[Allenamento] In nome del padre...

Normalmente Nagato non era un tipo curioso ma, nonostante non lo ammettesse, era pur sempre umano e come tale non privo di difetti.
In questo caso la sua curiosità era stata attirata da una ragazza che non aveva mai visto in precedenza che era entrata nella chiesa dell'istituto anche se qualcosa nel suo aspetto gli aveva fatto capire che lei non era molto fedele.
Sia ben chiaro, non lo diceva solo perche ci stava entrando armata, dato che lui non era da meno visto che la mano sinistra stringeva il fodero di Yamato, ma qualcosa in lei gli dava un'idea totalmente incompatibile con una chiesa....per questo la segui.
Seguendola fini tra l'altro per vedere che lei non era atipica solo per l'aspetto ma anche per il modo di pensare che finiva stranamente per cozzare col suo.
Lui non aveva un padre ma al tempo stesso vedeva il creatore del suo potere come un genitore da onorare.
Per quanto riguarda la seconda cosa...beh li lasciò che le sue parole esprimessero i suoi pensieri
E' morto per dare una speranza o almeno cosi si dice.
Secondo me è una follia che un dio si sacrifichi per dei mortali ma, evidentemente, lui non condivide la mia saggezza.
Lui era rimasto fermo all'ingresso della chiesa e aveva parlato con un tono di voce normale e perfettamente udibile per lei, cosa voluta visto che lui aveva deliberatamente deciso di risponderle.
Il suo tono era come sempre un miscuglio di semplicità e arroganza, in fondo lui si reputava migliore di un falegname che si era fatto uccidere 2000 anni prima.

Nichilismo e blasfemia, una combinazione molto adatta per creare una conversazione piacevole ed interessante, decisamente quella ragazza sapeva come parlare.
In particolare una definizione gli era piaciuta molto: quella su dio.
"L'uomo migliore di tutti"?
Ripete lentamente Nagato mentre sorrideva pronunciando quelle parole.
Esatto, questo è dio!
Una creatura superiore ai comuni uomini che può decidere arbitrariamente il loro destino in virtu della sua superiorità.
Se la vediamo in questo modo finora non è esistito nessun dio dato che un sacrificio è decisamente un'idea stupida.
Per fortuna non è una cosa che io farei mai...
Continuava a manifestare la sua presunta superiorità con ogni sua parola, compiaciuto all'idea di essere il primo essere superiore, escludendo i suoi predecessori.
Dopo aver risposto sul suo volto apparve un sorrisetto compiaciuto simile a quello della ragazza anche se il suo era più che altro dovuto all'idea di stare "illuminando" quella sconosciuta.

Ecco perche lo aveva incuriosito: lei era una ragazza superba e arrogante piena di manie di grandezza...come lui insomma!
Era inevitabile che lui finisse per trovarla interesssante...e che desiderasse mostrarle chi è il migliore..
Non ti preoccupare, dubito che si staccherà da li, questo mondo ha smesso di appartenergli da tempo.
Guardò un attimo il crocefisso con uno sguardo ironico prima di riprendere a parlare con la ragazza.
Il mio nome è Nagato Daisuke e non ho intenzione di rubarti nulla visto che quello che voglio mi spetta per diritto di sangue anzi...di occhi.
Citando gli occhi alzò la mano destra e spostò il ciuffo che gli copriva l'occhio destro permettendo alla ragazza di vedere i suoi occhi che lo marchiavano come un essere superiore.
Quindi mi dispiace ma forse stai mirando un pò troppo in alto per te signorina Rose.
Il tono era diventato leggermente canzonatorio in quelle ultime parole anche se non mirava tanto ad offenderla quanto a farle capire chi era destinato a cosa.

Che spirito encomiabile che possedeva quella ragazza, peccato che tanto avrebbe comunque finito per perdere contro di lui.
Dovresti sapere che chi è superiore non ha bisogno di dimostrare la propria superiorità.
Ma comunque non posso lasciare che mi si dia del vigliacco.
La mano destra si portò lentamente sull'impugnatura della spada afferrandola saldamente.
Cerca solo di non crollare subito, sarebbe una vera delusione per me...
Appena ebbefinito di parlare scattò in avanti estraendo la spada e vibrando un fendente direttamente contro la lama avversaria al fine di spostarla dalla posizione di guardia.
Questo perche, in contemporanea, avrebbe lanciato un colpo al viso della ragazza usando il fodero in ferro della spada come se fosse una seconda arma sfruttando il varco aperto dal primo colpo per colpirla facendo subito capire chi era il migliore.

Decisamente la sua non era un'avversaria da poco soprattutto perche l'arma che utilizzava era uno strumento decisamente affascinante anche se restava pur sempre una miserabile spada.
Ciò non toglie che il colpo lo aveva comunque sorpreso e sarebbe riuscito a ferirlo se non fosse stato fortunato.
Avrebbe sfruttato questa fortuna, insieme al varco nella difesa che si era aperto dopo il fendente della ragazza.
Il fianco destro di Nagato divenne totalmente nero poi, in un attimo, la testa di un mastino demoniaco emerse dal suo corpo e si allungò lanciandosi sulla coscia sinistra della ragazza con l'intento di affondare le sue fila di denti affilate come rasoi nella sua calda e morbida carne.
Nel frattempo Nagato sarebbe riuscito a rialzarsi in piedi senza perdere di vista l'avversaria dato che ora, oltre che sui suoi occhi, poteva contare su quelli della creatura asservita al suo volere.

La testa mozzata cadde a terrà e uggiolò ancora qualche istante prima di liquefarsi in una melma nera che scomparve rapidamente.
Nagato a questo punto era molto soddisfatto sia del risultato ottenuto che dalla reazione della ragazza, decisamente era andata bene per essere stata la prima volta in uno scontro vero.
Cos'era?
E' un pò complicato da spiegare ma te la farò semplice: è uno dei miei demoni personali, una creatura che esiste unicamente per servire la mia volontà.
E visto che sei stata brava a non perdere la gamba ti dirò un segreto: ucciderli non serve, sono infiniti, io stesso per poter usare questa capacità ho dovuto entrare nel loro universo ed eliminarne qualche milione.
Si rimise in posizione di guardia puntando la lama verso di lei e impugnando il fodero come una seconda spada tenendolo pronto per la difesa.
Sicura di voler continuare signorina?
La prossima volta potrebbero portarsi via un braccio...
Sorrise compiaciuto dopo aver pronunciato quelle parole crudeli.

Capire il limite?
Furba, in effetti loro non potevano separarsi da lui e, come se non bastasse, non aveva ancora un controllo sufficiente per allungarli ad una distanza superiore a 3 metri.
Queste erano 2 cose che lei non avrebbe dovuto scoprire altrimenti lei gli avrebbe reso la vittoria molto più complessa e faticosa.
Se non altro sembrava averle messo fretta, oppure la sua arma non era cosi versatile dato che lanciò un attacco piuttosto semplice lanciato con l'intento di decapitarlo.
Peccato, cosi si esponeva: sollevò il fodero della spada andando a bloccare l'ultima sezione della spada,su cui poteva esercitare una forza minore, nel frattempo dal suo petto sarebbe emerso un nuovo mastino che, stavolta, invece di mirare alla ragazza avrebbe mirato alla spada azzannandola per tenerla bloccata coi denti.
Nagato non si aspettava che l'espediente funzionasse a lungo ma sarebbe bastato: appena bloccata l'arma sarebbe scattato in avanti lanciando un affondo al ventre della ragazza in quel momento inerme.