[Allenamento] La voce del mare, X Bolshak vs Doom alias il boss

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CAT_IMG Posted on 12/7/2010, 18:07
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Nome partecipanti: Lilith Hayes and Shiroi Ginkage
Livello partecipanti: Livello 1 entrambi
Energia partecipanti: Expert e Virtuos
Numero di partecipanti: 2 vietata l'intrusione
Luogo: La spiaggia ha una costa a forma di mezza luna, larga al centro e si stringe ai lati Al lato est inizia una scogliera, e un paio di scogli sono ammassati sulla sabbia, mentre al lato ovest dopo qualche sporadico scoglio e una fetta di scogliera a strapiombo c'è poi il porto. Il sole è alto, saranno all'incirca le ore 15. La spiaggia non è molto frequentata dato che è un giorno lavorativo, ma qualche adolescente e qualche piccola famigliola si trova al centro della spiaggia.

Era già da un paio di giorni che vedeva i suoi compagni di classe parlare di costumi da bagno, mare, sole, divertimento. Lilith non ci era mai stata al mare, era cresciuta nei boschi e conosceva i laghi e i fiumi, ma non aveva mai visto il mare da vicino. Una volta aveva chiesto come fosse il mare. La sua compagna di classe era andata in visibiglio raccontandole le meraviglie della natura. Poi se l'era trascinata nei negozi per comperare un completo intimo che si usava per fare i bagni al mare. Secondo i suoi gusti era un pò troppo succinto e faticava a credere che le persone stavano seminudi in spiaggia. Si vergognava troppo ad andare con la sua compagna di scuola, non voleva mostrarsi a lei impacciata e goffa in quel nuovo ambiente. Quindi decise di andarci da sola e vedere con i propri occhi il mare. Indossò il vestito che la sua compagna aveva scelto per lei: un vestitino corto di colore giallo oro che risaltava il colore dei suoi occhi, con una arricciatura sul petto che incorniciava il decoltè al lato del quale c'era un grazioso fiocco bianco. Ai piedi i suoi sandali tipici della sua terra, di legno che somgiliavano molto agli infradito. Sotto al vestito aveva un bikini bianco con i laccetti neri[+].
Arrivò presto in spiaggia, il sole era alto e accecante, molto caldo. Si fermò sulla sabbia, sentendo il terreno bollente. Osservò un attimo la sabbia, notando di quanto fosse sottile e morbida, molto diversa dalla sabbia del fiume e delle rive del lago. Alzò lo sguardo e vide l'infinita distesa di acqua. Sentiva lo scrosciare delle onde sugli scogli immersi nel mare. I Gabbiani che volavano lì vicini emettendo i loro versi striduli. Non aveva mai visto nulla del genere. Ovunque posasse il suo sguardo vedeva solo acqua, e infondo l'orizzonte. Ebbe la sensazione che all'orizzonte il mare e il cielo si toccassero. Ecco la libertà. era quella immagine il senso di assoluta libertà, non c'erano ostacoli, non cerano oggetti che impedivano la vista del cielo e del mare. Era uno spettacolo meraviglioso, ma il sole era troppo forte, la luce era troppa per un piccolo demone come lei. Si sentiva sempre più debole, a fatica riusciva a trascinarsi sulla sabbia. Si guardava debolmente in giro, notando alcune persone stese sui loro teli le donne con l'indumento intimo simile al suo, di colori diversi, e gli uomini in mutande o boxer, ovviamente erano costumi da bagno, ma lei essendo spratica li vedeva come tali. Le rotolò vicina una palla, sentì la voce di alcuni bambini che la chiamavano e le chiesero di tirare loro la palla. Lilith come un automa con un pò di affanno diede un calcio al pallone facendolo rotolare lentamente verso i ragazzini. Aveva bisogno di ombra, non ce la faceva più, la vista vacillava un pò. COntinuò il suo cammino, sempre più stanca e più debole, era come se avesse la pressione bassissima. Vide in lontananza una palma, ma le zone di ombra erano occupate così continuò la ricerca di ombra. Arrivò ai confini della spiaggia, era quasi deserta, se non per dei ragazzini in acqua che giocavano. Vide un grosso scoglio e poggiandosi su di esso notò l'ombra che proiettava senza nemmeno pensarci due volte si lasciò cadere sull'ombra, affannata e stanca, si portò una mano sulla fronte. Sentiva un caldo immenso, sudava e si tolse con movimenti goffi e stanchi il vestito rimanendo sdraiata sulla sabbia fresca in ombra.
Accidenti, dovevo immaginare che in spiaggia c'era tutta questa luce. disse ansante.

Edited by hinachan83 - 13/7/2010, 09:58
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 01:28
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Le giornate particolarmente calde erano le peggiori per organizzare qualcosa da fare. Shiroi aveva contattato logan per una bella giornata al mare, ma l'amico aveva ben altro da fare, doveva logicamente spassarsela con una delle sue ammiratrici, che poi Shiroi dubitava esistessero davvero, a dirla tutta. Così, presa la buca dell'amico, si diresse verso la spiaggia tutto soligno e pensoso. Era equipaggiato con uno splendido costume bianco a pantaloncino che gli arrivava poco più sopra del ginocchio. Sul lato destro del costume aveva una fiammata blu che gli risaliva fino all'inguine, e tutto era chiuso intorno alla vita d auna cordicella nera. Non andava in giro a torso nudo però, aveva una giacchetta piuttosto leggera, quasi una camicia ma a mezze maniche, aveva anche un piccolo cappuccio scuro dietro al collo, era di colore giallo e sulle spalle aveva una scritta che recitava "tocca pure dolcezza" che finiva con una freccia che indicava il suo sedere. Con le mani in tasca si stava avvicinando alla spiaggia molto annoiato, gli occhi erano quasi semichiusi e le labbra leggermente aperte, colava ancra un pò del ghiacciolo all'amarena che aveva gustato da poco da un lato della bocca, decisamente immerso nel mondo delle nuvole. Oramai aveva raggiunto l'immunità ai raggi del sole, ma il caldo provoca inevitabilmente pigrizia, e un bradipo pigro è uno spettacolo allucinante.
Per i sandali di fra Martino campanaro... ho camminato fin troppo.
Si avvicinò ad una palma, cadendoci sopra con la schiena per poi lasciarsi scivolare verso il basso, sdraiandosi ed emettendo un rumore simile al lamento di una balena arenata sulla spiaggia.
Che noia mortale, quella testa a tempera matite di Logan sta sempre a farsi i viaggi con le sue pulzelle immaginarie e mi da buca, almeno con lui potevo vantarmi dei miei fighissimi poteri e del mio fisico spettacolare, invece non ho nemmeno una ragazza con cui intrattenermi.
Alzò lo sguardo al cielo, guardando il sole attraverso le palme in un gioco di piccole luci che prima lo accecavano e poi gli davano pace nell'ombra.
Gi à una ragazza... con i capelli molto chiari magari, come me, ma più lunghi, mi piacciono le ragazze con i capelli lunghi. poi magari abbronzata, o scura di pelle, senza esagerare, qualcosa di calibrato, si una ragazza scuretta con i capelli bianchi, una specie di drow. Poi non dovrebbe essere molto bassa, ma nemmeno più alta di me, una cosa giusta. Dovrebbe avere uno sguardo penetrante, predatorio ma allo stesso tempo innocente, in grado di farti intenerire. E ovviamente un bel paio di di cappelle sistine che non guastano mai... ehhh...
Sognava e sospirava, chiuse gli occhi nella speranza di vederla davanti a sé, e la vide infatti, coperta sol od aun sensuale bikini nero, tutta per lui, vogliasa e seducente ma allo stesso tempo anche carina e coccolosa. Ad un tratto sentì un tonfo sordo sulla sabbia vicino a sé, il suo sogno stava per essere interrotto, ma quando aprì gli occhi vide di nuovo la ragazza che aveva in testa, realizzò di stare ancora dormendo quindi.
Mh? Ma... tu sei vera?
Ovviamente chiunque a quella domanda l oavrebbe preso per matto. Tuttavia quella ragazza non stava bene, nonostante la pelle scura si vedeva che non aveva una bella cera. Le portò il dorso di una mano sulla guancia, per capire come stesse.
Hey stai bene? Mi sembri un pò spossata.
Diede un pugno sul tronco della palma, poi allungò la mano in avanti ed afferrò una noce di cocco appena caduta (?) e la spaccò violentemente contro il suo testone senza danni apparenti. Afferrò anche con l'altra mano la noce di cocco e poi la aprì in due, lasciando che il liquido restasse tutto da un lato.
Bevi un pò, non è una cola ghiacciata ma almeno ti darà un pò di liquidi.
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 09:43
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Lilith si era persa a guardare il cielo, Sentì una voce la sentì però un pò ovattata e distante. Strinse i denti, sentendosi frustata per la sua debolezza. Voltò lo sguardo e notò che si avvicinò un ragazzo, sembrava un suo coetaneo, le posò una mano sulla guancia, con un tocco delicato e premuroso, mentre le chiese se stava bene. Deglutì sentendo la gola secca.
C'è troppa luce....biascicò. Strano che non avesse detto "c'è troppo caldo" ma "c'è troppa luce". Osservò il ragazzo cercando di capire che intenzioni avesse, quando poi vide un cocco atterrare nelle mani di questo ragazzo dall'aria un pò svogliata. Notò subito i suoi capelli argentei, e i suoi bellissimi occhi scarlatti. Quella colorazione di capelli solitamente era tipico dei demoni, anche suo padre e sua madre avevano quel colore di capelli. Per un attimo pensò che anche lui fosse un demone, ma scartò quella idea dato che sembrava stesse bene e fosse abituato alla luce del sole. Rimase un pò perplessa quando lo vide spaccare il cocco con la testa. Abbozzl un sorriso divertito, lo trovava estremamente buffo, ma non aveva le forze per ridere. Quando il misterioso ragazzo le porse il cocco con il succo dentro, sollevò debolmente la testa e bevve, con una strana voracità. Poco dopo si sollevò e si poggiò con la schiena contro il masso. Poggiò anche la testa su di esso. Si sentiva un pizzico meglio, ma la debolezza non era passata del tutto. Una spallina scivolò lungo il braccio, ma lei non se ne accorse, era ancora un pò intorpidita dalla debolezza.
Chi sei? chiese posando lo sguardo sul ragazzo.
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 10:14
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Una strana accoppiata. Una debole alla luce del sole, uno debole al caldo che lo privava anche di quella già pochissima voglia di fare. Galeotto fu il sole e la spiaggia, inutile aggiungere altro. Mentre lei beveva, Shiroi prese a staccare i cocci del cocco per poterlo rendere commestibile, dove falliva gettava il epzzo a terra, non gli andava molto di perdersi. Così prese un pezzo di quello che era riuscito a salvare ed iniziò a mangiarlo con una certa svogliatezza, ma dopotutto il cocco era molto buono, forse gli avrebbe ridato un pò di energie. Passò lo sguardo sulla ragazza che gli aveva chiesto chi fosse, gli fu impossibile non notare quel corpo mozzafiato che si era ritrovato davanti tutto d'un tratto. A dirla tutta pensava ancora di stare sognando, ma sperava seriamente di no. Come se non bastasse poi una spallina del costume della ragazza si abbassò, ovviamente di norma lui non avrebbe detto niente, ma eventi esterni gli impedirono di presentarsi se non dopo aver portato una mano sulla sua spalla e aver sistemato quella spallina. Sunny gelosa? Ormoni a terra? Innaturale gentilezza? Difficile dire quale di queste fosse la meno credibile...
Sono Dio che è venuto a salvarti incarnandomi nella mente di un geniale e bellissimo ragazzo con grande senso del dovere e gentilezza. Ora per ripagarmi della mia gentilezza quando questo ragazzo si sveglierà dovrai dargli un bacio sulle labbra e farti offrire un gelato da lui. Ohhhh!
Prese a borbottare frasi senza senso con gli occhi chiusi agitando le braccia e le mani come se stesse subendo un elettroshock, ma si capiva che stava facendo finta e lo sapeva anche lui, era solo un modo per prenderla un poco in giro. Spalancò gli occhi e si prestò a guardarla, abbozzando un sorriso.
Hey dolcezza un certo tizio con la barba bianca e i capelli lunghi ti ha raccomandato a me per caso? No perché altrimenti dovrei offrirti un gelato...
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 17:09
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Osservava incuriosita quel ragazzo, sembrava così stranamente....svogliato. Sì forse era la parola adatta. Un pò la irritava, dato che lei era un tipo sempre in movimento, una di quelle che si rimboccavano spesso le maniche e che si annoiava a morte nel oziare. Lo vide avvicinare una mano al braccio e abbassando lo sguardo notò che le aveva sistemato la spallina.
"Sembra un ragazzo gentile." si disse. La brezza marina inziava a darle sollievo, anche se quel sole accecante la faceva sentire priva di energie. Stava per chiedere qualcos'altro, ma il ragazzo iniziò a dirle cose strane e a comportarsi in modo un pò idiota. Quello era il metodo più strano usato per un approccio che avesse mai visto. FIngersi di essere stato posseduto da un Dio per chiedere un bacio.
"Ah no è solo un idiota." si disse, ma le quella faccia e quel modo di fare avevano un non so che di buffo. Ripensò di nuovo al suo modo di proporsi e le venne da ridere, lo fece debolmente, mentre cercava di alzarsi in piedi reggendosi al masso.
Grazie per il tuo aiuto, ragazzo geniale con senso del dovere e gentilezza. disse scherzando sul suo modo di descriversi, senza averle detto ancora il nome.
Il gelato lo accetto volentieri, ma prima ho bisogno di rinfrescarmi altrimenti svengo. disse mentre a passi lenti e pigri si trascinò sulla riva del mare, camminò ancora e quando l'acqua raggiunse sulle cosce, a quel punto si lasciò cadere in acqua lasciandosi galleggiare a faccia in giù in apnea, si sentì decisamente meglio. I suoni erano completamente schermati dall'acuqa del mare, galleggiava leggera come non mai, si stava rilassando completamente, stette una manciata di minuti in quel modo, poi si girò e rimase a fare il morto a galla osservando il cielo. Sollevò una mano verso il cielo e verso il sole.
Perchè mi sei così ostile? Sei così bello, sembri sorgente di vita e di pace eppure mi schiacci sotto il tuo potere. Perchè il sole odia noi figli dell'oscurità? Disse senza nemmeno curarsi se quello strano ragazzo l'avesse seguita o no. In acqua i raggi UV non entravano quindi le sembrava di stare meglio. Si tirò su e si mise in ginocchio, socchiuse gli occhi e annusò l'aria salmastra. Aveva un buon odore, molto appetitoso in un certo senso. Chiuse le mani formando una conca e raccolse dell'acqua, saggiandola. Sgranò gli occhi incredula per poi tossire e fare una faccia schifata. Pensava che avesse un buon sapore come l'acqua del fiume, invece il mare aveva un sapore orrendo, troppo forte.
Bleah è salatissima. commentò fra se e sè. Sollevò poi lo sguardo e si sollevò in piedi, grondante di acqua, con i capelli incollati al corpo, tirati all'indietro, le sue orecchie a punta si vedevano chiaramente, mostrando quindi la sua natura non umana. Cercò il ragazzo di prima con lo sguardo, sorridendogli grata, come a volergli far capire che adesso si sentiva meglio. Ma non appena si mosse in avanti per uscire dall'acqua le venne un giramento di testa e cascò in avanti, lenta e quasi senza controllo. In effetti nei boschi era sempre protetta dalle foglie che le facevano ombra e nel fitto bosco il sole non riusciva a filtrare, quindi anche se si sentiva strana non si era mai sentita così debole. Si mise a ridere più per rassegnazione che per divertimento. Si sentiva ridicola, e il bello che probabilmente quel ragazzo avrebbe cercato di aiutarla invano, dato che essendo un demone con lei le bevande fresche o un gelato non funzionavano. Si ricordò di alcuni suoi compagno vampiri che stavano tranquillamente sotto il sole, e si chiese come diavolo facessero.
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 20:57
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Beccato, eppure era convinto che la scusa di Dio funzionasse, cioé di solito funziona 1 volta su 10, che è una media splendida in effetti per i tempi che correvano, però non si aspettava un fallimento del tipo "sei simpatico ma non mi piaci, restiamo amici", che era mille volte peggio di un clamoroso scappellotto sulla guanci di quelli che ti svitano e riavvitano la testa come un black and deker. Ma queste sono altre storie, e di lavori di falegnameria possiamo farne un libro...
Ad ogni modo, la ragazza si destò goffamente, visibilmente ancora stanca, probabilmente aveva qualche problemino col sole, forse non era abituata? Si gettò in acqua e Shiroi ovviamente non le scollò un solo istante gli occhi di dosso, anche solo nella speranza che le onde o un granchio le spstassero una virgola il costume dove diceva lui. Si lamentò el sole e poi bevve pure l'acqua del mare, ma era pazza? Voleva un infarto alla sua tenera e dolce età? Soprattutto tenera...

Hey ma sei matta? Tutti sanno che i pesci devono fare i loro bisogno da qualche parte, ti aspettavi che sapesse di caramello!?
Se ne stava a sindacare lui, con il busto rivolto verso la sabbia a ridosso della riva, tant'è che le piccole onde gli bagnavano i gomiti che sostenevano la testa presa sul mento dalle mani, che lo contornavano sul volto fino agli zigomi coprendo le guancie. Le gambe se ne stavano incrociate ed alzate scavando la sabbia quando ricadevano in basso.
E poi non prendertela col sole, lui è solo invidioso... sai com'è, io la vedo così: tu sei una cavolo di palla di fuoco immensa nel bel mezzo dello straniente, nel vuoto più vuoto del cervello di un mio certo amico. E sei destinato a bruciare per millemila milioni di anni le flatulenze degli altri pianeti, perché nel bel mezzo di niente cosa puoi trovarci se non puzzette cosmiche? Bhe, come se non bastasse quel tizio che s ene sta a sprecare la sua esistenza là in mezzo è costretto a vedere uno spettacolo come la spiaggia, e dall'alto del cosmo continua a bruciare le puzzette spaziali vedendo ogni tanto qualche disco volante o un buco nero, che per le stelle sono come gli immigrati da noi per dire, quindi immagina. Insomma questo si passa l'eternità senza né donne né il gelato alla fragola. Ora se fosse femmina potrebbe anche rinunciare alle donne, ma come fa uno a vivere privato del gelato alla fragola senza scazzarsi? Normale che poi quando gli girano deve sfogarsi su qualcuno, e chi prende ovviamente? I bei ragazzi come me e le ragazze affascinanti come te. E' tutta invidia, lascialo perdere.
Sollevò un dito verso il sole e fece un cenno.
Ti vogliamo bene amico... e poi basta un pò di allenamento e il sole non ti da più problemi. Io ci sono riuscito sai? Ero mooolto sensibile alla luce solare, poi con la cremina della nonna pina e qualche tocco del mio genio infinito ho imparato un modo per essere immune alla luce solare. Figo no?
Se ne vantava nemmeno avesse creato lui il sistema, in fin dei conti, aveva solo letto e applicato qualche rotolo.
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 21:16
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Odiava sentirsi male, quando era in quello stato fare le cose da sola diventava molto più difficile e impegnativo, e come se non bastasse una persona malata veniva di solita accudita e aiutata cosa che la irritava parecchio, e poi le veniva sempre una terribile malinconia. Era ancora china, in ginocchio, le mani che affondavano nella sabbia sotto l'acqua, e i capelli che ricadevano dolcemente sulle spalle e in avanti. Gattonò fino alla riva poi si sedette a qualche metro distante dal ragazzo.
Ascoltò le sue parole e rimase imbambolata qualche minuto a guardarlo perplesso. Poi le si dipinse un sorrise sul viso e si mise a ridere, tutto quel discorso era decisamente originale, sopratutto il modo come vedeva lui il cosmo e l'universo. Rise di gusto, e poi si lasciò cadere nella sabbia, godendosi quel soffice terreno, così caldo e confortante.
Sei simpatico. commentò voltandosi con il capo nella sua direzione, prima che lui rivelasse che conosceva qualche trucco per resistere al sole.
Allenamento? Uh? Non sarai mica della accademia, sei un demone? si sentì stranamente entusiasta all'idea di conoscere un suo simile. Gli occhi le brillarono di curiosità e gioia.
Con quei capelli e quei occhi, sei un demone vero? chiese ancora più felice nel intuire che aveva ragione.
Allenamento dicevi, però io non so nemmeno da dove cominciare.
 
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CAT_IMG Posted on 13/7/2010, 21:28
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Rimase un pò perplesso nella sua reazione, come aveva fatto a non capire che era un demone? Nessun umano era così bello, come pretendeva che fosse un misero umano la cui bellezza poteva essere distrutta dal passare del tempo? Gonfiò il petto e abbozzò un sorrisetto convinto, poi prese a parlare.
Ebbene si cioccolatino, hai davanti a te il demone più figo e potente dell'accademia, Shiroi Ginkage al tuo servizio.
Si diede una spinta e tornò in piedi senza troppi problemi, togliendosi la sabbia di dosso e asciugandosi con le mani i gomiti.
Quindi anche tu sei dell'accademia, e a giudicare dal tuo aspetto mi pare che nemmeno tu sia umana. A meno che i tuoi genitori non avessero voglia di cioccolata nei momenti di fuoco, non so se mi spiego.
Si avvicinò con una faccia e un tono di voce da piacione simpaticone che tanto ci provava ad attaccare bottone (e metteteci la rima). Mise le braccia conserte, erano ancora sotto il sole, pertanto non serviva allungare la minestra.
C'è un modo per aliminare la debolezza al sole, e consiste nell'abituare la pelle con un trattamento a base di energia. Questo è detto in soldoni, ma credo che tu stia capendo di cosa parlo.
 
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CAT_IMG Posted on 14/7/2010, 09:53
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Quando diede la conferma, Lilith si sollevò rimanendo seduta sulla sabbia, era bagnata quindi praticamente si era panata tutta la schiena e i capelli, tuttavia era così felice di aver incontrato un demone che non ci diede peso. Lo osservava con occhi estasiati, scrutandolo per bene. Poi notò che non aveva le orecchie a punta come lei. Per lo meno si mimetizzava bene fra gli umani. Aveva anche un bel nome, le
Si puntò un dito contro, senza perdere l'entusiasmo e il sorriso benchè i suoi movimenti erano meno frizzanti del solito.
Io sono Lilith Hayes, e sono un demone anche io. E sì frequento l'accademia. disse sorridendo contenta.
E' la prima volta che incontro un mio simile. aggiunse poi con l'occhio un pò lucido. Da quando aveva scoperto la sua vera natura credeva di essere la ragazza più sfrotunata del mondo, dato che credeva che i demoni non vivessero sulla terra ma in un'altra idmensione, come faceva il suo vero padre. A quanto pare non era sola, e il suo compare di razza era pure simpatico. Inoltre sembrava conoscere un metodo adatto per non subire l'influenza della luce. E difatti il ragazzo disse ancora che esisteva un metodo. Avrebbe potuto chiedergli come fare, ma essendo testarda e particolarmente orgogliosa non lo avrebbe fatto facilmente. Quindi si concentrò sulle parole dette da Shiroi. Le aveva detto di trattare la pelle con l'energia. Si alzò in piedi anche lei ancora impanata di sabbia, e si guardò le braccia. La sensazione di avere la sabbia incollata addosso le piaceva quindi non fece nulla per toglierla.
Energia sulla pelle? mormorò fra se e se. Chiuse gli occhi, cercando di raccogliere energie. Peccato che lei di energie ne aveva ben poche. Si sforzò un pò, sentì chiaramente sotto la pelle che fluiva qualcosa, tant'è che apparirono per pochi istanti delle grosse squame, per poi sparire. Si sentì più debole e dopo un piccolo gemito di stanchezza si afflosciò sulla sabbia.
Come si fà a usare l'energia quando la luce te la risucchia? chiese demolarizzata.


✖ Lilith Hayes


Ω Fisico: Illeso, ma con pressione bassa.
Ω Psiche: Demolarizzata
Ω Energia: 30/30
Ω Tecniche usate:
Ω Note:



Edited by hinachan83 - 14/7/2010, 11:12
 
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CAT_IMG Posted on 14/7/2010, 11:32
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Demone anche lei, e che pezzo di demone, si spiegava per lo meno la pelle scura e i capelli chiari. Certo, Shiroi non ci aveva fatto caso, troppo sbattimento trovare la verità, meglio rimanere nel dubbio e non pensarci. La ragazza prese alla lettera le sue parole ed iniziò a fare dei tentativi, facendo però giustamento notare che la stanchezza d ainsolazione si sentiva. Shiroi mise le braccia conserte, perplesso, si domandava cosa doveva fare per insegnarle. Poi notò la sabbia sul suo corpo bagnato che sembrava averla impanata. Si lisciò il mento aggrottando la fronte facendo una faccia da grande pensatore, poi finalmente l'illumunazione.
Mi è venuta un idea...
Raccolse un pò di sabbia asciutta e si mise a passarla sul corpo bagnato di Lilith, non spalmandola, ma facendola cadere lentamente su di lei a partire dalla testa e a volte soffiandoci anche sopra. Magari in un primo momento sarebbe stata spaesata (anche perché la sabbia nei capelli da un sacco di fastidio), ma forse dopo avrebbe capito cosa avesse in mente Shiroi. Quando tornò a braccia conserte ad osservare quella statua di sabbia vivente riprese a pensare.
Si, creare questa grossa scultura di sabbia mi aiuterà a pensare ad un modo per insegnarti.
Ecco svelato l'arcano, non si trattava di una qualche misteriosa strategia per riuscirci, ma solo di un passatempo puramente a scopo personale. Stava per compiacersi quando ad un tratto gli venne in mente una cosa.
Hey Lilith... la senti la sabbia sulla tua pelle? E' attaccata attraverso l'acqua, e aderisce perfettamente al corpo, è come una seconda pelle. La senti questa sensazione?
Forse il suo stupido passatempo poteva servire allo scopo.
 
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CAT_IMG Posted on 14/7/2010, 15:19
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Shiroi sembrò avere una idea geniale. Lilith rimase un attimo perplessa aspettando di sentire questa fantomatica idea quando poi lo vide che raccolse la sabbia e la fece cadere sul suo corpo bagnato. le minuscole pietruzze che formavano la sabbia siincollavano sul corpo e sul costume. Rimase perplessa ma lo lasciò fare incuriosita da quello che aveva in mente. Quando però iniziò a soffiare sulla sabbia per aiutare le pietruzze a incollarsi, Lilith sentì il solletico e si mise a ridere scostandosi un attimo da Shiroi. Adesso che era completamente ricoperta di sabbia si sentì decisamente meglio, in effetti anche se dopo Shiroi fece capire che era una stupidata la cosa della sabbia, notò che calmava il malessere. Adesso che anche il costume era ricoperto di sabbia poteva essere scambiata per nuda ad una occhiata fugace. Una vera e prorpia seconda pelle che lasciava poco all'immaginazione, magari chi la vedeva iniziava a immaginare chissà cosa, lei invece si sentiva protetta e completamente coperta.
Sì la sento la sensazione della sabbia addosso, e sai una cosa non è male come idea mi sento meglio così, sarà perchè la sabbia mi copre dalla luce. Guardò Shiroi i suoi occhi che spiccavano da quell'ammasso di sabbia. Le vene una idea e il suo sguardo si illuminò di immenso.
Ho capito, quindi se io con la sola energia riesco a scrollarmi la sabbia di dosso avrò imparato ad usare l'energia come seconda pelle giusto?!
Molto probabilmente Shiroi non ci aveva pensato affatto, giocherellando tanto per scacciare la noia. Lilith era però convinta che l'idea era geniale. Chiuse gli occhi allargando un pò le braccia mentre iniziò a concentrarsi. Provò a creare uno strato di energia che passasse tra lo strato di sabbia e la sua pelle. Era estremamente concentrata.
 
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CAT_IMG Posted on 15/7/2010, 11:51
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Come si suol dire, trarre il tutto dal niente, o una roba del genere, ad ogni modo ora Lilith sembrava stare meglio, non sarebbe stata della stessa opinione quando tutta la sabbia che aveva addosso si sarebbe trasformata in una corazza incandescente, perché la sabbia a contatto con l'acqua si era raffreddata, ma poteva ancora riscaldarsi e cuocerla per benino. Shiroi si portò vicino a lei, osservando la tua concentrazione.
Non voglio sviarti, ma ascoltami adesso.
Si portò dietro di lei in modo che potesse sentire solo la sua voce e non avesse distrazioni nel caso in cui avesse aperto gli occhi, dato che di fronte a lei c'era solo il mare.
La sensazione che ti da la sabbia sulla pelle, è come il tuo scudo contro il sole. Non devi solo toglierla, devi emulare questa sensazione. La sabbia può surriscaldarsi, l'energia no. Sostituisci la sabbia con l'energia e fai di essa la tua nuova pelle. Provaci, avanti...
Doveva imparare ad usar el'energia su tutto il corpo, come una patina, sostituire quella sabbia con energia insomma, e quella era solo la fase uno. Ma non dovevano avere fretta, dovevano andare per gradi, quindi attese che riuscisse almeno in quell'impresa.
 
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Era molto concentrata, aveva già visualizzato nella sua mente la sua immagine, poi la voce di Shiroi la riportò sulla spiaggia, aprì gli occhi di scatto e ascoltò le sue parole. Aveva ragione lui, decise di dargli retta in fondo anche lui era un demone e sembrava non subire alcuna influenza dalla luce del sole, quindi lui sapeva come fare per resistere.
Tornò a concentrarsi, cercò dentro di sè l'energia, quella che percepiva da sempre e che credeva normale, invece era un flusso diverso da quello delle persone normali, era qualcosa di oscuro e latente, pronto a uscire fuori nel momento in cui fosse stata pronta. Immaginò una onda azzurra che dalla testa scendeva e si espandeva su tutto il corpo, dalla testa immaginava che filtrava, sotto la pelle nelle ossa, e poi da dentro verso fuori, passando per gli arti. Sentì distintamente qualcosa che formicolava sulla pelle, anche se non capiva esattamente se era la sabbia o la sua energia. Rimase con gli occhi chiusi mentre dalle dita la sabbia si sfaldava e cadeva a pezzi, sul terreno di sabbia asciutta. Sotto il sole cocente, senza aver pranzato, persino un normale essere umano si sarebbe sentito male in quella spiaggia. E lei che subiva ancora gli influssi della luce, era ancora più soggetta al malessere che la colpì di nuovo e improvvisamente. SI sentì indebolita, così stanca che le sembrava che gli arti pesaserò quintali. Barcollò all'indietro, presa da un giramento di testa, e finì addosso a Shiroi. Nella mezza caduta si girò leggermente e si aggrappò al braccio del ragazzo per poi tirarsi su in piedi.
Scusami...ho avuto un capogiro. disse un pò imbarazzata per poi tornare al suo posto. Notò che le mancava della sabbia sulle mani, fin sopra il polso, si voltò verso Shiroi con gli occhi sgranati e dubbiosi, poi tornò a guardarsi le mani sollevandoli e girandoli: sembravano ripuliti alla perfezione, come s eli avesse lavati con l'acqua. Si grattò una tempia ancora incerta.
Dici che sono sulla buona strada?
 
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CAT_IMG Posted on 16/7/2010, 16:17
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The unseen BOOB, is the Fappest
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Si sentiva la concentrazione, stava facendo fluire l'energia, così andava bene, non c'era margine di errore, poteva riuscirci. Shiroi la osservava restando camlo e attento a cosa stava succedendo, voleva evitare che fallisse e magari non riuscisse a gestire perdita di energia e tutto quel caldo, purtroppo le previsioni dicevano altro. Cadde all'indietro aggrappandosi su Shiroi che repentinamente l'aveva intercettata dalla rovinosa caduta, stringendola a sé un pò meravigliato ma si aspettava una cosa del genere.
Hey attenta... tutto ok?
Andò subito a vedere come fosse messa la sabbia che probabilmente gli aveva attaccato, ma apparentemente le sue mani erano totalmente pulite e asciutte. Poteva averle lavate, ma dovevano essere ancora bagnate come minimo, e poi non si era mossa.
Fantastico, ci sei quasi. Riprovaci dai, coraggio, stavolta devi liberarti di tutta la sabbia sul corpo e sostituirla con l'energia. Puoi farcela, avanti.
Le prese le mani come per incoraggiarla, poi chiuse gli occhi e appoggiò la fronte sulla sua. Voleva darle l'esempio ed aiutarla? Niente di tutto questo.
*Tranquilla dolcezza, se hai bisogno di spazio per concentrarti ti presto un pò del mio, guarda quanto ce n'è, è così vuoto che può entrarci una discografia centennale...*
Secondo il suo pensiero, poteva "prestare" la sua testa vuota per farla concentrare meglio. Un nobile intento, non c'è che dire, ma quanto credibile?
 
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CAT_IMG Posted on 16/7/2010, 17:40
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Ci era quasi....non riusciva a crederci, a quanto sembrava aveva un talento naturale per imparare le tecniche velocemente. Chissà magari era la necessità che la aiutavano a raggiungere l'obbiettivo il più presto possibile. Avevo lo sguardo felice ed entusiasta, ma continuava a frenarsi solo perchè doveva risparmiare le energie. Si sorprese quando Shiroi le afferrò le mani, aveva l'aria di chi volesse incoraggiare, così non ci diede troppo peso, ma quando si avvicinò per poggiare la fronte alla sua arrossì. Non era mai stata così vicina ad un ragazzo. Si sentiva un pesce fuor d'acqua. Deglutì a vuoto, non sapeva come agire, Shiroi non sembrava stesse facendo il cascamorto, anzi, era lì che attendeva che lei compisse la tecnica, quindi non poteva allontanarlo perchè avrebbe capito che era imbarazzata. Così per non pensarci troppo chiuse gli occhi anche lei. Sentì l'odore del ragazzo, e notò che le piaceva il suo aroma. Aveva un potere calmante, come l'odore di sua madre: si chiese se tutti i demoni avessero un odore simile a quello. Shiroi sapeva di buono, era diverso da quello della madre anche se molto simili. Era come quando si sente l'odore di fiori, si percepisce subito che è un fiore, ma ogni fiore aveva la sua fragranza e così era con i demoni? Probabile, infondo lei aveva ancora tanto da studiare sulla sua razza e argomenti annessi.
O-Ok, mi concentro di nuovo. disse lasciandosi andare. Immaginò di nuovo quella sorta di onda blu che invadeva il suo corpo. Si concentrò solo su quello, a poco a poco i suoni sparivano, sentiva solo le mani e la fronte di Shiroi premuti contro di sè, poi di nuovo quella strana sensazione di un formicolio per tutto il corpo, questa volta più forte. Strinse i denti, attingendo alla sua energia per aumentare l'effetto. Ed ecco che dal viso e dalla testa la sabbia si sgretolava pian piano. La sabbia come se fosse stato su un corpo liscio scivolò via, lasciandola pulita come prima come quando era arrivata in spiaggia eccezzione per il costume, all'interno non aveva più sabbia, ma sulla stoffa non poteva esercitare il flusso di energia. In pratica sembrava che indossasse un costume fatto di sabbia....molto sexy come immagine.
Lilith sentiva meno caldo, e non si sentiva spossata come prima, si sentiva come quando aveva tutta la sabbia addosso, tant'è che le venne il dubbio e riaprì gli occhi. Shiroi era vicinissimo, troppo vicino per non sentirsi imbarazzata. Allontanò la fronte da quella di Shiroi cercando di non essere troppo brusca. Si uardò e notò che la sabbia era caduta tutta. Strinse la presa sulle mani senza nemmeno accorgersene, mentre le labbra si schiusero in un sorriso felice.
La sabbia è caduta! disse in preda dall'entusiasmo. Iniziò a saltellare felice, ridendo e gioiendo. Questo per un pò, poi sentì di nuovo la debolezza, ma questa volta era dato da qualcos'altro, e infatti tra le sue risate lo stomaco brontolò, facendo arrossire Lilith, che si mise a ridere grattandosi la nuca, con una mano. L'altra stringeva ancora Shiroi e infatti se ne accorse poco dopo e la lasciò con un gesto un pò goffo e incerto.
Dici che sono riuscita? Forse devo provarci ancora...disse un pò dubbiosa.
 
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