| Non sapeva cosa ci fosse dietro quella porta e non appena la attraversò gli sembrò di essere entrato in uno di quei film "noir", in un luogo molto underground: stradina stretta, si e no 2 metri e mezzo in cui l'unica fonte di illuminazione era una plafoniera sopra la porta che bastava giusto per illuminare lo spazio dove si trovavano loro, il resto era completamente al buio. Proprio un bel posticino che si intonava con tutto il resto del quartiere. Non per niente quelli erano i piani bassi di Shinsei, se non ci fosse stato un vicolo stretto e mezzo buio potevano essere definiti "quartieri malfamati"? Molto probabilmente no. Rimase in silenzio dopo la sua domanda, attendendo una risposta di Rouge ancora impegnata a sistemare quello che doveva essere il suo informatore. Forse ci era andato giù troppo pesante dato che ancora non si rialzava, anzi per di più era agonizzante. Certe volte non riusciva a controllarsi...meglio. Voleva sapere cosa voleva da lui. Abbastanza palese come richiesta, l'avrebbe fatta chiunque e mentre Angelique era impegnata a rinfoderare la sua pistola e a riassumere tutto ciò che Ggio aveva fatto da quando era entrato, quest'ultimo si preparava a rispondere sicuro, disturbato anche lui dai rantoli di quel ciccione su cui preferì non accanirsi dopotutto sembrava importante per la rossa. Bè non dire così come se fosse una cosa strana. Sei una ricercata, dovresti aspettartele queste uscite di tanto in tanto. Per quanto riguarda il "cosa voglio da te" non mi è ancora chiaro il motivo. Ero partito con l'idea di catturarti ma poi ho pensato che non sarebbe stato da me catturare un ricercato quando io stesso non sono per niente un bravo ragazzo, perciò ho cambiato idea e la mia voglia di catturarti è diventa semplice curiosità, aggiungiamoci anche che sei una bella donna e ho tutte le motivazioni per volerti incontrare no? Girò intorno a lei, avvicinandosi al ciccione, piegandosi sulle ginocchia per poterlo guardare faccia a faccia. Gli afferrò il volto con una mano, scostandolo a destra e sinistra per poterlo osservare attentamente. Per quanto riguarda lui...non credo lo porterò mai alla polizia. Non voglio avere niente a che fare con quei tipi...non mi sono mai piaciuti. Insomma su, bluffavo per poter vedere fino a dove ti saresti spinta... Lasciò andare il ciccione, rimettendosi in piedi, stavolta avvicinandosi a lei, portandosi ad una distanza minima. Mancavano pochi centimetri e i loro corpi si sarebbero toccati. Lei era poco più alta di Ggio, ma non di molto quindi non era un problema parlare faccia a faccia. Hai ucciso un ragazzino, stavi pestando questo poveraccio e non hai abbassato la guardia nemmeno quando sono arrivato io lasciando la pistola solo ora...scommetto che in questo momento mi stai odiando a morte. Vorresti pestarmi a sangue e lasciarmi qui a soffrire...vero? O magari uccidermi... Quel sorriso, largo e perverso non spariva mai dal suo volto.
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