The Lust, x Poe

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CAT_IMG Posted on 22/11/2010, 21:59
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Ci stava prendendo gusto eh? All'inizio aveva pensato che si sarebbe limitata ad un morso, magari rimanendo attaccata per sfogare la tensione ma quell'idea era crollata al secondo morso che non aveva sentito particolarmente. Ora si era fatta largo una nuova idea: che forse era meglio se trovava un modo per impedirle di morderlo una quarta volta. La terza, con tanto di fuoriuscita di sangue, gli aveva fatto capire che continuare lo avrebbe portato ad essere sbranato se ci prendeva gusto. Se poi ci metteva anche il fatto che era un lupo mannaro (anche se lui non lo sapeva) le cose si facevano ancora più pericolose. Aggiungiamo anche che lui non sapeva del suo "segreto". Ancora più pericoloso. C'era anche da dire però che nel bel mezzo di quell'amplesso così rude e violento che lo stava letteralmente mandando in paradiso, pensare di fermarsi per qualche morso poteva essere considerato una sorta di eresia. E così, soffrendo (anche se in fondo gli piaceva) per quel terzo morso ancora più forte, tanto da farlo sanguinare, continuava imperterrito, tenendola salda tra le sue braccia, a far scivolare il suo membro dentro di lei, spingendo con il bacino con tutta la forza possibile, facendola sussultare ad ogni affondo. Se ne accorgeva, dopotutto era lui che stava facendo tutto quello sforzo nel reggerla. Poi arrivò quella richiesta che lo fece sorridere in modo perverso, quasi malvagio. Era meraviglioso sentirla chiedere quelle cose, sentirla parlare in quel modo quando poco prima non aveva fatto altro che sfotterlo, comportandosi in modo distaccato. E lui da bravo amante avrebbe soddisfatto ogni sua richiesta in quell'occasione anche perchè era vantaggioso anche per lui. Significava riposo per le braccia, riposo per le spalle che per un pò forse non sarebbero state dilaniate da quei denti. Il ragazzo affondò un'ultima volta dentro di lei, poi senza parlare fece scivolare fuori il suo membro, liberandole le gambe sicuro che lei si sarebbe rimessa in piedi.
Ora girati...
Non appena Rouge sarebbe stata pronta, Ggio si sarebbe passato la lingua sulle labbra, portando le mani sui suoi fianchi, stringendo la presa e con un colpo secco avrebbe spinto il suo bacino in avanti, penetrandola di nuovo con quel membro che per tutto il tempo in cui era rimasto fuori si era tenuto perfettamente in tiro, come se anche lui fosse stato impaziente di entrare di nuovo dentro quella magnifica donna. Dopo la prima penetrazione Ggio si sarebbe piegato in avanti, poggiando il suo petto sulla schiena di lei per potersi portare il più vicino possibile al suo volto, per poi colpire il suo interno di nuovo, con la stessa foga di prima, gemendo nel farlo. E poi? Bè, si lasciò andare di nuovo alla passione e alla lussuria, riprendendo a deflorarla con tutta la forza possibile. Rouge avrebbe potuto notare che man mano che andavano avanti la presa sulle sue natiche si faceva sempre più forte, segno di quanto il corpo di Ggio in quel momento fosse teso per il piacere.
 
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CAT_IMG Posted on 22/11/2010, 23:51
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Angelique RougeNon si spiegava il perché di quel sorriso cattivo. Cos'aveva detto di sbagliato? Niente, a giudicare dalla reazione. Godette dell'ultimo affondo e, infastidita da quella momentanea separazione, si mise in piedi. Portava ancora i tacchi e li lasciò su nonostante avrebbe avuto il tempo per togliergli. Diciamo che i tacchi erano l'ultimo dei suoi pensieri. Voleva solo essere penetrata di nuovo.
Si girò rapida, con un movimento fluido, e si piegò in avanti. Sentì la stretta giovanile ed eccitata di Ggio sui suoi fianchi e subito dopo la penetrazione riprese, di colpo e violentemente, come prima. Come lei voleva. Avvertì il petto del ragazzo sfiorarle la pelle della schiena. Godette anche di quell'ulteriore contatto, considerando che la penetrazione non ne risentì in negativo. Il movimento, poi, le faceva sbattere i testicoli del ragazzo sul suo clitoride, dandole un ulteriore motivo di piacere.
I gemiti della donna coprirono quelli del moro, più alti in numero e in volume. Le dita della rossa si strinsero addosso alla parete, quasi volessero strappare via dei pezzi di muro tanto era la forza che ci metteva. Cercava di sfogare il dolore e l'eccitazione in quel modo, soprattutto considerando la presa sulle natiche da parte di Ggio.
« Dai... dai... »
Il piacere era sempre di più, le membra di Angelique presero a tremare lievemente. I suoi capelli continuavano ad ondulare per vita propria.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 09:41
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Nessun freno. In quel momento stava davvero sfogando ogni briciola di energia per portare avanti quella che sicuramente avrebbe ricordato come la scopata migliore della sua vita. Certo, aveva dovuto smuovere mari e monti, allenarla per riuscire ad averla ma alla fin fine era andato tutto come voleva lui e probabilmente quella non sarebbe neanche stata la prima e l'ultima anche se era pienamente consapevole che prima o poi lei avrebbe trovato un modo per liberarsi di lui. Significava che se la sarebbe goduta al massimo ed era quello che stava facendo anche in quel momento. Le mani strette sui suoi fianchi, il suo bacino che con tutta la forza e il vigore possibile spingeva il suo membro ancora duro e pulsante dentro di lei affondandolo in profondità. Sicuramente quella stanza era insonorizzata altrimenti li avrebbero beccati da tempo.
Rouge...non resisto...nnnggg!
Strinse i denti, accelerando per un attimo l'amplesso, arrivando davvero a sbatterla con rabbia, penetrandola senza alcun riserbo in quello che poteva essere considerato il giro finale. Se proprio doveva venire lo avrebbe fatto con stile. Il suo membro prese a pulsare sempre con più forza, quasi sembrava volesse esplodere prima o poi.
Rouge...Rouge!
Si fermò improvvisamente, penetrandola un'ultima volta, rimanendo dentro di lei, piegandosi anche lui in avanti puntando le mani al muro. Rilassò i muscoli e venne copiosamente dentro di lei per una bella manciata di secondi che per un attimo sembrarono un'eternità. Una volta finito Ggio rimase in quella posizione: ancora dentro di lei, le mani puntate al muro e il volto abbassato a baciarle la schiena.
E' stato...magnifico. Ne voglio ancora...posso scoparti ancora più forte se voglio...
Parlava col fiatone e alcune volte, fra i baci e per riprendere aria, era costretto a fermarsi.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 16:46
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Angelique RougeQuanto ancora sarebbe durata? Quando la sua razionalità sarebbe tornata ad occupare le sue membra, facendole comprendere l'errore che stava facendo, sarebbe stato troppo tardi. Decisamente troppo tardi.
Le danze stavano per terminare, Ggio lanciava segni di stanchezza. Erano più che comprensibili, Angelique non sarebbe rimasta delusa. Era durato molto ed era stato intenso. Le aveva fatto provare emozioni dimenticate, l'aveva fatta rinascere, le aveva mostrato un lato di sé che non sapeva più di avere. Le era piaciuto.
Disse il suo nome, due volte. Lo sentì posarsi stancamente sul muro, rimanendo dentro di lei e spingendo con le ultime forze. La sua intimità trovò veramente piacevoli quei colpetti dovuti all'orgasmo del ragazzo. Chiusero in bellezza il loro amplesso.
La donna aveva finalmente smesso di gridare. Ora respirava affannosamente, provata e soddisfatta. Non aveva faticato quanto lui ma pure Angelique sentiva la stanchezza. Si lasciò baciare la schiena, cosa che le diede un altro pochino di piacere. Era bello sentire le labbra di Ggio sulla pelle. Non si mosse da quella posizione.
« Non credo tu ce la faccia, ragazzino... »
Non era una provocazione ma una semplice constatazione. Oggettivamente, era stato bravo ma aveva dato fondo a tutto le sue risorse. Era comunque di nuovo in grado di parlare, di essere quasi la solita Rouge. Che l'idillio fosse finito?
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 20:53
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Era una sfida? Se c'era una cosa che forse Rouge non aveva capito o che semplicemente non sapeva era che Ggio era estremamente orgoglioso e anche quella che non poteva apparire come una provocazione, per lui era peggio. Era una vera e propria sfida. Doveva però ammettere che in quelle condizioni non avrebbe potuto fare niente di niente. Provo a tirare indietro il bacino, estraendo il suo membro solo per metà, riaffondandolo stavolta lentamente e con fatica. In quello stato a malapena si reggeva in piedi, figurarsi farsi un altro giro insieme a lei. Era fuori discussione...a meno che.
Ora Rouge...ti mostrerò un motivo poco nobile...per usare i propri poteri...
Si tirò indietro, uscendo da lei, muovendo qualche passo nella direzione opposta, respirando a fatica per poi sollevare il braccio sinistro e aprire la mano.
Ninjutsu 3, evocazione.
Nella sua mano sinistra apparve, in un piccolo sbuffo di fumo, proprio la sua zampakuto, la sua fida spada. Forse poteva ricordare qualcosa a Rouge. L'ultima volta che gliela vide usare era successa una cosa molto particolare, una cosa che lo aveva completamente rimesso a nuovo. Se era una donna sveglia lo avrebbe capito subito. Ggio prese la spada con entrambe le mani, rivolgendo la punta verso il basso, passandosi la lingua sulle labbra.
Divorali, Tigre Estoque...
La spada si smaterializzò in un attimo e il corpo di Ggio fu avvolto da una forte luce che in un attimo si dissolse. Era rimasto il solito Ggio se non fosse stato per due lame sui polsi, una nuova lunga treccia con all'estremità una nuova lama. Dei vestiti coprivano di nuovo il suo corpo, vestiti diversi, molto stile orientale. Ma la cosa più sorprendente e che si vedeva a occhio che non era più minimamente stanco, anzi era come se qualcuno gli avesse iniettato troppe dosi di adrenalina. Le lame si ritrassero, sparendo sotto i guanti per evitare di farle del male.
Stupita Rouge? Questo mio potere è capace, una volta attivato, di rifornirmi di energia, anche più di quella che possedevo prima e cura ogni mia ferita. La stanchezza è completamente sparita, come se fino a poco fa non avessimo fatto nulla.
La sua lingua andò nuovamente a bagnare le labbra mentre sul suo volto si allargava un sorriso famelico.
E ora vederti così mi eccita di nuovo. Pronta per la scopata migliore della tua vita Rouge?
Non si poteva dire che non fosse sicuro di sé.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 21:18
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Angelique RougeIl ragazzino provò a fare una nuova penetrazione ma era esausto e lo dimostrò. Povero, faceva quasi tenerezza.
La donna, anche se con lentezza, si voltò quando lui si allontanò, parlando di motivi poco nobili per usare i propri poteri. Di che stava parlando?
Riconobbe subito il ninjutsu che gli vide usare. Era quello che le aveva insegnato qualche giorno prima. Era il motivo della loro presenza in quella suite. Ma perché richiamare la spada? Un ricordo le balenò in mente. La spada era la fonte del suo potere. Grazie ad essa poteva trasformarsi in hollow e...
Un sorrisetto compiaciuto comparve sul volto di Angelique. L'aveva stupita, non c'era che dire. Davanti a lei ora cera di nuovo il Ggio ferino. Aveva appena chiesto a se stessa se avrebbe dovuto stare attenta durante il prossimo amplesso a quelle lame quando lui le ritirò.
Lo lasciò vantarsi della sua natura di hollow, anche se non si perse alcuna parola. Quel ragazzino, come chiunque della sua razza, era pericoloso. Niente a che vedere con i licantropi come lei. La loro insensibilità al dolore era un qualcosa che usavano raramente, consci che avrebbero rischiato di morire senza accorgersene. Gli hollow invece potevano farsi pestare senza problemi perché sarebbe bastato trasformarsi e in un attimo sarebbero stati come nuovi. Insomma, bisognava ucciderli con un colpo secco, senza che potessero reagire. Un impresa.
La donna, in slip e tacchi, era ancora vicina al muro. I capelli sciolti (di nuovo immobili) le coprivano un po' i seni e le spalle. Gli occhi verdi erano fissi sul volto di Ggio.
« Non montarti troppo, ragazzino. Non è detto che tu sia così bravo. »
Ok, questa era una provocazione, non c'erano scusanti. Era ancora eccitata, il senso di colpa era ancora ben lontano e lei non vedeva l'ora di divertirsi di nuovo.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 21:41
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Trovava divertente il fatto che solitamente nessuno dava retta o credeva a ciò che diceva. Lo trovava divertente per un motivo: poi era costretto a dimostrare a quella persona che lui tutto faceva tranne che mentire e in quel frangente non aspettava altro se non dimostrare a Rouge quanto si sbagliava a dire quelle cose su di lui. Non era detto che lui fosse così bravo? Sparì per un attimo dalla sua vista, riapparendo di fronte a lei. La sua velocità era notevolmente aumentata e prima ancora che Rouge se ne potesse accorgere, il suo corpo sarebbe di nuovo stato schiacciato sul muro da quello del ragazzo che non perse tempo, poggiando le mani sul muro dietro di lei a baciarla di nuovo con la stessa passione di poco prima. Si staccò dopo qualche secondo, fissando i suoi occhi.
Il letto sarà anche banale ma...scommetto che l'hai visto quello specchio lì sopra vero?
Molto probabilmente si e molto probabilmente avrebbe capito al volo ciò che intendeva Ggio. Vedersi mentre si veniva letteralmente aperti in due poteva essere decisamente eccitante e perverso, perchè non farlo? Le prese le gambe, sollevandola nella stessa posizione di poco prima, sicuro che lei si sarebbe aggrappata al suo collo, per poi spostarsi con un altro scatto ai piedi del letto, intorno a quelle colonne che sembravano quasi enormi sbarre di una prigione da cui non si poteva sfuggire. Ggio la lasciò cadere di schiena sul letto mentre si sfilava la maglia di quel nuovo completo apparso con la trasformazione. Era rimasto con i guanti (che probabilmente non poteva levarsi dato che erano collegati alle lame), i pantaloni e quegli strani stivali. Se Rouge ci avesse fatto caso ogni suo segno era sparito e la sua pelle era tornata perfetta, senza segni. Si sarebbe dovuta impegnare a questo giro per lasciare qualche ricordino al giovane.
Spogliarsi due volte è abbastanza frustrante...siamo pronti al secondo giro?
Salì anche lui sul letto, posizionandosi tra le gambe di Rouge, sovrastandola col suo corpo. Una mano, la destra, si puntò sul materasso per reggersi, l'altra andò a stringere prepotentemente e senza preavviso il seno sinistro. Ggio si piegò completamente in avanti, prendendo in bocca l'altro capezzolo, il destro, succhiandolo con estrema foga. Ogni suo gesto, anche se fatto normalmente, sembrava più irruento rispetto a prima. Che fosse l'effetto della trasformazione?
Voglio sentirtelo dire di nuovo...cosa vuoi che ti faccia?
Aveva smesso di succhiare e ora la sua lingua schizzava intorno al capezzolo, talvolta leccandolo avidamente.
 
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CAT_IMG Posted on 23/11/2010, 22:21
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Angelique RougeNon lo vide arrivare, ma solo sparire. A che velocità poteva arrivare? Ad ogni modo, si trovò premuta di nuovo contro il muro dal ragazzino. La sua bocca fu presa da quella di lui, le loro lingue si incontrarono di nuovo dopo un lungo periodo di separazione. Angelique rispose al bacio con lo stesso fervore, trovando fastidioso che lui si interrompesse dopo pochi secondi. Rispose comunque al suo sguardo.
Sì, lo specchio l'aveva visto. Eccome se l'aveva visto. Ggio le aveva letto nella mente. Era contenta che avesse avuta la sua stessa idea, era una cosa che voleva davvero provare.
Venne presa un po' alla sprovvista ma reagì bene, legando braccia e gambe su di lui e lasciandosi portare, a una velocità sempre incredibile, ai piedi del letto.
La sua opinione sulle colonne non cambiava nemmeno da quella posizione. Erano opprimenti. Cercò di non calcolarle.
Cadde morbidamente sul letto e lo osservò mentre si spogliava di nuovo. Era sempre bello assistere ad uno spogliarello, se quel che si scopriva meritava. Il suo sguardo, per un attimo, andò alle spalle di Ggio. Niente, non c'erano più segni. Quasi le dispiacque.
I suoi occhi si posarono sullo specchio. Si vide quasi completamente nuda, con i capelli scompigliati e parecchi segni rossi, soprattutto in mezzo alle gambe. Ci stavano andando giù pesante.
Il moro si posizionò tra le sue gambe, coprendole la visuale. La sua attenzione fu tutta portata sui seni, presi nuovamente di mira da Ggio. Ancora una volta la voce della rossa lasciò intendere quanto la situazione le piacesse. Ora lo sentiva. Quando l'eccitazione se ne sarebbe andata, sarebbe rimasto solo il dolore fisico. Ci avrebbe pensato poi.
« Non ti... conviene... farti pre... pregare... »
La voce era interrotta dai gemiti ma la mente era nuovamente tornata abbastanza lucida per poter non cedere a quel tipo di richieste. Intanto le sue gambe si erano strette attorno a quelle del ragazzo e le sue mani stringevano le sue spalle. Ogni tanto lo sguardo andava allo specchio. Era eccitante vedersi eccitati.
 
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CAT_IMG Posted on 24/11/2010, 23:21
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Non voleva concedergli quel piccolo favore una seconda volta? Eppure era stata così eccitante la prima volta. Lo aveva detto con una voglia fuori dal comune. Sarebbe stato bello sentirlo di nuovo ma non era quello il momento dei giochetti, ne era pienamente consapevole. Non serviva che lo dicesse per capire che non desiderava altro se non sentirlo di nuovo dentro di lei. E chi era lui per non accontentarla? E poi era terribilmente curioso di sapere cosa stesse pensando lei nel vedersi nello specchio sopra di loro. Non aveva scelto quella posizione a caso, in quel modo lei si sarebbe potuta godere tutto lo spettacolo se avesse voluto e se ne avesse avuto il tempo. Ggio alzò il busto, sorridendo divertito.
Peccato, sarà per un'altra volta allora...
Portò le mani sull'estremità dei pantaloni, abbassandoli leggermente, quanto bastava per far fuoriuscire di nuovo il suo membro duro come una roccia, pulsante e forse anche più grosso di prima (che non fosse incluso anche quello nel potere?). Prima di cominciare a giocare avrebbe preso quello che rimaneva del suo vestiario (i suoi slip), per poi sfilarli lentamente, costringendola quindi ad alzare le gambe, dandogli una bella panoramica di tutto quel ben di dio. Non la penetrò subito, ma dopo averle afferrato le gambe, allargandole, prese a strofinarlo sul suo sesso, che ancora presentava un leggero arrossamento, dovuto al giro precedente. Sicuramente ora era molto più sensibile e quello non poteva che fargli piacere. Per lui era diverso, dopo la trasformazione era come una seconda "prima volta". Non c'era niente da fare, amava quel potere. Avendo alzato il busto, aveva liberato di nuovo la visuale sullo specchio dove ora Rouge era libera di guardarsi.
Vederti così è troppo arrapante...e se facessi così?
Senza preavviso avrebbe tirato indietro il bacino, per poi spingerlo in avanti con violenza, entrando dentro di lei interamente, aprendola senza tanti complimenti, tenendo lo sguardo poi leggermente alzato per poterla vedere. Nel mentre il suo bacino avrebbe cominciato a muoversi in modo circolare, tanto per torturarla un pò. E tutto mentre gli occhi di Ggio erano puntati sullo specchio e il suo sguardo soddisfatto si godeva lo spettacolo.
 
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CAT_IMG Posted on 25/11/2010, 21:03
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Angelique RougeAngelique durante il primo amplesso aveva avuto la mente annebbiata dalla voglia e dal piacere. Aveva tolto il freno alle inibizioni e aveva mostrato un lato di sé totalmente diverso da solito. Ora, però, grazie alla piccola pausa, era riuscita a tornare in sé. Non abbastanza da fargli presente che aveva già onorato il loro patto, rivestirsi e uscire, ma comunque abbastanza per potergli dare un po' del filo da torcere in quei battibecchi.
Lo osservò mentre lasciava uscire nuovamente il suo membro dai pantaloni. Sembrava non avessero fatto nulla fino a quel momento. Chissà quante volte aveva sfruttato i vantaggi della sua razza per farsi bello con le ragazze. Astuto. Un lieve ghigno si palesò sul volto della rossa, per poi sparire quando Ggio prese a sfilarle gli slip. Non cercò di nascondere il suo sesso allo sguardo del ragazzo, non provava vergogna o pudore. Non in quel momento, almeno.
Si lasciò stimolare, godendo di quel lieve contatto. Il sangue non era ancora defluito dalla zona e il clitoride era bello eretto, pronto a ricevere ogni carezza e dando scariche di piacere al corpo di Angelique. La donna lo lasciò fare e si mise sia a concentrarsi su quanto le stava venendo fatto, sia su quello che vedeva allo specchio. Vedersi eccitata e masturbata le dava ancora più piacere.
Venne presa alla sprovvista dalla penetrazione di Ggio, persa com'era nella contemplazione della superficie riflettente sopra di loro. Un gemito di dolore e piacere uscì dalle sue rosee labbra, mentre il suo sesso si apriva a quello di lui. Per fortuna era comunque eccitata e il dolore svanì subito, per lasciare il suo posto al puro piacere. Lievi sospiri tenevano il tempo di quel moto circolare, mentre gli occhi della donna incontravano quelli del ragazzo attraverso lo specchio.
« Puoi fare... di meglio... »
Un'altra semplice e pura provocazione. Voleva un Ggio scatenato e ormai sapeva come ottenerlo.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2010, 12:17
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Il meglio non si concedeva subito o almeno questo pensava Ggio ogni volta che usava il suo rilascio per certe cose. Con tutta l'energia che possedeva in quel momento, sfogarsi tutto d'un fiato su una donna sarebbe stato disastroso. Per lei ovviamente. Ma Rouge sembrava in vena di provocazioni quel giorno e l'orgoglio di Ggio non poteva ignorarlo purtroppo. Non poteva e non voleva.
Certo che posso fare di meglio...
Fece scivolare di nuovo il membro verso l'esterno, non completamente, per poi infliggerle una seconda forte penetrazione. Stavolta si sarebbe fermato? Ovviamente no. Prese a ripetere quel gesto con velocità crescente, scatenando in poco tempo l'energia che quel rilascio era capace di donargli. Rouge si sarebbe accorta in poco tempo che il ritmo a cui stavano andando in quel momento era ben superiore a quello di poco prima o almeno se ne sarebbe dovuta accorgere. Le mani di Ggio lasciarono andare le gambe e il ragazzo piegò il busto in avanti, sovrastandola e poggiando le mani sul materasso si ritrovò faccia a faccia con lei. La guardava con un espressione abbastanza rilassata come se in quel momento non stesse facendo nessuno sforzo. Si abbassò ancora fino a raggiungere la spalla sinistra. Poggiò la lingua su di essa, scivolando fino al collo, leccando lungo tutto il tragitto, senza smettere di farlo nemmeno una volta raggiunta la meta. Dal collo poi sarebbe risalito fin sopra l'orecchio sinistro, leccando anch'esso dappertutto.
Ti piace Rouge...? Graffiami, mordimi, lasciami ogni segno possibile...
C'era una cosa che era troppo che non faceva e non andava bene. Le sue labbra si divisero dall'orecchio e il suo volto andò ad incontrarsi di nuovo con quello della rossa, per poi baciarla con passione. insinuando la lingua nella sua bocca, staccando talvolta le labbra di poco mostrando le loro due lingue avvilupparsi.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2010, 16:31
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Angelique RougeUh, se era suscettibile quel ragazzino. Altra informazione importante da tenere a mente.
Questa volta fu pronta a riceverlo, ma nonostante ciò l'emozione fu comunque intensa. La velocità con cui la penetrava non le lasciava quasi il tempo di respirare, vista l'intensità e la frequenza dei gemiti. Andava sempre più velocemente e con sempre più forza. Si stava impegnando moltissimo, segno che aveva preso proprio sul personale la sua frecciatina. Rouge avrebbe potuto anche sorridere a quel suo comportamento infantile se non fosse stata troppo occupata a gemere.
Strinse le gambe su quelle di lui, lasciandogli intendere che non doveva fermarsi per nessuna ragione. Gli cinse il collo con le braccia, piantandogli le unghie sulle scapole. Si gustò le sue leccate, gradendo soprattutto quelle all'orecchio.
Avrebbe voluto rispondere ma la sua bocca fu occupata da quella di Ggio. Presero a baciarsi intensamente ma Angelique provava il forte impulso di gridare quindi lo scostò da sé quanto bastava per gemere in libertà.
Ad ogni modo la posizione missionaria era bella ma alla lunga la stancava. Non riusciva ad essere abbastanza attiva, si sentiva comprimere verso il basso, come immobilizzata, e la sua natura di donna d'azione non lo accettava. Avrebbe perciò piantato i piedi sul materasso e avrebbe fatto leva, cercando di far girare il ragazzo verso sinistra e cambiare le posizioni: lui sotto, lei sopra a cavalcioni. A quel punto si sarebbe tirata su un pochino, per dargli spazio di manovra.
« Forza, scopami così se ci riesci. »
Solo dopo che lui avesse cominciato a penetrarla in quella posizione, si sperava con la stessa intensità di prima, avrebbe piegato la schiena, stendendo il suo petto su quello di Ggio, e a tradimento gli avrebbe morso una spalla.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2010, 18:43
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Troppo impegnata a "cantare"? Poteva capirlo quindi non ci rimase molto male quando venne scostato. Non poteva baciarla ma almeno poteva godersi i frutti di quell'amplesso così pesante e vigoroso che consistevano in una valanga di ansimi, gemiti e piccole grida che riempivano il silenzio di quel posto. Nessuno era venuto a curiosare, forse negli optional della Royal Suite erano comprese anche pareti insonorizzate e quello era un bene. Probabilmente non era i primi che passandoci si erano dati alla pazza gioia, avevano fatto bene ad isolarla. C'era una cosa che però non si aspettò. Pensava che Rouge non fosse la tipa da farsi tanti problemi per la posizione, dopotutto in quel modo si stava comodi. Forse non le piaceva stare sotto fatto stava che improvvisamente (non riuscì a comprendere appieno cosa successe) si ritrovò rivoltato e sotto di lei. Non gli dispiacque minimamente stare sotto una donna come lei, dopotutto da là si godeva un magnifico panorama. Sorrise alle sue parole.
Ma io ti scoperei in tutti i modi...
Non se lo fece ripetere due volte e già le sue mani erano andate ad afferrare le sue natiche, stringendole con una certa foga. E il suo bacino non si fece attendere. Lo spinse verso l'alto con forza, riprendendo a penetrarla con la stessa intensità di poco prima, mordendosi il labbro inferiore quando lei lo morse sulla spalla. Il suo rilascio curava una volta, se lo feriva in quel momento, contando le unghie nella schiena e il morso sulla spalla, tutti i segni sarebbero rimasti. E lui proprio quello voleva. Se ogni giro sarebbe stato così, le avrebbe insegnato anche come volare se lo desiderava.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2010, 19:00
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Angelique RougeO Ggio non comprese bene cosa stava succedendo oppure era qualcosa che desiderava anche lui, fatto stava che non oppose resistenza a quel cambio di posizione e prospettiva. Angelique si prese qualche attimo, sfruttando il tempo che avrebbe impiegato lui a parlare, per osservarlo meglio. Ggio era un bravo amante ma era pur sempre un ragazzino. Sapeva già quanti sensi di colpa le sarebbero venuti poi, perciò scacciò quel pensiero e cercò di concentrarsi più che poteva sul presente.
La penetrazione fu proprio come sperava: ancora violenta e passionale. Le strinse una zona sensibile (le natiche) e questo non fece altro che aumentare la sua voglia e il suo desiderio.
« Dai... dai... »
Aveva lasciato la presa per poter parlare e già sentiva la mancanza della pelle del ragazzo sotto i denti. Prese a leccargli la zona "morsa", sentendo sotto la lingua i segni lasciati dai suoi denti. Forse avvertì anche un po' di sangue.
Il membro di Ggio, vista la posizione, sfregava sulla parte posteriore del suo sesso, dandole grande piacere. Lei però preferiva sentirlo tutto dentro, perciò si puntellò sul petto di lui per tirarsi su e si mise perpendicolare alla penetrazione.
 
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CAT_IMG Posted on 26/11/2010, 21:08
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Forse era la prima volta che nella sua mente malediva la sua giovinezza. Quella era una donna, quella si che era davvero una donna. Tutte le precedenti sembravano essere sparite completamente dalla sua testa. Ora c'era solo lei, lei e nessun'altra. Non che si fosse innamorato intendiamoci. Se c'era una cosa che Ggio non avesse mai fatto in vita sua sarebbe stato innamorarsi. Semplicemente Rouge era perfetta per tre motivi: era dura, era bella (o bona come direbbe lui) e...bè scopava da Dio. Bastava quello per renderla praticamente perfetta. Malediceva la sua giovinezza perchè probabilmente dal canto suo Rouge l'avrebbe visto sempre come un ragazzino. Se non si fosse ingegnato con quello strambo patto ora non avrebbe mai ottenuto una cosa simile, ma doveva ammettere che il risultato ripagava ampiamente gli sforzi. Mordeva e poi, come un animale, andava a leccare la ferita (perchè lì c'era una ferita, sentiva il sangue), ripulendola addirittura dal sangue. Dove avrebbe trovato un'altra così? Quando la donna si sollevò, poggiandosi sul suo petto le mani andarono prima a poggiarsi sulle sue cosce, stringendole poi risalirono fino ai seni, che afferrarono con forza, spingendoli verso l'alto mentre il suo bacino, come in preda ad un raptus, non smetteva un attimo di penetrarla e penetrarla con un ritmo quasi animale, anzi non quasi. Totalmente animale. Probabilmente impossibile da reggere per una ragazzina. Lo sentiva pulsare, probabilmente era vicino al limite, ma non l'avrebbe mai ammesso a parole.
 
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