Ah devo darle un nominativo? ...Ehm Yuko Taku. Non ridere cretino! Arriverò lì alle 20 di stasera! Mi riconoscerà, sono basso e ho un casco di ossa in testa! Arrivederci!
Chiuse la chiamata, sbuffando. Quel "si" detto in quel modo gli aveva dato abbastanza fastidio. Bene ora doveva chiamare Rouge..
Lasciare un messaggio acustico dopo il "bip"... Disse in coro con la vocina registrata.
Rooooooouuuuge? Sono io! Ti voglio in centro alle 20, di fronte a quel grosso hotel lussuoso. Fai un favore al tuo Ggio? Vieni elegante? Comprati qualcosa e metti sul conto di Yuko Taku, un idiota che si è perso il portafogli pieno di soldi. Ti aspetto di fronte all'hotel, baci baci!
Chiuse anche quella chiamata. Aveva fatto tutto in 10 minuti. Che incredibile abilità organizzativa.
Ora mi basterà fare un salto da qualche parte e prendermi qualcosa di elegante...andiamo!


Ore 19,50. Entrata dell'Hotel. Ggio si era davvero procurato qualcosa di elegante. Ora immaginatelo con dei pantaloni neri, scarpe tra lo sportivo e l'elegante nere, camicia bianca leggermente aperta e cravattina nera non totalmente annodata. Sopra di essa un gilet nero e una giacca nera. Le maniche erano tirate su e non potevano mancare i soliti occhiali neri.
Che pezzo di figo che sono.
Ed era in dolce attes...
Ma che cazzo dici?! Cambia frase!
Ed era in attesa della sua Rouge.
Così va meglio.
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 00:23
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougePer abitudine, controllava una volta ogni 6 ore la sua segreteria. Non che ora ce ne fosse davvero bisogno, i suoi contatti con gli informatori erano notevolmente diminuiti poiché Price era ormai stato trovato e di loro non aveva più bisogno o quasi. Le abitudini erano però dure a morire e non si sa mai che qualcuno debba dare informazioni interessanti.
Fu così che ascoltò il messaggio lasciatole da Ggio. Alzò gli occhi al cielo nell'udire il modo in cui aveva detto il suo cognome. Sempre il solito. Non era difficile comprendere le motivazioni che l'avevano spinto a chiamarla, era ovvio che non aspettava altro. Non la prendeva alla sprovvista, ci aveva ragionato molto, sin dal primo momento in cui le aveva fatto quella proposta. Avrebbe dovuto mantenere la parola data, più che altro perché le conveniva. Sarebbe riuscita però ad andare fino in fondo? Non stava con un uomo da più di 3 anni e il motivo era semplicemente Sophie. Eppure era per Sophie che stava per fare di nuovo sesso. Con un ragazzino che poteva essere suo figlio. Le si strinse lo stomaco.

Ore 20.00, entrata dell'Hotel che Ggio le aveva indicato. Non si sentiva a suo agio conciata in quel modo ma aveva mosso una richiesta e per una volta poteva anche accontentarlo. Indossava un lungo abito nero, senza spalline o maniche che scendeva attillato fino alle ginocchia per poi allargarsi, uno scialle nero per coprirsi le spalle e un paio di sandali neri col tacco. Indossava degli orecchini di gemme nere e portava con sé una piccola borsa, dentro cui aveva messo la Glock 17 #1. La #2 era dovuta rimanere a casa e Rouge si sentiva quasi nuda senza.
Davanti all'ingresso, non fu difficile individuare Ggio. Cosa avrebbero pensato i dipendenti dell'albergo vedendo arrivare un ragazzino e una donna assieme? Era denunciabile per abuso su minore, era un bel rischio.
« A cosa devo tutta questa eleganza? »
Gli si avvicinò lentamente. Non che avesse problemi a camminare sui tacchi ma non era abituata ad avere un vestito in mezzo ai piedi.
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 00:43
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Forse non doveva farlo. Poteva attirare sguardi su di lui ma da un pò aveva avvertito un odore che conosceva molto bene e ora si era messo ad annusare l'aria. Non che si notasse molto ma se qualcuno gli passava di fronte se ne sarebbe accorto subito. Ma solo davanti. Quello gli bastava. Un buon odore, un odore che non si sarebbe mai scordato. Lentamente il volto si girò, quando si fece più forte, nella direzione da cui proveniva e con immensa sorpresa si accorse che verso di lui si stava dirigendo non la solita Rouge in tenuta da combattimento (anche se era dannatamente sexy anche con quella) ma una Rouge terribilmente elegante e decisamente molto più bella vestita in quel modo. Un fischio di apprezzamento era d'obbligo.
Uuuuuuh! Ma allora mi hai dato ascolto! Lasciatelo dire: se ti presenti sempre così ad ogni pagamento ti insegno tutte le arti due volte, con tanto di approfondimenti, video e disegnini per facilitare l'apprendimento.
Alla sua domanda si girò verso l'edificio alle sue spalle, pieno di luci e decisamente troppo alto per i suoi gusti.
Guarda dove stiamo per entrare...mi chiedi perchè eleganti? Così non diamo troppo nell'occhio. Dai io vestito così sembro almeno un ventenne, non mi beccherà nessuno e se qualcuno ci riesce gli passo la bustarella per il silenzio. Ora se mi permette...
Le porse il braccio, mettendosi di fianco a lei.
L'accompagno all'interno signorina.
Non appena Rouge avesse preso il suo braccio, Ggio si sarebbe avviato a passo fiero verso il portone d'entrata, attraversandolo, rimanendo poi sbigottito dalla grandezza di quella che doveva essere semplicemente la hall. Qualcuno lo chiamò usando il nome falso, il nome di quel tipo. Era il ragazzo alla reception, quello con cui aveva parlato qualche ora prima. Wow che memoria. Sentendosi chiamare si diresse verso il bancone e quello gli dette le chiavi della stanza senza fare tante domande. Forse vedere Rouge al suo fianco gli aveva fatto passare per la testa qualche strana idea e il bello era che aveva più che ragione.
La nostra stanza è all'ultimo piano. A meno che non abbiamo ascensori con propulsori al plutonio ci metteremo un'era.
Sbuffò nuovamente, quanto ancora doveva aspettare? Era tutto contro di lui? Giunse finalmente all'ascensore che fortunatamente si aprì non appena lo chiamò. Almeno quello.
Dopo di lei.
Facendole cenno di entrare, l'avrebbe seguita subito dopo, osservando le porte richiudersi. Erano solo loro due nel momento in cui cominciò la lunga salita. Ggio si poggiò ad una delle pareti della cabina.
Colore preferito?
Che domanda era? Forse l'aveva posta semplicemente per rompere un pò il ghiaccio o forse non aveva idea di cosa parlare. Dopotutto con lei bisognava misurare le parole dato che ci voleva poco ad inquietarla-
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 00:58
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougeNon aveva dovuto nemmeno chiamarlo, si era girato da solo, come se sentisse che stava arrivando. Come faceva? Aveva un'udito più sviluppato? Oppure centrava l'olfatto? Prima o poi gliel'avrebbe chiesto, forse.
Lasciò correre il commento sull'insegnarle le arti due volte eccetera, si stava abituando a quel lato del suo carattere. Cominciava quasi a trovarlo piacevole. O, almeno, meno fastidioso.
Voltò anche lei lo sguardo in direzione dell'hotel. A chi aveva rubato i soldi per permettersi quella meraviglia? Non era affar suo, infondo. Sempre meglio farlo lì che in una bettola qualsiasi.
Quasi le avesse letto nella mente, le disse che vestito in quel modo poteva spacciarsi per ventenne. Lo squadrò per un attimo e convenne che aveva ragione. Non lo ammise però a voce alta, non gli avrebbe dato quella soddisfazione.
Con grazia si appoggiò al braccio che le veniva offerto.
« La ringrazio, signore. »
Perché per una volta non poteva stare al gioco?
L'interno era ancora più incredibile dell'esterno. E infinitamente più lussuoso. Sì, il poveretto (a quanto pare un certo Yuko Taku) che aveva subito il furto si stava decisamente disperando.
Lasciò che Ggio andasse a prendere la chiave e non abbassò mai lo sguardo quando qualcuno le lanciò occhiate troppo lunghe. Non aveva senso mettersi a fare una rissa lì, non per un motivo così futile. Sarebbe stato da Ggio, non da Angelique.
Il ragazzino tornò da lei, dicendole che la loro stanza era all'ultimo piano. Ciò significava un "lungo" viaggio in ascensore. Poco male, dubitava che Ggio avesse intenzione di possederla lì, visto ciò che probabilmente li aspettava in stanza.
Si mossero verso l'ascensore e la rossa precedette il ragazzo all'interno di esso. Cominciarono la salita e le domande di Ggio.
« Viola. Anche se pure il rosso sangue venoso non è male. »
Un sorriso divertito e un po' sadico si dipinse sul volto della donna, che si era posata sulla parete che dava sulla porta.
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 12:09
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Non era poi così veloce come sperava (ricordiamo che per gli standard di Ggio, niente è veloce) ma almeno non faceva nemmeno il minimo rumore, rendendo il viaggio verso l'alto decisamente tranquillo. Lui se ne stava poggiato alla parete sulla sinistra della porta e non potè non farsi scappare una risata alle parole di Rouge. Ok, il viola ci stava ma con l'altro avrebbe fatto prima a dire Bordeaux.
Cosa come? Rosso sangue venoso? Ok ok, potevi dire Bordeaux ma te la passo, fa più figo.
Era in vena di domande quella serata anche se sapeva che doveva scegliere quelle giuste. Fino a quel momento però si sarebbe tenuto su domande più semplici ed idiote, anche se ne aveva una, da buon egocentrico, che non poteva non fare.
Non hai nessuna domanda per me? Ora, finchè non raggiungiamo la cima, si fa una domanda a testa e non vale rifare subito quella precedente. Così ammazziamo il tempo...
Ne aveva di altri metodi per ammazzare il tempo durante un lungo viaggio in ascensore ma si sarebbe trattenuto dopotutto avevano una lussuosa stanza in cima all'hotel dove poter consumare tranquillamente.
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 15:39
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougeSì, è vero. Dire bordeaux era più rapido ma il modo usato da lei era sicuramente più evocativo. Non c'era un perché avesse fatto quella scelta, le era venuta e basta. Una licenza poetica, insomma.
Lanciò un'occhiata ai numeri luminosi che segnavano il piano a cui si trovavano. Mancava ancora un po' e Angelique non riusciva a capire se se ne compiaceva o meno. Doveva sperare che l'ascensore non arrivasse mai a destinazione o che arrivasse in fretta in modo da togliersi il prima possibile il dente col conseguente dolore.
Ggio la distrasse da quei ragionamenti, riportandola coi piedi per terra.
« Sono un po' troppo cresciuta per giochini del genere. Se hai qualcosa da dirmi, fallo pure, altrimenti possiamo rimanere in silenzio per tutto il tempo. »
Il tono di voce, nonostante la cinicità delle delle sue parole, era tranquillo, rilassato. Ben diversa era la situazione nella sua mente.
Eppure ore le veniva in mente una cosa che voleva domandargli da tempo.
« Anzi, ripensandoci. Ho una domanda per te. »
Si voltò verso di lui, scostando i capelli in modo che non le finissero sul petto.
« Esattamente cosa sei tu? »
Non era difficile comprendere che si stava riferendo alla sua natura non proprio umana. Non aveva mai incontrato essere come lui, con un buco nel petto e con la capacità di rigenerarsi istantaneamente.
Quella domanda aveva due scopi: togliere la pura curiosità e darle la possibilità di studiare meglio qualcuno che, forse, prima o poi sarebbe diventato suo nemico. Una volta concluso quel loro "affare" o una volta che lui si fosse stancato, chi le assicurava che non si sarebbe scagliato contro di lei per un nuovo divertimento?
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 16:34
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Quanto poteva essere fredda quella donna? Non si lasciava andare nemmeno a qualche giochino giusto per passare il tempo, non che dovessero farsi chissà quali domande. Certe volte gli faceva davvero cadere le braccia.
Uff, eddai Rouge, non fare sempre così, mica ti ho chiesto chissà che, potresti anche...Uh?
Si bloccò quando lei ammise che però una domanda in realtà ce l'aveva. Meno male, almeno non sarebbero rimasti tutto il tempo in silenzio. Odiava il silenzio e forse sia lei che all'incirca tutto il mondo lo sapevano. Si azzittì, curioso dalla domanda che lei gli avrebbe posto...cosa era lui? Ok un pò se l'aspettava. Si staccò dalla parete, tenendo le mani in tasca, mettendosi di fronte lei, molto vicino. Erano alti quasi uguale.
Mi hanno chiamato così tante volte "mostro" che per un attimo ho creduto che questa sottospecie di razza si chiamasse così. Devo un favore all'accademia, almeno so che cacchio sono. Sono un Hollow, un essere a cui è stata privata l'anima, incatenandola ad una spada, quella che mi porto sempre dietro. La spada contiene il mio potere e mi permette di fare quello che hai visto qualche giorno fa. Questi Hollow in più acquisiscono un foro sul corpo che solitamente si trova all'altezza del cuore, segno di un umanità ormai perduta. Per quanto riguarda il casco, è un residuo della mia essenza, la tigre. Non posso privarmene, anzi su questo punto sono indeciso perchè non ci ho mai provato. Risposta esauriente?
Si avvicinò ancora di più, posando un braccio sulla parete dietro di lei, in modo tale da reggersi e portare il suo volto pericolosamente vicino a quello della rossa.
Io rispondo sempre alle tue domande ma tu quasi mai alle mie. Lo trovo ingiusto.
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 17:31
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougeQuanto poteva essere logorroico quel ragazzo? Aveva appena finito di dire che non voleva partecipare a quel giochetto che subito era partito a farle la paternale, polemizzando. Per fortuna che, dopo la sua domanda, Ggio lasciò perdere il discorso e prese a risponderle. In modo piuttosto esauriente, forse troppo. Non era saggio dare tutte quelle informazioni a qualcuno che forse prima o poi avrebbe tentato di ucciderlo. Le stava dicendo quelle cose perché si fidava di lei oppure perché riteneva che, comunque, sarebbe stato per lei impossibile ucciderlo?
Ad ogni modo non nascose la sua sorpresa nel venire a conoscenza di questa razza. Hollow. Nessuno, quando era nell'FBI, gliene aveva mai parlato. Chissà quanti agenti si sarebbero fatti ammazzare davanti al nemico sbagliato per pura ignoranza. Bel lavoro, FBI. Tenere gli agenti all'oscuro è una mossa davvero furba.
Immagazzinò, ad ogni modo, tutte le informazioni, soprattutto quella che la spada rappresentava tutto il potere del ragazzo. E una volta privato della spada che succedeva? Anche ciò che riguardava il casco d'osso la incuriosì. Le venne voglia di sfilarglielo ma qualcosa la convinse a desistere.
« Risposta esauriente. »
Non lo fermò nella sua manovra di avvicinamento, anche se trovava quella vicinanza eccessiva e opprimente. Se già provava questo semplicemente avendolo vestito e ancora non a contatto, che sarebbe successo durante il "fatto"?
« Non ti costringo a rispondere. »
Alzò le spalle, sostenendo il suo sguardo.
« E, comunque, prova a fare domande interessanti. Chissà, potrei premiare la tua inventiva. »
Se lo stava prendendo in giro o no, l'avrebbe scoperto solo poi.
Intanto l'ascensore continuava a salire.
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 18:00
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Ci mancava ancora molto? Non ne aveva idea, non stava guardando l'ascensore a che punto era, ma poco gli interessava in quel momento. Sapeva che la spiegazione che le aveva dato era forse troppo dettagliata. L'aveva fatto apposta? Sapeva perfettamente che lei avrebbe assimilato più informazioni possibili da quelle poche parole. Praticamente le aveva detto che la spada era la fonte del suo potere e che quel casco di ossa poteva avere un qualche valore. Della seconda cosa però non era sicuro nemmeno lui.
Quanto di quello che ti ho detto hai assimilato? Non dirmelo, penso di saperlo già. Dopotutto da 1 a 10 quanto vorresti liberarti di me? Peccato che...
Anche il secondo braccio poggiò sulla parete dietro di lei, in quel modo Ggio le chiuse ogni via di fuga.
...io non ho intenzione di liberarmi di te.
Il gesto successivo sarebbe stato un bacio forzato se il fastidioso *din don* dell'ascensore non l'avesse interrotto. Sbuffando Ggio si allontanò da lei mentre la porta si apriva. Fortunatamente dall'altra parte sembrava non esserci anima viva. La loro stanza era subito a sinistra dell'ascensore e non ci volle molto a raggiungerla. Sulla porta c'era una vistosa targhetta con scritto "Royal Suite". Già dal nome prometteva bene. Bastò infilare la chiave e qualche mandata per ritrovare di fronte uno spettacolo incredibile. Ggio entrò a occhi sbarrati, barcollando per lo stupore.
Oh cazzo, cazzo, cazzo, CAZZO! G-guarda che roba! Non ho mai visto una cosa del genere!
Prese la rincorsa, lanciandosi sulla lunga fila di divani di fronte a lui, pieni di cuscini, affondando tra di essi. [+]
E' incredibile!
E bastava svoltare sulla sinistra subito dopo l'entrata per addentrarsi nella camera da letto che pareva più una sottospecie di tempio greco. Ggio non l'aveva ancora vista ma se bastava quello per mandarlo su di giri, figurarsi il resto. [+]
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 18:43
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougeSembrava essersi reso conto della leggerezza a cui era andato incontro? Quanto voleva liberarsi di lui da 1 a 10? La risposta era diversa da quella che lui si sarebbe aspettato ma non ebbe modo di farglielo presente. Sapeva che stava per baciarla e lei non l'avrebbe fermato. Perché privarsi della scusa per colpirlo a tradimento allo stomaco con un pugno? O meglio, di una ginocchiata sotto la cintola?
Purtroppo il *din don* dell'ascensore lo fece desistere, allontanandolo, e Angelique si ritrovò libera. Con pochi passi uscì dall'ascensore e si guardò attorno. Non c'era nessuno in vista, né dipendenti né altri ospiti. La rossa la trovò una cosa curiosa e soprattutto piacevole. Non voleva essere vista troppo, era pur sempre una ricercata. Anche se da quando aveva a che fare con Ggio faceva sempre cose troppo azzardate.
Scacciò via quel pensiero, al momento aveva ben altri problemi.
Seguì il ragazzino girando a sinistra. Attese che aprisse la cosiddetta "Royal Suite" (non si era proprio limitato in nulla) ed vi sbirciò dentro. Non aveva mai visto in vita sua qualcosa di così lussuoso e pacchiano. Era una stanza enorme, anzi, un mini (neanche tanto) appartamento. Quello che si era trovata di fronte entrando era, diciamo, il salotto. Sicuramente ci sarebbe stata una stanza adibita a camera da letto e un bagno con idromassaggio comunicante.
Seguì Ggio all'interno del posto, guardandolo mentre si lanciava sulla fila di divani che decorava il salotto. Sembrava un bambino in un parcogiochi e sul viso di Rouge si poté intravedere un'espressione dolce. Era come veder giocare Sophie.
Lasciò il "bambino" a divertirsi e fece il giro della suite. A sinistra dopo l'entrata c'era la fantomatica camera da letto. Quelle colonne che circondavano il letto a forma circolare erano soffocanti ma tentò di non badarci. Non poté non notare lo specchio al di sopra del letto. Se avessero consumato lì, volente o nolente avrebbe dovuto assistere allo "spettacolo". Le si strinse lo stomaco.
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 18:59
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Per una attimo si era completamente dimenticato del motivo principale per cui era lì, tanto era entusiasta di trovarsi in un posto così lussuoso ma bastò che per un attimo i cuscini non ostruissero la visuale e subito si accorse di come sulla porta mancasse qualcosa. Rouge? Si alzò in piedi, scattando verso di essa, pensando fosse scappata quando invece la intravide sulla sinistra, in un'altra stanza. Seguì un sospiro di sollievo, non era stata così stupida da scappare. Chiuse lentamente la porta, lasciando attaccato al pomello, di fuori, un simpatico cartelletto con scritto "non disturbare prego". Non sapeva per quanto ne avrebbe avuto, quindi non voleva scocciatori e se qualcuno avesse avuto la faccia tosta di bussare o entrare...bè sarebbe stati cazzi suoi. Si sfilò gli occhiali gettandoli a terra e la stessa cosa fece con la corta cravatta che andò a fare compagnia agli occhiali, per terra.
Allora Rouge...
In un attimo la rossa se lo ritrovò alle spalle, le mani di Ggio sfilarono in un attimo via lo scialle che aveva intorno al collo e si posarono sull'incavo tra collo e spalla, sia a sinistra che a destra e li massaggiavano lentamente.
Visto dove ti ho portato?
La sua voce era diventata bassa e pericolosamente sensuale. Non sembravano esserci alternative per passare la serata se era quello che Rouge stava pensando.
Chiudi gli occhi...
Se l'avesse fatto o meno era indifferente. Le mani di Ggio sarebbero scivolate verso l'esterno, raggiungendo le spalle, continuando quel lento massaggio.
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 19:19
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique RougeAvvertì rumori di passi rapidi nell'altra stanza. Perché Ggio stava correndo? Non era affar suo. Probabilmente voleva prendere la ricorsa per un nuovo tuffo. Sorrise nuovamente, divertita dal lato fanciullesco del ragazzino. Cazzo, stava davvero per far sesso con un bambino?
In tutto quel tempo, nessun metodo di autoconcinvimento (ricordarsi che lo faceva per Sophie, per esempio) l'aveva persuasa. Anche se la mente avesse accettato il sesso con Ggio, la mente forse non sarebbe mai stata pronta.
I suoi pensieri venero interrotti dalle parole del moro. Quando era arrivato? Era così assorta che aveva completamente dimenticato quanto fosse importante per una ricercata mantenere sempre i sensi all'erta. Si maledì.
Non si voltò quando sentì lo scialle scivolarle sulla pelle e cadere, né quando le mani di Ggio presero a toccarle il collo per un lento massaggio. Rabbrividì, sperando che lui non se ne accorgesse. Nel caso se ne fosse accorto, come avrebbe interpretato la sua reazione? Disgusto? O eccitazione? Nemmeno lei avrebbe saputo rispondere.
La voce del ragazzo aveva perso quel timbro giovane per abbassarsi di tono e diventare sensuale. Possibile che alla sua età ne fosse già capace? Aveva a che fare con qualcuno non vergine da parecchio, probabilmente. Dovette ammettere che era stato furbo a scegliere un posto come quello e a cominciare con quel preliminare invece di portarla in una topaia qualsiasi e scoparla a freddo.
« Dove hai imparato a massaggiare così? »
Il tono della rossa non lasciava intendere né che stava facendo un buon lavoro né il contrario. Che stesse solo prendendo tempo? Oppure parlando tentava di non lasciarsi andare. Aveva appena capito che il corpo non avrebbe avuto alcun problema. La mente l'avrebbe fatta sentire in colpa ma il corpo sarebbe stato più sincero. Il contatto fisico con un uomo le mancava. Non lo avrebbe però mai ammesso e avrebbe fatto di tutto per non dare soddisfazione a Ggio. Non chiuse gli occhi.
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 19:35
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Era sempre stato un tipo molto spicciolo, soprattutto quando si trattava di sesso. Bisognava farlo? E allora via, ogni posto andava bene e più le possibilità di essere visti erano alte, più quel posto era ottimo. Invece ora era arrivato addirittura a prendere la stanza più lussuosa di un albergo (anche se i soldi non erano i suoi), l'aveva portata fino a lì, senza quasi nemmeno toccarla in quel viaggio interminabile in ascensore (per Ggio l'ascensore è uno dei posti migliori dove farlo) e ora le stava facendo un massaggio senza nemmeno saltarle addosso o almeno dare un segno di volerlo fare? Molto strano.
Dove ho imparato? Sai quando sei giovane e scopri che fare i massaggi fa bella figura con le femmine non perdi tempo ad imparare. Li facevo a mia madre, o almeno ho cominciato con lei e diceva che ero bravo. Era da un bel pò che non ne facevo uno...sono ancora bravo Rouge?
Le braccia scivolarono verso il basso e le mani cambiarono zona, andando a stimolare con le dita, mettendoci un pò di forza dato che tra la pelle e le sue mani era presente il vestito, la zona tra la schiena e il fondoschiena, sorridendo. Anche se lei non poteva vederlo. Piegò leggermente il busto in avanti, scostando con il volto la treccia rossa che copriva il collo. Non gli interessava tanto quello, puntava ad altro. Le labbra accorciarono le distanze con il suo orecchio sinistro e al ragazzo bastò tirare fuori la lingua e passare la punta lungo la pelle per avvertirne il calore.
Dio se sei bella... Lo sussurrò quasi impercettibilmente a pochi millimetri dal suo orecchio, continuando a mostrarle le sue abilità di massaggiatore.
 
Web Contacts  Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 19:56
Avatar

Senior Member

Group:
Ricercato
Posts:
12,241

Status:


image

Angelique Rouge"Quando sei giovane". Come se al momento non fosse ancora giovane. Oppure l'appartenere alla razza hollow gli dava un'aspetto più giovanile e in realtà aveva più degli anni che dimostrava? Forse il frequentare l'accademia non era era sinonimo di "minorenne". Cambiava qualcosa però?
La mente di Rouge riuscì ad elaborare quei pensieri solo per un attimo perché poi tornò a concentrarsi su ciò che Ggio le stava facendo. Voleva rispondere in modo sarcastico alla sua domanda ma tutta la sua concentrazione stava venendo utilizzata per rimanere il più impassibile possibile. Non doveva cedere, una madre in lutto per sua figlia non doveva abbandonarsi al mero piacere. Eppure era così rilassante (e allo stesso modo piacevole ed eccitante) quel massaggio. Forse la bravura di Ggio non centrava, forse era solo l'astinenza che le faceva provare emozioni più intense.
Le mani si strinsero a pugno quando le mani del ragazzo scesero fino alla fascia tra schiena e sedere, uno dei suoi punti deboli. Era stranamente sensibile in quella parte del corpo, una delle zone erogene più dirompenti.
Le si bloccò il fiato quando sentì il suo viso spostarle la treccia, toccandole quasi la pelle del collo. Si aspettava un bacio lì e non fu pronta a ricevere una leccata sull'orecchio. Le sfuggì un gemito di cui si pentì.
Dai, cazzo, Rouge! Un po' di autocontrollo!
Cercò di riprendere il controllo di sé e delle sue azioni ma ormai il danno era fatto. L'importante era non lasciarsi più andare. Ma che ci sarebbe stato di male se per una volta si fosse dimenticata di tutto? Di Sophie, della differenza d'età... Una stretta allo stomacò le ricordò i suoi doveri. Non poteva dimenticarsi di Sophie.
« E tu sei un ruffiano. »
Provò a ribattere in modo sarcastico ma la sua voce non riuscì a nascondere del tutto la perdita d'autocontrollo che la stava attanagliando. Avrebbe resistito fino alla fine se era bastato così poco a mandarla in crisi?
 
Top
CAT_IMG Posted on 17/11/2010, 20:14
Avatar

Steel for Humans
Silver for Monsters

Group:
Admin
Posts:
14,931
Location:
Dove vivono i poveri ricchi.

Status:


Non poteva resistere per molto, lo sentiva. Lo capiva dall'odore che c'era qualcosa che stava cambiando in lei, capiva che qualcosa stava tentando di scostare la solita Rouge fredda per sostituirla con una più adatta alla situazione che si stava creando. E a lui non avrebbe fatto che piacere. Si stava divertendo a vederla così impassibile sotto il tocco della sua bocca e delle sue mani, stava resistendo. Lo stava facendo con tutte le sue forze, ma quando sarebbe durata? Prima o poi lui le forze gliele avrebbe risucchiate tutte in un modo o nell'altro.
Ognuno ha i suoi pregi Rouge...Le parole venivano sempre sussurrate dato che la sua bocca non si era spostata di un millimetro da quella posizione. La bocca forse no, ma le mani non si davano un attimo di pace. Se una era impegnata a massaggiarla sempre in quel punto (la sinistra) l'altra stava risalendo la sua schiena fino ad incontrare la zip del vestito, afferrandola saldamente, per poi farla scendere con lentezza fino alla fine, scoprendole completamente la schiena. Le mani senza pensarci due volte, come serpi, si infilarono sotto il vestito, abbattendo l'unica barriera capace di affievolire gli effetti di quel massaggio, ora a stretto contatto con la pelle. Nel frattempo il suo volto era passato dall'altro lato e i denti si erano andati a chiudersi delicatamente intorno all'altro orecchio, mordicchiandolo.
Lasciati andare Rouge, dimentica tutti i problemi, pensa solo a te...
 
Web Contacts  Top
49 replies since 16/11/2010, 23:50   237 views
  Share