[Missione] Uno spettacolo indimenticabile!, X Lordookami&M

Stadio di Shinsei, prime ore del mattino, nemmeno uno spettatore pagante, neanche una partita in programma. Eppure qualcuno c'era, oh non fraintendetemi, non si tratta di nessuno sulla quale voi fareste affidamento, o per lo meno vi sconsiglierei di affidare la vostra vita a gente del genere. Così al centro del campo, avvicinandosi ad un microfono lì appositamente posizionato, si realizzò la figura di un uomo non esattamente vecchissimo, ma decisamente avanti con l'età. Il suo vestiario ricordava vagamente quello di uno sceriffo d'altri tempi, affiancato da due rivoltelle d'oro, baffetti e ordinata capigliatura nera. Si schiarì la voce e prese a parlare. [+]
Grazie a tutti per essere venuti ad assistere al nostro spettacolo. Io sono il Dr. Peace, e sono onorato di potermi esibire per voi.
Ad un tratto, una voce femminile partì dagli spalti.
Hey doc! Possibile che tu sia già impazzito?! Non lo vedi che qui non c'è nessuno???
Dagli spalti, una ragazza vestita con un succinto vestito rosa, munita di guanti scuri, delle calze nere e scarpette rosa, ma soprattutto una mazza da baseball visibilmente macchiata di sangue, aveva interrotto il Dr. Peace mentre se ne stava seduta disordinata a scolare lattine di birra. [+]
In occasione di questo evento ho portato mia moglie fuori a cena ieri sera, abbiamo mangiato pesce da un cuoco italiano, era eccezionale.
Il Dr. Peace evitò largamente il rimprovero della ragazza, continuando a parlare dei fatti suoi, facendo sbuffare quest'ultima.
Vecchio idiota...
Davvero una cena con i fiocchi. Per non farmi trovare impreparato ho lucidato le mie pistole, non volevo fare brutta figura, dato che avremo presto ospiti.
A proposito di ospiti... non dovrebbero già essere qui?
La ragazza e il doc alzarono lo sguardo verso la porta d'entrata nel campo di combattimento, si stava sollevando, e dietro di essa c'erano due figure: un ragazzo dai capelli scuri e uno dai capelli rossi. Ooga e Silva! Perché si trovavano lì a quell'ora? Si tratta semplicemente del destino: il destino volle che chi aveva competenza scegliesse proprio loro per quel gioco, e mentre dormivano erano stati portati allo stadio, e appena svegli quella porta si sarebbe aperta ai loro occhi, senza troppe spiegazioni, ritrovandosi davanti un campo circolare simile a quello da calcio, un vecchio chiacchierone al centro una una annoiata ragazza sugli spalti. Quest'ultima sorrise finalmente, lanciando via la lattina di birra e afferrando la mazza da baseball, portando l'impugnatura tra le mani usandola come un bastone e posando il mento sull'estremità.
Finalmente ci divertiamo doc...
Divertirsi? Tu questo lo chiami divertimento? Che cattiva ragazza...

NO ASTERIX! É STATO UN INCIDENTE! NON VOLEVO UCCIDERE IDEFIX E NEMMENO VOMITARTI ADDOSSO... NO NO NOOOOOOOOOO... ARGH!!!

Silva si svegliò di colpo. Ennesimo incubo, ennesimo scontro con i due tizi dei cartoni animati. Guardare la televisione gli faceva male, molto male, doveva assolutamente smettere di farlo. Si alzò in piedi, tentò di accendere la luce sul comodino ma non la trovava. Poco dopo realizzò di non esser più nella camera in cui si era addormentato, anzi non era sdraiato nemmeno sul suo letto. Si tastò e scoprì di indossare i suoi vestiti abituali. A quel punto scattò in piedi in preda al panico.

Ehi ma che caz..? Dov'è il mio pigiama con gli orsacchiotti?! NOOOOO!!!

Infatti qualche giorno prima mentre girava per le agenzie del lavoro, aveva trovato un meraviglioso pigiama con gli orsetti, un prodotto veramente buono, in cotone tutto fatto a mano. Non aveva potuto far a meno di rimanere affascinato dagli orsacchiotti cuciti su di esso e l'aveva comprato subito. Dovete capire che essendo andato a dormire con il suo nuovo pigiama e svegliatosi senza l'aveva un'attimo scombussolato, tanto da farlo camminare per un po' fino a quando non calciò qualche cosa nella semioscurità. Solo a quel punto notò un'altra presenza al suo fianco. Non riusciva a distinguerla molto bene nella semioscurità della stanza, ma per lo meno riuscì a capire che era in una stanza assieme ad un altro ragazzo. Si accucciò affianco a lui e lo scosse un po' con una mano per svegliarlo.

Ehi tu! Sveglia! Non so chi tu sia, ma pare che siamo nella cacca. Ehi! Ho detto di svegliarti cazzarola!