| Le giornate particolarmente calde erano le peggiori per organizzare qualcosa da fare. Shiroi aveva contattato logan per una bella giornata al mare, ma l'amico aveva ben altro da fare, doveva logicamente spassarsela con una delle sue ammiratrici, che poi Shiroi dubitava esistessero davvero, a dirla tutta. Così, presa la buca dell'amico, si diresse verso la spiaggia tutto soligno e pensoso. Era equipaggiato con uno splendido costume bianco a pantaloncino che gli arrivava poco più sopra del ginocchio. Sul lato destro del costume aveva una fiammata blu che gli risaliva fino all'inguine, e tutto era chiuso intorno alla vita d auna cordicella nera. Non andava in giro a torso nudo però, aveva una giacchetta piuttosto leggera, quasi una camicia ma a mezze maniche, aveva anche un piccolo cappuccio scuro dietro al collo, era di colore giallo e sulle spalle aveva una scritta che recitava "tocca pure dolcezza" che finiva con una freccia che indicava il suo sedere. Con le mani in tasca si stava avvicinando alla spiaggia molto annoiato, gli occhi erano quasi semichiusi e le labbra leggermente aperte, colava ancra un pò del ghiacciolo all'amarena che aveva gustato da poco da un lato della bocca, decisamente immerso nel mondo delle nuvole. Oramai aveva raggiunto l'immunità ai raggi del sole, ma il caldo provoca inevitabilmente pigrizia, e un bradipo pigro è uno spettacolo allucinante. Per i sandali di fra Martino campanaro... ho camminato fin troppo. Si avvicinò ad una palma, cadendoci sopra con la schiena per poi lasciarsi scivolare verso il basso, sdraiandosi ed emettendo un rumore simile al lamento di una balena arenata sulla spiaggia. Che noia mortale, quella testa a tempera matite di Logan sta sempre a farsi i viaggi con le sue pulzelle immaginarie e mi da buca, almeno con lui potevo vantarmi dei miei fighissimi poteri e del mio fisico spettacolare, invece non ho nemmeno una ragazza con cui intrattenermi. Alzò lo sguardo al cielo, guardando il sole attraverso le palme in un gioco di piccole luci che prima lo accecavano e poi gli davano pace nell'ombra. Gi à una ragazza... con i capelli molto chiari magari, come me, ma più lunghi, mi piacciono le ragazze con i capelli lunghi. poi magari abbronzata, o scura di pelle, senza esagerare, qualcosa di calibrato, si una ragazza scuretta con i capelli bianchi, una specie di drow. Poi non dovrebbe essere molto bassa, ma nemmeno più alta di me, una cosa giusta. Dovrebbe avere uno sguardo penetrante, predatorio ma allo stesso tempo innocente, in grado di farti intenerire. E ovviamente un bel paio di di cappelle sistine che non guastano mai... ehhh... Sognava e sospirava, chiuse gli occhi nella speranza di vederla davanti a sé, e la vide infatti, coperta sol od aun sensuale bikini nero, tutta per lui, vogliasa e seducente ma allo stesso tempo anche carina e coccolosa. Ad un tratto sentì un tonfo sordo sulla sabbia vicino a sé, il suo sogno stava per essere interrotto, ma quando aprì gli occhi vide di nuovo la ragazza che aveva in testa, realizzò di stare ancora dormendo quindi. Mh? Ma... tu sei vera? Ovviamente chiunque a quella domanda l oavrebbe preso per matto. Tuttavia quella ragazza non stava bene, nonostante la pelle scura si vedeva che non aveva una bella cera. Le portò il dorso di una mano sulla guancia, per capire come stesse. Hey stai bene? Mi sembri un pò spossata. Diede un pugno sul tronco della palma, poi allungò la mano in avanti ed afferrò una noce di cocco appena caduta (?) e la spaccò violentemente contro il suo testone senza danni apparenti. Afferrò anche con l'altra mano la noce di cocco e poi la aprì in due, lasciando che il liquido restasse tutto da un lato. Bevi un pò, non è una cola ghiacciata ma almeno ti darà un pò di liquidi.
|