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| Scusa per l'abominevole ritardoi, ma grazie alla mia divina intelligenza di andare in piscina all'orario sbagliato mi sono beccato una scottature con i fiocchi che mi ha tenutolontano dal pc per un bel po' (al massimo mi ci godevo qualche anime XD) Ouff!Feisar non incassò bene il colpo, dato che non aveva tirato bene gli addominali e di conseguenza si ritrovò per un istante senza fiato a volare indietro per un paio di metri. Arrestatosi alla fine per la punta dei piedi riprese la posizione di guardia con la katana destra. Il tutto sembrava normale se non per il fatto che in modo del tutto improvviso il braccio sinistro iniziò a fargli molto male, come se qualcuno glielo stesse lacerando mentre contemporaneamente iniziò a sentire una senzazione fantastica: un'energia dirrompente stava scorrendo come un fiume dentro di lui nel suo braccio creandogli una sorta di solievo a quel dolore. *Che...diavolo...è...*
Padre Feisar-Madre Feisar Feisar quella mattina ebbe uno dei suoi risvegli peggiori in vita sua, difatti il suo corpo era pervaso da una forte sensazione di vuoto che nella testa si traduceva come un'emicrania fortissima, come se qualcosa si stesse espandenda al centro del suo cervello, allargandosi sempre di più. Tentò di alzarsi su, ma nell'andare ad appoggiare le mani sul materasso per farsi leva notò una cosa stranissima: il braccio sinistro era totalmente immobile, era freddo e insensibile come un pezzo di carne tagliato. Nel panico più totale cercò di rotolarsi sul fianco destro per raggiungere la lampada da comodino che aveva. Tirata la cordicella andò a guardare il braccio sinistro, e quando lo vide la sua espressione era esterefatta: al posto del suo peloso ed artigliato braccio mannarizzato c'era un braccio quasi umano se non per il fatto che era grigio come quello di un cadavere e totalmente insensibile ai suoi comandi. Alzò la testa per chiamare i genitori ma il suo rihciamo si bloccò in gola quando vide ciò che aveva davanti: i suoi genitori erano completamente pieni di graffi dalla testa ai piedi e per terra c'era una pozza di sangue gigantesca. AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!Il primo a rispondere al uso urlo fu il padre che si destò di botto per poi fiondarsi sul povero Feisar che stava con gli occhi sgranati e un'espressione di paura talmente intensa da poterla palpare.Calmati Feisar! Calmati, è tutto a posto, ci sono qui io, calmati.COS'è SUCCESSO PAPà, COS'è SUCCESSO!? PERCHè IL MIO BRACCIO NON SI MUOVE? PERCHè C'è TUTTO QUESTO SANGUE PER TERRA!?A quel punto anche la madre di Feisar si svegliò e ancora un po' attonita e confusa si tirò su andando sul letto abbracciando Feisar e avvicinandolo a sè. Come per miracolo il ragazzo si calmò.Mamma, cos'è successo?...Tranquillo Feisar, ora papà ti spiegherà tutto, stai tranquillo...A quel punto il padredi Feisar lasciò il ragazzo e si alzò in piedi, prese una poltrona e si mise a sedere davanti al ragazzo con sguardo serio.Prima di tutto, cosa ricordi della scorsa notte Feisar?I-io...Ricordo di essermi avviato per il letto, e poi buoi totale....Feisar infatti no ricordava ninte di cosa fosse successo la notte precedente a parte il fatto che aveva trascorso una piacevole serata con la sua famiglia adottiva.Ebbene Feisar, ieri sera per un pelo non hai subito una mannarizzazione completa con il seguente annullamento della tua pesonalità e il subentro di un'altra al suo posto.A quel punto il volto del ragazzo assunse un'espressione attonita e stupita. Non avrebbe mai immaginato che quell'evento potesse accadee veramente.A quel punto hai iniziato ad urlare e a devastare casa, arrivando persino ad attaccare noi, eri diventato una bestia scatenata senza il benchè minimo controllo. Dopo una lunga "battaglia", se così vogliamo chiamarla, io e tua madre abbiamo deciso di usar la soluzione estrema che ci eravamo promessi di non usare mai: ti abbiamo tagliato il braccio mannarizzato dopo averti immbolizzato e quando abbiamo terminato il lavoro, sei svenuto di botto. Dopo averti chiuso il taglio, e con il cuore dolente per averti fatto ciò, abbiamo deciso di farti diventare uno come noi, un Guardiano Elementale e la tua situazione in un certo senso ci favoriva la cosa in quanto dovevamo impiatarti un arto creato attraverso la nostra magia il quale dovrà trasmettere il potere nel tuo corpo. Dopo circa un'ora siamo riusciti con successo nell'oparazione e il risultato puoi vederlo con i tuoi stessi occhi. Per un paio di giorni rimarrà ancora così poichè il tuo sangue umano deve assorbire un po' del suo ptere magico prima di poter entrare nelle tue vene ed arterie e il tutto dovrebbe durare circa due giorni. Ora se ce ne vorai fare una colpa Feisar ti capisco, non è stata una cosa voluta da te.E si mise i silenzio con la testa abbassata. Faisar rimase un ancora un po' con la faccia imbambolata che nascondeva il vortice di pensieri all'interno della sua testa dolente.Non fa niente papà, lo so che lo hai fatto per il mio bene ed accatterò volentieri questo braccio. Bene Feisar, in fondo lo sapevamo che ci avresti compresi. Ora però c'è una cosa da dire. Purtroppo sei ancora molto giovane e non potrai ancora avvalerti dei tuoi poteri che rimarranno sopiti per ancora un po', finchè il tuo cuore sarà pronto per il grande balzo. Ora il tuo baccio ti renderà solo più affine alla magia ma niente di più; ma stai tranquillo, quando arriverà il memento lo capirai da solo poichè emetterà un segnale che solo tu potrai comprendere.
*Allora è questo il segnale di cui mi parlava mia madre? Il mio potere si è finalmente svegliato?* Staccò il braccio sinistro dalla katane che teneva ancora con il braccio destro e comiciò a concentrasi sulla grande forza che sentiva. Contemporaneamente andò all'attacco caricando un fendente laterale che andava sinistra vestro destra.*Braccio, dammi tutta la tua forza!* E cominciò a concentrare tutta la forza cercando di attivare il potere che sempre di più prema per uscire, ci sarebbe riuscito?Energia: 25/30 Stato fisico: leggermente dolorante al petto, forte dolore al braccio sinistro. Stato psicologico: Carico, concentrazione al massimo Tecniche utilizzate: /// Note: Primo tentativo di attivazione del potere. -Nullo
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