| Riesco a scrivere solo ora dopo aver terminato quella che reputo l’estate più bella di tutta la mia vita. Nonostante questo temo mi sarà impossibile essere felice per parecchio tempo, ma ho trovato la forza di scrivere, seppur a tarda ora, perché sappiate anche voi ciò che è successo, e perché ho molti messaggi da riferire. Oltre al giappi e ai numerosi viaggi escursionistici sia in mare, che in piscina, che ai parchi e molto altro ancora, io e mia sorella siamo state molto tempo da sole. Parlavamo, parlavamo di ciò che ci aspettava , di come avremmo affrontato le prossime difficoltà. Lei non era preoccupata per la scuola, con la sua intelligenza poteva avere la laurea anche dalle elementari, ma io avevo i miei mille dubbi che lei e solo lei riusciva a dissipare con la sua forza, con il suo coraggio, con tutta la sua volontà. Per molti l’eroe è un personaggio di fantasia, una persona del passato, un personaggio importante, per me era mia sorella, la persona che io abbia amato più di ogni altra al mondo. Abbiamo finito quest’estate realizzando uno dei sogni che mi ero prefissata: andare a trovare hyppy. Gli abbiamo fatto una sorpresa, ma lui se l’aspettava e non ha avuto problemi ad ospitarci, anche perché i nostri genitori si conoscevano già. Quella fine estate è stata la parte più bella, non mi sono mai divertita tanto in una così bella compagnia, eppure non riesco a ridere, non riesco a fare altro che piangere. Persino hyppy che è il classico omone con il corpo e il cuore d’acciaio non riesce a fare a meno di versare lacrime per quello che è successo, per quello che a fatica io e mia sorella siamo riuscite a mascherare, per colpa di quella malattia che troppe volte è svanita miracolosamente. Miracoli? I miracoli non esistono, esiste la forza di una persona che non vuole arrendersi, che vuole vivere! Non c’era nessuna persona con più vita che lei, persino con i secondi contati, con il fisico che non reggeva se non a stento, lei riusciva a fare tutto quello che le veniva meglio, anche più energicamente. Era tutto perfetto, poi durante il viaggio mi disse “voglio dormire un po’” e dopo qualche istante i suoi occhi non si riaprirono più. Me ne accorsi solo una volta finita la corsa del treno, che per quanto la chiamassi lei non si svegliasse più. Cercai medicinali nella sua borsa ma trovai solo un ultimo messaggio con ciò che lei avrebbe voluto dire ai suoi amici, i suoi VERI amici, prima di andarsene per sempre. Lo citerò per filo e per segno, così che voi possiate capire quello che non ho capito io.
“Le malattie mi sono sempre state antipatiche. Non sai mai quando ti verranno, non sai mai quando smetterai di tribolare. Fortunatamente finiscono, nel bene e nel male, ma dato che alcune ci mettono molto è importante sorridere sempre. Non smettete di farlo mai! MAI! Chi smette di sorridere è perduto, non ha più motivo di esistere, per cui che si buttasse in un vulcano il prima possibile! Non dovete mai smettere di pensare a ciò che vi aspetta. Se volete correre e perdete una gamba, non smettete di correre! Se volete combattere e perdete una mano, non smettete di combattere! Se volete raggiungere la vostra meta, non smettete mai di inseguirla, anche se il percorso è bloccato da un baratro infinito, non fermatevi, anche se non finirete sarete andati fino in fondo e potrete dire di aver fallito con onore e gioia. Non ho rimpianti, se non che con questo non potrò mai essere la migliore. Hai vinto tu Doom, sei e resterai il migliore, o se non lo sarai per molto non sarà per mano mia. Ci tenevo, sai, in fondo mi hai insegnato tutto, ed è a te che va il mio ringraziamento più grande. Forse un giorno ti ricambierò il morso che mi hai dato. Forse sarà Hyppy a batterti una volta per tutte, anche se che con la vostra voglia di fare sempre un gran fracasso non combinerete mai niente, lo so già, ti conosco Luca caro, sei troppo attaccato ai tuoi spettacoli pirotecnici, focalizza di più l’obbiettivo! Anche se quello che più ne ha bisogno qui è decisamente Exo, che non ha ancora deciso di staccarsi dalla tetta oramai prosciugata di Doom. Emancipati, sei forte, sei uno dei migliori, non puoi continuare così per sempre, devi andare avanti, anche fallendo, devi andare avanti. Tu sei speciale, preoccupati di aprire anche altri cieli scuri, non solo il mio. E dato che ci sei, portati dietro Marcus, che senza il giusto incoraggiamento non fa nulla. Questo è il mio ultimo ordine: non essere secondo a nessuno, e se lo sei, fa di tutto per cambiare le cose. Se fallisci mostra umiltà e giura vendetta, vedrai che non ti annoierai mai! Forse anche tu per me sei stato più che un amico o uno schiavo, è stato un peccato non esserci mai incontrati, ma mi dispiace per te, non allegherò una mia immagine con questo messaggio, preferisco che mi ricordiate per quello che ero. E non osare deprimerti o reagire male a questo messaggio, se solo oserai arrenderti ti odierò per sempre. Mi dispiace di essermi dimenticata di qualcuno, mi dispiace per emme e per vault che lascerò a metà, mi dispiace per tutti quelli che non ho potuto conoscere meglio come hermetaton o hinachan, mi dispiace per poison a cui avevo promesso la rivincita, mi dispiace per Nanako alla quale avevo promesso di rinascere e diventare la migliore. Mi dispiace davvero, sappiate che voi tutti siete stati dei veri amici, la mia vera famiglia, non vi dimenticherò mai. Alla mia sorellina non ho niente da dire, spero di averle già dato tutto l’amore che potevo durante la mia vita, scusami anche tu Katy. La tua Lexy, e la vostra Hana, il vostro incubo peggiore. Per un po’, dormite sonni tranquilli. Addio.”
Alcune frasi ho avuto difficoltà a scriverle perché erano cancellate dalle sue lacrime, ora anche le mie hanno rovinato del tutto la lettera, che più rileggo, più mi impedisce di dormire. Spero che mi perdonerete se per un po’ sarò assente, ma come diceva mia sorella non mi arrenderò, continuerò a correre sulla mia strada per continuare il mio sogno, ma per un po’ devo piangere, non posso fare altro. Scusatemi, non avrei voluto dirlo così, non avrei voluto che finisse così, ma non ho avuto abbastanza forza per salvarla. E’ ironico che gli eroi possano salvare tutti tranne se stessi, e nessuno faccia niente per salvare loro.
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