Strangers, x Poe

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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 15:22
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Origliare nella stanza del preside era stata un'ottima idea dopotutto. Ci aveva pensato e ripensato e l'unica cosa che gli veniva in mente era che sarebbe stata un'operazione con un alto tasso di rischio e con una bassa percentuale di probabilità di venire a sapere qualcosa di interessante. Invece alla fine si era rivelata una cosa abbastanza stupida e che gli aveva fruttato una succosa informazione, per niente roba da poco. Era capitato in un momento in cui LittleDaddy (il vicepreside) e BigDaddy (preside) erano impegnati in un discorso su alcuni ricercati avvistati in quei giorni nella città di Shinsei. Parlavano di un certo Price, un tipo misterioso che lui non aveva mai sentito nominare. Ma non era lui che lo aveva interessato.
Angy...sta arrivando il lupo cattivo...
Angelique Rouge. A detta di quei due una bellissima donna, di una certa età, dopotutto per un sedicenne una donna di 32 anni era una donna "di una certa età" ma non per questo non estremamente attraente. Aveva sentito da quei due che era stata avvistata recentemente nella periferia di Shinsei e dai dati che era riuscito a raccogliere origliando sapeva che non era troppo alta, aveva i capelli rossi e una lunga treccia e la pelle leggermente scura. Bastava e avanzava per localizzare una persona con certezza. Poteva catturarla o almeno provarci, chissà quanti soldi avrebbe intascato con una ricercata come lei! ...anche se poi avrebbe dovuto usarli per sanare parte del debito con la sanguisuga pistolera e quello non gli faceva molto piacere ma era meglio non pensarci. Si era fatto dare un permesso per uscire e per l'ennesima volta gli era stato chiesto "Perchè?" e lui aveva risposto "Perchè la pecora fa Bè" lasciando di merda l'interlocutore. In quel momento era sul treno, disteso su un sedile con le braccia incrociate dietro la testa.
Vediamo dove potrebbe andare una ricercata? Di solito fanno il più possibile per non farsi notare, mischiandosi in mezzo a persone che sanno già non parleranno mai di loro...magari un posto nascosto. Un pub sarebbe l'ideale, magari uno di quelli sotterranei o semi nascosti. Cioè almeno io andrei lì...
Scostò lo sguardo verso il finestrino, osservando il paesaggio esterno cambiare lentamente: i palazzoni sparivano lasciando spazio a piccole case e anche a qualche zona devastata dalla povertà, uno dei posti dove sarebbe sicuramente andato a cercare. I freni del treno fischiarono, segno che il veicolo stava rallentando, vicino alla fermata. Sbuffò alzandosi e reggendosi ad uno dei sostegni per poi avvicinarsi alle porte d'uscita, passando con le mani da un sostegno all'altro per non cadere. Una voce femminile informò che avevano raggiunto l'ultima fermata e che il treno non sarebbe ripartito fino ad una certa ora. Aveva tempo. Sceso e staccatosi dal resto della folla silenziosa, si stiracchiò per poi guardarsi intorno. Dove doveva andare? Bastava seguire il suo olfatto, seguire la puzza di feccia, non sarebbe stato difficile. Uscì dalla stazione, camminando velocemente per poi passare dai quartieri medi a quelli non bassi ma proprio sottoterra. La popolazione locale erano i barboni nella maggior parte, poi ogni tanto qualcuno vestito un pò meglio. Avevano tutti la brutta abitudine di girarsi e fissarlo...solo perchè era vestito bianco candido? Solo perchè aveva sedici anni? Quei cosi erano esseri infimi, sotto la merda nella catena alimentare e osavano girarsi verso di lui? Li avrebbe ridotti in bilico fra la vita e la morte se non avesse avuto un compito da portare a termine. Ora bastava trovare un pub...semplice. Seguire puzza di feccia e tanfa di alcol puro e non ci avrebbe messo molto. Quanto bastarono? 10 minuti? Ed ecco che era dentro ad un vicolo stretto che si concludeva con una porticina con sopra una piccola insegna con scritto "LUST". Bel nome per un locale. Aprì la porta con una pedata e di scatto tutti gli sguardi furono su di lui...
Che c'è?! Non sono famoso come MastroLindo o l'Omino Bianco...ma siamo in un quartiere malfamato cazzo! Chi apre la porta usando la maniglia?
Rimase in silenzio e per qualche altro secondo tutti rimasero a fissarlo per poi girarsi e tornare ognuno per i cazzi suoi, qualcuno borbottando robe del tipo "I ragazzini...".
Cominciamo bene...
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 18:33
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Angelique RougeLa sua determinazione nel cercare Price era superiore a tutto, pure allo squallore e allo schifo che quel Pub Lust le procurava. Doveva aspettarselo da Hiro "Hentai" Hiyorimi, soprattutto dopo le informazioni inesatte che le aveva fornito riguardo Sebastian Zerstörung. Quel bastardo non poteva che essere in un posto schifoso quanto lui. Sperava forse che stando in un luogo del genere lei non sarebbe andata a cercarlo? Le aveva venduto informazioni errate, il minimo che poteva aspettarsi ora erano qualche dita spezzata, il naso rotto e i coglioni stritolati. Più tempo ci avrebbe messo a trovarlo, più dolorosa sarebbe stata la punizione, ovviamente. Rouge non era tipo da torture, non provava piacere nell'infliggerle, ma doveva far capire agli informatori che lei non aveva tempo da perdere e la tortura sembrava la soluzione migliore.
Per fortuna di Hentai, ci aveva messo poco a trovarlo in mezzo alla massa di ubriaconi di quel pub. Il suo aspetto di uomo quarantenne grassoccio, trascurato e maniaco era inconfondibile.
« Hiyorimi » disse con voce dura e tagliente per attirare la sua attenzione. L'uomo si voltò e sul suo volto la maschera di terrore fu lampante.
« Cazzo... » biascicò lui, sentendosi in trappola. Aveva già capito cosa gli aspettava e perché.
« Perché mi hai raccontato balle? » domandò lei, fredda, un attimo prima di piantare il tacco sui gioielli dell'informatore seduto su una sedia e premere. All'uomo mancò subito il fiato e fece la stupida mossa di allungare le mani verso il piede della donna per toglierlo. In risposta, Rouge fece scattare in alto il piede e con la punta degli stivaletti centrò in pieno sottomento l'uomo.
« Rispondimi, stronzo. Pensi che abbia tempo da perdere? » riprese a dire, riposando il piede per terra e rimanendo a fissarlo mentre agonizzava. Fu in quel momento che un ragazzino vestito di bianco fece il suo ingresso in quello squallido locale. Che ci faceva uno come lui in un posto de genere? E che senso aveva quel suo sbraitare cose senza senso? Il suo sguardo restò fermo sul giovane, ignorando per un attimo l'informatore ferito.


Status Fisico: illesa.
Status Psicologico: arrabbiata e decisa.
Energia: 30/30.
Tecniche usate: //
Note:
- Debolezza all'argento.
- Bonus del 25% sulla forza fisica.
- Immortalità.
- Glock 17 #1 nella fondina ascellare, 17 colpi.
- Glock 17 #2 nella fondina da caviglia, 17 colpi.
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 18:51
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Era arrivato in un momento sbagliato? Lì già c'era gente che si menava e non lo avevano nemmeno aspettato? Che razza di gente ci stava lì? Forse era meglio spargere il suo nome un pò anche in quel luogo, tanto per aumentare la sua fama. Era troppo preso da quell'idea che non si era nemmeno accorto della presenza di Angelique nel locale. Attraversò l'entra, richiudendo con la gamba la porta, entrando fischiettando. Gli sguardi si puntarono di nuovo su di lui, tutti lo guardavano incuriositi. Evidentemente un sedicenne vestito in quel modo non passava di certo inosservato. Raggiunse il bancone del pub, saltandoci sopra in piedi. Il barista se ne uscì con un "Ehi!" ma Ggio lo azzittì immediatamente.
Sta zitto ibrido umano barra merda. Allora! Statemi a sentire tutti! Capite la mia lingua quando vi parlo? P-A-R-L-O! Chiaro? Sto cercando una donna sulla trentina, capelli rossi e una lunga treccia. So che è una bella donna! Qualcuno di voi l'ha vista?! Se l'ha vista urli "Ggio sei troppo forte!". Allora? Nessuno?
Incitava tutti nel pub ma nessuno sembrava intenzione a dargli retta. Forse non lo calcolavano semplicemente, forse non la conoscevano, forse avevano paura di lei e non ne parlavano, o forse sapevano tutti che era lì dentro e se la ridevano nel vedere che Ggio non se ne fosse accorto.
Allora? Avanti non siate timidi!
Incredibile come il suo sguardo non cadesse su di lei, oppure l'aveva fatto ma lui nella foga semplicemente non se n'era accorto.
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 19:45
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Angelique RougeNon era possibile non dare attenzione a quell'isterico sboccato. Faceva di tutto per essere notato, soprattutto soprabbondando con le cazzate. Avrebbe avuto presto o tardi tutti gli avventori addosso. Era strano che non gli avesse sparato ancora nessuno in effetti.
Non gli tolse gli occhi di dosso nemmeno quando, con molta grazia, il ragazzo salì sul bancone. Esibizionista. Prima di continuare ad ascoltare il farneticare del damerino, la rossa diede un altro calcio in faccia all'informatore, che stava cercando di svignarsela. L'uomo cadde a terra con un tonfo sordo, in attesa di venir torturato quando ci sarebbe stata più tranquillità.
Angelique tornò quindi a concentrarsi sull'esibizionista. Sgranò per un attimo gli occhi quando si rese conto di corrispondere perfettamente alla donna descritta da lui. Chi era e perché la cercava? Non aveva menzionato il fatto che lei fosse ricercata, come mai? Diede una rapida occhiata agli avventori. Nessuno di loro sembrava volergli dar retta, come se non sapessero che lei era lì. Nessuno quindi voleva farlo smettere. Beh, ci avrebbe pensato lei, prima che il damerino le creasse altri problemi. Prima che lui ricominciasse a parlare, si era mossa con nonchalance verso il bancone.
« Sei cieco, oltre che esibizionista » esordì lei, un attimo prima di sferrare un calcio orizzontale con la gamba destra verso le gambe del giovane per farlo scendere.
Il ragazzo avrebbe visto che la donna da lui cercata indossava un completo da donna scuro, una camicetta scollata, una cravatta viola e stivaletti col tacco, senza dimenticare gli inseparabili guanti con le nocche in fetto e gli occhiali da sole con le lenti gialle.
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 20:09
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Nessuno continuava a considerarlo minimamente. Sembrava si stessero divertendo mentre ogni minuto che passava la pazienza di quell'hollow andava scemando e non mancava ancora molto prima dell'esplosione. Tutti stavano in silenzio, alcuni ridevano, altri portavano le mani alla cintola per, probabilmente, estrarre qualche arma da fuoco e freddarlo sul posto per poi bere e mangiare sul suo cadavere martoriato...ma anche no.
Proprio niente eh? Nemmeno se vi dò un magnete da attaccare al frigorifero con la mia faccia?
Nemmeno il magnete li aveva convinti. Sbuffò girando la testa di lato, scuotendola frustrato. Sarebbe uscito a breve...a breve perchè prima di uscire avrebbe fatto un massacro no? No. Sembrava che qualcosa avesse aiutato tutti quei tipi e quel qualcosa aveva i capelli rossi legati in una treccia, un corpo mozzafiato e un faccino da "se mi tocchi ti spezzo in due". Non ebbe il tempo di replicare che un calcio orizzontale spazzò sul bancone. Probabilmente l'intento era di gettarlo a terra ma al ragazzo bastò fare un piccolo saltello per evitarlo, purtroppo nel momento in cui riposò il piede a terra probabilmente del liquido presente sul bancone lo fece scivolare...dannati ubriaconi che non riuscivano a tenere i loro drink in un bicchiere. Serviva una mossa estrema, disperata. Fece forza con le gambe, gettandosi contro Angelique...voleva forse caderle addosso? No, tutt'altro. Puntò le mani sulle sue spalle, facendo una sorta di verticale usando lei come appoggio, dandosi una nuova spinta con le braccia, ricadendo a terra in piedi, schiena a schiena con la rossa.
Fai prima a dire "sei proprio un Jaeguerjaques" tesoro...riassumi tutto.
Rimase spalla a spalla a lei, circa un metro li divideva e senza girarsi continuò a parlare.
Treccia rossa. Pelle scura e un corpo da far girare la testa. Piacere di conoscerti Angelique Rouge. Il mio nome è Jaeguerjaques Ggio e sono qui per...catturarti.
A quel punto si sarebbe girato di botto, facendo rumore di proposito, per metterla in allarme, ma quando i loro sguardi si sarebbero incrociati, Angelique si sarebbe potuta accorgere che...sorrideva.
Ma ho improvvisamente cambiato idea.
Che tipo strano.
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 21:12
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Angelique RougeIl ragazzino era rapido e con i riflessi pronti. Era uno abituato a scattare, ad agire senza pensare ma agendo bene. Oppure era solo molto fortunato. Evitò il calcio di Angelique senza problemi, se nonché poi rischiò di sfracellarsi su di lei. Per fortuna di entrambi il ragazzo fu abbastanza pronto per ricadere in piedi in seguito ad un'acrobazia da circo. Questo denotava prestanza fisica, decisamente. Non aveva a che fare con uno qualsiasi. C'era allenamento dietro quell'agilità.
Il tipo le si piazzò alle spalle. Sembrava una coppia con molta complicità invece che due perfetti estranei. Beh, estranei proprio no visto che quel Ggio Jaeguerjaques (il nome era quello, a quanto pareva) sapeva molto di lei, compreso il suo nome. La faccenda era scomoda. Aveva ammazzato poco tempo prima un ragazzo che doveva avere più o meno la stessa età, proprio perché l'aveva cercata e l'aveva trovata. Doveva uccidere pure lui?
Nel momento in cui lui aveva preso a saltarle addosso, la sua mano destra si era infilata rapida sotto la giacca ed aveva estratto la Glock 17 e, quando lui si voltò verso di lei, lei fece altrettanto, voltandosi verso sinistra e cercando di puntare in faccia al ragazzino l'arma. Fu allora che si sorprese a vederlo sorridere. Che significavano quelle parole?
« Ma davvero? » chiese scettica rivolgendosi al ragazzo.
« A cosa devo questo cambio di idea? » domandò poi, sempre sul chi vive. Non era normale quella situazione.
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 21:38
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Ugh! Ma perchè le pistolere le incontrava tutte lui? Cos'era una specie di maledizione? Quando odiava quelle armi che gli rendevano impossibile avvicinarsi all'avversario e ora per di più, nel momento in cui si era voltato se n'era ritrovata puntata in faccia una, non era molto grande ma lo sanno tutti che le dimensioni non contano. Anche se non era una pistola particolarmente grande una pallottola nel cervello ti mandava al creatore ugualmente e il caschetto di ossa non l'avrebbe di certo salvato da un proiettile a quella distanza. Rimase in silenzio, sorridendo divertito dopo quelle due domande fatte con un tono abbastanza sarcastico. Intorno a loro era calato il silenzio e nessuno sembrava proferire parola, forse troppo presi da quella scena.
Perchè nel tragitto mi sono chiesto...se è davvero una donna così bella, portarla alle autorità rischiando che venga messa a morte o passi la sua vita in prigione è un reato ancora più grave di tutti quelli di questa gente messi insieme e anche di più...e ora che ti vedo comincio a pensare che quando Big e Little Daddy dicevano "bella" si stavano risparmiando con i complimenti.
Diede dei colpetti con la mano sinistra sulla canna della pistola, cercando di scostarla dalla sua traiettoria. Non gli piaceva avere quel buco nero puntato in mezzo agli occhi.
Ora puoi anche rinfoderare il ferro. Odio quando mi si puntano armi addosso, soprattutto una sputafuoco. Allora? Che facevi di bello qui? Una bevuta?
Parlava con naturalezza, come se la conoscesse da tanto ma questo non sembrava dare fastidio a nessuno, quindi perchè non farlo?
 
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CAT_IMG Posted on 27/8/2010, 23:19
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Angelique RougeProvolone e nient'altro. E pure logorroico. Sembrava molto sicuro di sé, non aveva paura che lei gli sparasse semplicemente in mezzo agli occhi. Cosa gli dava tutta quella sicurezza? Perché si fidava di una ricercata in modo così spavaldo? E perché si occupava di catturare ricercati? Un cacciatore di taglie? Un poliziotto o un mercenario?
Rouge provò un moto di fastidio quando lui le toccò la Glock, come se le stesse sfiorando una gamba. Non ci stava proprio ad abbassare l'arma, non si fidava di uno così. Si allontanò da lui, lentamente, camminando all'indietro.
« Risolvevo affari » rispose secca, rimanendo estremamente vaga.
Si mise ad osservarlo meglio. Aveva di fronte un ragazzo di quindici, sedici anni, di poco più basso di lei. Era piacevole a vedersi e aveva dei curiosi tatuaggi sulle guance. La cosa pi+ù strana però era quel cranio di tigre piazzato sulla testa a mo' di copricapo.
« E ora se non ti dispiace, Ggio Jaeguerjaques, vorrei poter tornare ad occuparmene. Saresti così gentile da uscire da quella porta? » chiese quindi, sarcastica, indicando l'uscita con un cenno del capo. Era nervosa per la presenza del ragazzo e temeva che Hiyorimi le sfuggisse.
 
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CAT_IMG Posted on 28/8/2010, 00:24
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La ragazza non ci stava ad abbassare l'arma eh? Forse era troppo sospettosa nei suoi confronti e lo dimostrava il modo in cui gli parlava. Così freddo e secco, poche parole che non lasciavano capire molto e per di più non aveva la minima intenzione di smettere di puntare la pistola contro di lui, anzi aveva addirittura indietreggiato, senza mai perdere la mira. Da quella distanza avrebbe potuto freddarlo in qualsiasi momento...ma non l'avrebbe mai fatto. Ne era sicuro.
Risolvevi affari hm? E di che tipo? Magari hanno a che fare con il ragazzo che hai ammazzato? Non che mi freghi molto che quel tipo sia morto, se era così debole per lui non aveva senso vivere. Più che altro mi interessa molto il fatto che tu l'abbia ucciso...
Continuava a parlare con naturalezza, tenendo le mani in tasca e spostando il peso sulla gamba sinistra, inclinandosi leggermente, mostrando il fodero con all'interno la sua zampakuto, legato alla schiena. Poi annusò l'aria. Lo fece casualmente, senza un motivo preciso ma qualcosa attirò ugualmente la sua attenzione, un odore fetido che portò una smorfia di disgusto sul suo volto.
Ovviamente no. Non vado da nessuna parte e penso anche di aver capito con chi stavi discutendo di affari...sento un odore forte qui dentro...un odore fetido e che non sopporto...la paura.
Sparì. Anzi, sparì non era il termine adatto. Più che altro scattò verso la posizione dove si trovava prima l'uomo con cui Angelique stava parlando, lo stesso uomo che stava per imboccare una porta sul retro per darsela a gambe. Purtroppo non ci arrivò in tempo dato che di fronte la porta si ritrovò proprio Ggio, poggiato su di essa con la schiena.
Tu puzzi di paura.
Il tipo sferrò un pugno verso di lui, lento che Ggio mandò a schiantarsi sulla porta, scostando leggermente la testa, per poi sferrare un poderoso colpo a mano aperta che fece letteralmente volare il ciccione attraverso il locale, fino a cadere nel punto dove poco prima si trovava Ggio, di fronte ad Angelique.
Oltre alla puzza di paura, avverto su di lui il tuo odore cara Rouge...chissà quante informazioni potrebbe dare quel ciccione se lo portassi all'Accademia o alla polizia. Canterebbe come un fringuello dando alla polizia nuovi motivi per venirti a cercare, magari la tua taglia si alzerà e magari anche le possibilità che tu venga messa a morte nel caso venissi catturata.
Stava ancora poggiato alla porta, discretamente lontano dalla donna e parlando tutti potevano sentirlo.
Dimmi cosa ti ha spinto a comportarti in questo modo. Lo fai per soldi? Lo fai perchè ti piace? Lo fai per un motivo a me sconosciuto?
 
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CAT_IMG Posted on 28/8/2010, 11:23
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Angelique RougeIl ragazzo si dimostrò più informato di quanto Rouge potesse sospettare. Era a conoscenza del fatto che l'assassina di quel ragazzino con i capelli rossi, quel Gaara, era lei. Certo, i testimoni dovevano aver fatto un sua accurata descrizione e non ci sarà voluto poi molto a collegare il suo aspetto al suo nome di ricercata. Non erano però informazioni che chiunque poteva ottenere.
Quel Ggio diede dimostrazione del suo carattere strafottente e del poco valore che dava alla vita altrui affermando che chi era debole non aveva senso che vivesse. Per un ragazzino era un concetto complesso. E spaventoso. Spaventoso quanto l'arma che portava nel fodero sulla schiena. Angelique non poté fare a meno di collegarlo al maggiordomo, armato anche lui di katana. C'era un collegamento tra i due? Anche quel Ggio andava nell'accademia frequentata dal maggiordomo, dalla sua padrona e da Katen? La frequentava pure Gaara? Questo avrebbe spiegato come mai Jaeguerjaques lo conosceva. Allora quella che indossava quel giorno il rosso era la divisa scolastica della Kojiki. Era un bene allora che l'avesse memorizzata.
Che qualcuno riuscisse a fiutare la paura le era completamente nuovo. Eppure, grazie a questo "odore", era riuscito a identificare proprio Hiro Hiyorimi. Come c'era riuscito? E come diavolo aveva fatto a sparire e ricomparire vicino al maniaco fuggitivo? Non aveva visto lo spostamento, dannazione. Era più veloce di lei, forse veloce quanto il maggiordomo. Cazzo, sparargli e pensare di batterlo si rivelava molto più difficile, anche usando le nuove capacità.
Le si tesero tutti i muscoli quando vide il ragazzo prender a manate il suo informatore, che ricadde agonizzante proprio davanti a lei. Quell'uomo era bravo, se non tentava di vendere informazioni sbagliate. Le serviva vivo. O forse no? Le parole di Jaeguerjaques la innervosirono. Non solo la stava sputtanando di fronte a tutti quei fastidiosi potenziali testimoni ma la stava anche mettendo in ridicolo. In più la stava mettendo davanti a un fastidioso dilemma. Uccidere Hiyorimi perché sapeva troppo su di lei o tenerlo vivo perché sapeva troppo sul resto della città?
« Non credo sia questa la sede più adatta per parlarne » gli fece presente, infastidita dal comportamento strafottente del tizio in bianco.
La donna chinò la schiena, senza perder di vista il ragazzo, e prese per la maglietta l'informatore. Camminando lentamente si avviò verso la porta sul retro verso cui stava tentando di scappare Hiyorimi.
« Seguimi » disse secca, con un tono imperativo che sperava sortisse un qualche effetto sul ragazzo.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 09:52
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A quanto pareva era riuscito a raggiungere il suo obiettivo: parlare seriamente con la famosa Angelique Rouge, purtroppo non da solo data la presenza di quel ciccione fastidioso ma almeno era un passo avanti e non poteva lamentarsi per niente. Dopo le sue parole continuò ad osservarla in silenzio da vicino la porta sul retro, mentre si accingeva ad afferrare il suo informatore con poca preoccupazione sul fatto se stesse male o meno. Sicuramente non stava bene, quello era più che sicuro ma a lui poco importava, non aveva il minimo interesse per un omuncolo come lui. I suoi occhi erano puntati solo su di lei e si chiedeva se Rouge sentisse continuamente lo sguardo tagliente di Ggio puntato addosso. Nel momento in cui lo raggiunse vicino la porta, lui si scostò aprendola per permetterle di passare.
Ti seguirò ovunque vorrai Angy. Dopo di lei ovviamente.
Le fece cenno di attraversare la porta e solo dopo l'avrebbe seguita, uscendo dal locale e richiudendo la porta dietro di lui.
Allora? Quando risponderai alle mie domande?
Era piuttosto curioso e non lo nascondeva minimamente.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 13:03
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Angelique RougePer niente contenta di dargli le spalle, Rouge precedette il ragazzo fuori da quel fetido e squallido pub.
Si ritrovarono in una stradina secondaria tenuta male quanto il locale. Era larga solo 2 metri e mezzo, chiusa tra alti palazzi fatiscenti. L'unica fonte di luce proveniva da una plafoniera rotta posta sopra la porta da cui erano appena usciti che emanava luce calda e fioca. Ciò che non veniva raggiunto da quella plafoniera era al buio.
Una volta fuori, Angelique fece strisciare un agonizzante Hiyorimi fino a una parete e lo lasciò lì. Poteva tenerlo sott'occhio, mentre decideva cosa farsene di lui, e contemporaneamente occuparsi del problema chiamato Ggio Jaeguerjaques.
« Quando capirò cosa vuoi da me » rispose, secca e sempre più infastidita da quella situazione che non capiva e su cui, lo sapeva, non aveva il minimo controllo.
Con un movimento fluido rinfoderò la Glock. Non aveva senso tenerla in mano, aveva visto la velocità con cui quel ragazzino si era mosso. Sarebbe stata utile solo se l'avesse preso a bruciapelo.
« Vieni qui, fai il tuo show, mi sputtani di fronte a tutti, minacciandomi di portare il mio informatore alla polizia e poi pretendi che ti dica perché faccio quel che faccio. Qualcosa non torna » continuò, spiegando il suo disappunto e i suoi dubbi.
Dalla base della parete a destra di Angelique un rantolo soffocato disturbò il discorso della rossa. Era Hiyorimi, che avendo ripreso conoscenza cercava di rialzarsi.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 13:34
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Non sapeva cosa ci fosse dietro quella porta e non appena la attraversò gli sembrò di essere entrato in uno di quei film "noir", in un luogo molto underground: stradina stretta, si e no 2 metri e mezzo in cui l'unica fonte di illuminazione era una plafoniera sopra la porta che bastava giusto per illuminare lo spazio dove si trovavano loro, il resto era completamente al buio. Proprio un bel posticino che si intonava con tutto il resto del quartiere. Non per niente quelli erano i piani bassi di Shinsei, se non ci fosse stato un vicolo stretto e mezzo buio potevano essere definiti "quartieri malfamati"? Molto probabilmente no. Rimase in silenzio dopo la sua domanda, attendendo una risposta di Rouge ancora impegnata a sistemare quello che doveva essere il suo informatore. Forse ci era andato giù troppo pesante dato che ancora non si rialzava, anzi per di più era agonizzante. Certe volte non riusciva a controllarsi...meglio. Voleva sapere cosa voleva da lui. Abbastanza palese come richiesta, l'avrebbe fatta chiunque e mentre Angelique era impegnata a rinfoderare la sua pistola e a riassumere tutto ciò che Ggio aveva fatto da quando era entrato, quest'ultimo si preparava a rispondere sicuro, disturbato anche lui dai rantoli di quel ciccione su cui preferì non accanirsi dopotutto sembrava importante per la rossa.
Bè non dire così come se fosse una cosa strana. Sei una ricercata, dovresti aspettartele queste uscite di tanto in tanto. Per quanto riguarda il "cosa voglio da te" non mi è ancora chiaro il motivo. Ero partito con l'idea di catturarti ma poi ho pensato che non sarebbe stato da me catturare un ricercato quando io stesso non sono per niente un bravo ragazzo, perciò ho cambiato idea e la mia voglia di catturarti è diventa semplice curiosità, aggiungiamoci anche che sei una bella donna e ho tutte le motivazioni per volerti incontrare no?
Girò intorno a lei, avvicinandosi al ciccione, piegandosi sulle ginocchia per poterlo guardare faccia a faccia. Gli afferrò il volto con una mano, scostandolo a destra e sinistra per poterlo osservare attentamente.
Per quanto riguarda lui...non credo lo porterò mai alla polizia. Non voglio avere niente a che fare con quei tipi...non mi sono mai piaciuti. Insomma su, bluffavo per poter vedere fino a dove ti saresti spinta...
Lasciò andare il ciccione, rimettendosi in piedi, stavolta avvicinandosi a lei, portandosi ad una distanza minima. Mancavano pochi centimetri e i loro corpi si sarebbero toccati. Lei era poco più alta di Ggio, ma non di molto quindi non era un problema parlare faccia a faccia.
Hai ucciso un ragazzino, stavi pestando questo poveraccio e non hai abbassato la guardia nemmeno quando sono arrivato io lasciando la pistola solo ora...scommetto che in questo momento mi stai odiando a morte. Vorresti pestarmi a sangue e lasciarmi qui a soffrire...vero? O magari uccidermi...
Quel sorriso, largo e perverso non spariva mai dal suo volto.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 14:21
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Angelique RougeLo guardò, seria ed infastidita, mentre armeggiava con Hiyorimi. A cosa si sarebbe arrivati con la "semplice curiosità" di quel ragazzo? Era stato in grado di trovarla e questo per Rouge era un problema. Se ci era riuscito un ragazzino quanto tempo ci avrebbero impiegato quelli dell'FBI a catturarla? C'erano già andati vicini, quella volta...
I suoi pensieri sul passato furono interrotti dall'inaspettato avvicinamento di Ggio. I due si guardavano praticamente negli occhi e Angelique trovava molto fastidiosa tutta quella vicinanza. Si sentiva soffocare, come se fosse stato invaso il suo spazio personale.
« Quel che provo non è affar tuo » rispose, tra i denti, sempre più sul punto di esplodere. Cosa le impediva di colpirlo, come l'istinto le diceva di fare? L'esperienza. L'esperienza le diceva che rischiava di rimanerci se sottovalutava quel tipo solo per la sua giovinezza. Aveva compiuto quello stesso errore col maggiordomo, non andava ripetuto. Per Sophie, avrebbe represso la repulsione e la rabbia del momento.
« Ma se ucciderti mi permettesse di non sentir più le tue stronzate, prenderei in considerazione la cosa » aggiunse, rimanendo ferma. Voleva indietreggiare, per levarselo di torno, ma non voleva dimostrarsi debole né lasciargli intendere che aveva paura di lui. Ma aveva paura di lui? Non ancora, anche se quella posizione ravvicinata non prometteva nulla di buono. Difficilmente avrebbe fatto in tempo ad estrarre l'arma che aveva sulla schiena ed attaccarla ma poteva esser dotato di altre capacità.
I muscoli delle braccia, libere lungo ai fianchi, si contrassero, quasi ad esprimere la loro voglia di pestarlo.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 14:37
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Continuava a essere fredda a non voler parlare e quello non faceva altro che aumentare ancora di più la sua curiosità, la sua voglia di metterla alla prova. Quello che provava non era affar suo? Non era d'accordo ma sembrava che fino a quel momento qualsiasi suo tentativo di farla parlare fosse stato un enorme fiasco. Per ora avrebbe smesso di cercare il motivo che l'aveva portata ad essere una ricercata e si sarebbe solo divertito, continuando a stuzzicarla. Non era ancora soddisfatto, non aveva ancora visto fino dove poteva spingersi. Si gli aveva puntato una pistola alla faccia ma non aveva sparato. Avrebbe mai sparato? Aveva il coraggio? Quello voleva scoprire...se aveva il coraggio di provare ad ucciderlo e conosceva un ottimo modo e per di più lei gli aveva servito l'occasione su un piatto d'argento con la sua seconda uscita sull'ucciderlo per finirla di sentire le sue stronzate. Al ragazzo non potè non scappare una piccola risata, mentre muoveva qualche altro passo in avanti, spingendosi su di lei, costringendola a indietreggiare, avvicinandola al muro alle sue spalle.
Allora...
Estrasse la sua spada e con la mano libera prese prepotentemente una delle mani di Rouge, lasciando che impugnasse la sua zampakuto, per poi dirigere la punta sulla traiettoria del cuore, sempre sorridendo.
Avanti uccidimi. Fallo, uccidimi come hai ucciso quel povero ragazzo...era così giovane no? Magari hai pensato quello quando lo hai ucciso? Hai pensato che avesse potuto avere una famiglia? Hai pensato che ora quella famiglia è senza più un figlio? Hai distrutto una famiglia Angy...tu ce l'avevi una famiglia? Dove sta? Quanta altra gente hai ucciso Rouge? Sarò uno tra i tanti...avanti uccidimi. Fallo. FALLO!
Spingeva la punta sulla veste, cercando di spingere la donna a trafiggerlo, a compiere quel gesto che però non avrebbe sortito effetto dato che ora Ggio al posto del cuore, aveva solo un buco...
 
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