Strangers, x Poe

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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 15:21
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Angelique RougeMa quanto poteva esser fastidioso quel ragazzo? Continuava ad avvicinarsi a lei e Rouge fu costretta ad indietreggiare per non lasciarsi toccare. Non si aspettava che Ggio si muovesse per estrarre l'arma, però. Lei fece lo stesso, muovendo la mano destra per riprendere la Glock ma lui la precedette, stringendole la mano e lasciandole impugnare la sua katana. Angelique era confusa per la situazione. Le stava proponendo di ucciderlo. E stava usando argomentazioni più che buone, per convincerla.
Rouge sgranò gli occhi, mentre il ricordo dell'omicidio del rosso le tornava in mente. E subito dopo pensò a Sophie, la sua piccola Sophie. La rivide coperta dal telo bianco in mezzo alla sua classe, con tutti quei poliziotti incapaci attorno. Un urlo di rabbia riempì l'aria.
La gamba sinistra di Rouge si piegò verso l'alto e si stese per colpire con la suola e il tacco il petto del ragazzo. Il gesto fu rapido, dettato dalla rabbia.
« Che cazzo ne sai tu di cosa si prova a perdere un figlio? » chiese dimostrando tutta l'ira che provava in quel momento. Quelle parole l'avevano ferita più di quanto quel Ggio potesse immaginare. L'immagine di Sophie stesa sul tavolo dell'obitorio, con gli occhi chiusi e la carnagione cadaverica, la stava tormentando nuovamente. Le mani le tremavano, come la voce.
« Che cazzo ne sai, eh? Cosa cazzo vuoi da me, figlio di puttana?! » continuò ad urlargli contro, con il viso contorto dall'ira ma senza che alcuna lacrima bagnasse i suoi occhi. Di lacrime non ne aveva più da un bel pezzo.
L'unico motivo per cui non aveva usato la spada era che il suo istinto la portava a sfogarsi col corpo, da esperta del CQC. La katana venne lasciata cadere dalla stessa Rouge, non trovandosi a suo agio con quell'arma. Piuttosto, se ne avesse avuto il tempo, avrebbe estratto la Glock e gli avrebbe sparato in testa.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 15:38
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Non si aspettava una reazione del genere e lo stupore gli impedì di evitare quel calcione che lo spedì ad addossarsi alla parete opposta, rimanendo appoggiato con la schiena, in piedi con lo sguardo abbassato mentre lei urlava tutta la sua rabbia contro di lui. Non gli interessarono la seconda e terza domanda, piuttosto la prima. Era riuscito a capire il motivo per cui era diventata una ricercata, forse non era totale ma almeno sapeva per chi lo faceva e quel qualcuno era un ipotetico figlio. La sua zampakuto era caduta e ora giaceva tra loro due, illuminata dalla luce del faretto sulla porta. Ci fu un attimo di silenzio.
Ho sedici anni...cazzo ne so cosa si prova a perdere un figlio? So cosa si prova a perdere i propri genitori, tentando poi di essere uccisi dagli stessi assassini...che in un certo senso ci sono riusciti. Mio padre è stato massacrato e mia madre è stata impiccata. Sono dispiaciuto che i miei vecchi siano morti ma sinceramente non hanno mai fatto nulla per me, era già tanto se mi chiamavano per nome. Mafia. Io e mio fratello avevamo esagerato e loro si erano vendicati prima sui nostri e poi su di noi, gettandoci in un fiume, affogandoci. Sarà difficile da credere ma io sono morto qualche anno fa...tutti noi siamo morti. E poi, io e mio fratello abbiamo compiuto un autentico massacro, dopo essere diventati così.
Si staccò dalla parete, rimettendosi in piedi, avanzando di nuovo verso di lei, raccogliendo la spada durante il tragitto.
Ti sembro umano?
Era di nuovo di fronte a lei come poco prima e aveva di nuovo la katana tra le mani. Gliela porse.
Trafiggimi il cuore...fallo e scoprirai che non basterà per liberarti dalle mie stronzate...fallo.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 16:18
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Angelique RougeCosa centrava ora la storia della sua vita? Ad Angelique non importava un cazzo di sapere la vita, la morte e i miracoli di quel piccolo bastardo in bianco. Voleva solo che la lasciasse in pace, che se ne andassero, lui e i suoi discorsi del cazzo. Era così sconvolta dalla rabbia e dalle circostanze che quasi non si rese conto di come lui si fosse rimpossessato della katana. Gliela stava porgendo di nuovo, le stava offrendo la possibilità di vedere che non era umano. Per lei non era umano dal momento in cui le aveva fatto ricordare Sophie, in cui le aveva riempito nuovamente la testa di tutte quelle immagini che faticava a reprimere. Per lei era un mero pezzo di carne movente.
« Credi di essere l'unico non-umano, qui? » ringhiò nella sua direzione, riferendosi di più all'humanitas, agli ideali di attenzione filantropica tra gli uomini, piuttosto che l'appartenenza alla razza umana.
Impugnò l'arma e con un colpo secco perforò il petto del ragazzino, da parte a parte. L'elsa andò a toccare la casacca bianca, interrompendo la perforazione. I due erano nuovamente l'uni vicino all'altro.
« Contento? » domandò, sarcastica, con il viso vicino a quello del moro. Si era resa conto subito che ciò che aveva penetrato era solo tessuto. Non c'era carne lì dove doveva trovarsi il cuore. Cosa diavolo era quel Ggio Jaeguerjaques?
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 16:49
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Non gli interessava se lei era furiosa perchè le aveva fatto tornare in mente sua figlia, non gli interessava vederla soffrire. Voleva solo continuare a saziare quell'irrefrenabile curiosità che via via si faceva sempre più forte nei confronti di quella così bella e attraente donna. Parliamoci chiaro, l'obiettivo di Ggio non era mai stato dal principio il desiderarla o il volersela portare a letto. Era tutto atto a nutrire la sua curiosità per quel mondo che lo attirava terribilmente. Aveva sempre pensato che l'Accademia non faceva per lui, che era solo uno spreco di tempo, utile solo ad allenarsi, facendo finta di fare i bravi ragazzi. Non era quello che voleva. Rimase in silenzio finchè la spada, senza esitazione gli attraversò il petto dal lato del cuore, senza fare una minima piega. C'era voluto così tanto ma alla fine era riuscito a vedere con quanta freddezza lei aveva colpito, senza essere minimamente sicura se le parole di Ggio fossero vere o false. Che si fosse fidata di lui? Impossibile. Nel momento esatto in cui lei trafisse il suo petto, Ggio si spinse in avanti, usando il più possibile la sua forza per poterla schiacciare al muro. Ora la spada, fino all'impugnatura era dentro il buco, apparendo dall'altro lato. La mano sinistra era poggiata al muro, vicino la testa di Angelique, l'altra mano, la destra, con un colpo secco avrebbe strappato la parte di casacca che ricopriva il suo petto, mostrando un vero e proprio foro che gli passava il petto da parte a parte e quindi la totale assenza di un cuore. Aveva posizionato le gambe all'interno di quelle di Angelique, costringendo la ragazza a tenerle leggermente allargate, premendosi ancora di più su di lei, rendendole impossibile qualsiasi contrattacco, dato che le sue mani, una volta strappata la casacca, si sarebbero spostate entrambe su un polso, allargandole leggermente le braccia, tenendole salde al muro.
Non mi stai deludendo nemmeno un pò...dimmelo Angy, per quale motivo sei arrivata a fare questa vita? Potrei...darti una mano...
Il suo volto era terribilmente vicino al suo, in quel momento avrebbe potuto baciarla senza problemi.
Per chi lo fai? Per questo tuo figlio? Da come hai reagito prima sono sicuro che stai cercando un modo per riaverlo a tutti i costi...o sbaglio? Io non posso aiutarti in questo ma posso aiutarti a diventare più forte...per permetterti di scalare più velocemente gli scalini che ti dividono dal tuo obiettivo.
Girò per un attimo lo sguardo verso il ciccione, tornando poi a fissare i suoi occhi.
Cosa te ne fai di gente come quella...inaffidabili. Io posso offrirti un aiuto migliore ma, come spero saprai, tutto ha un prezzo...Vorresti riavere tuo figlio?
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 17:41
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Angelique RougeNon si aspettava che lui stesso si muovesse nella sua direzione e si ritrovò schiena al muro. Non appena, con un colpo secco, Ggio si strappò la casacca, la mano che stringeva l'elsa della katana mollò la presa e ricadde inerme lungo il fianco. C'era un buco su quel petto, ecco perché non aveva sentito carne. Non c'era nulla lì, dove doveva trovarsi il cuore. Cos'era? Non ne aveva mai visti così, in tutti gli anni nell'FBI. Fu probabilmente lo stupore a impedirle di reagire correttamente e prontamente alle successive mosse del ragazzo. Per impedirle di muoversi le aveva preso entrambi i polsi e le teneva le gambe aperte con un ginocchio. Dall'esterno potevano sembrare una coppietta in vena di effusioni in un luogo pubblico. Angelique non ne poteva più di quella situazione, lui sembrava sempre un passo più avanti di lei. Era alla sua mercé, così catturata. Non poteva sottrarsi alle sue parole, né al suo corpo, così vicino al suo.
« Non ti azzardare a parlar di cose che non conosci » gli intimò, fredda e imperativa. Non sopportava con quante leggerezza parlasse di Sophie. Nel dirlo si era avvicinata ancora di più al volto del ragazzo, come per intimorirlo.
Non poteva negare, però, a se stessa che quanto le aveva detto non l'avesse colpita. Era ovvio che avrebbe voluto diventare più forte, era un desiderio che aveva maturato dopo lo scontro col maggiordomo. Se diventava forte, nessuno avrebbe potuto impedirle di arrivare a Price e quindi a Sophie. Che doveva fare?
« Almeno le persone "inaffidabili" non commettono l'errore di sbattermi al muro » commentò, minacciosa, il gesto audace del moro senza cuore.
« Che razza di aiuto posso aspettarmi da uno come te? » chiese, sempre indispettita, soprattutto dalla posizione di svantaggio che aveva nei confronti di Ggio. Si sarebbe potuta mutare in licantropo e levarselo di torno, oppure avrebbe potuto cacciargli i capelli negli occhi ma era interessata da quel curioso discorso che stavano intraprendendo.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 18:10
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Continuava a essere fredda e seria anche in quella situazione. Non sembrava esitare di fronte a nulla, nemmeno se un uomo (anche se sedicenne) la manipolava in quel modo, facendo di lei ciò che voleva fino a schiacciarla muro senza il minimo problema o ripensamento e quello non faceva che attrarlo ancora di più verso di lei. Ci aveva fatto nuovamente centro dalle parole che lei aveva pronunciato. O almeno così pensava. Aveva sicuramente perso un figlio e ora voleva a tutti i costi riportarlo in vita. Avrebbe potuto dirle che il suo era un sogno inutile da seguire perchè nonostante fossero in un epoca così avanzata nessuno aveva ancora scoperto il modo per riportare in vita i morti e non ne erano in grado ne gli angeli o demoni più forti, ma perchè rovinare quella situazione in quel modo? Sicuramente si sarebbe arrabbiata o forse si sarebbe depressa perdendo quel carattere che terribilmente lo attraeva a lei.
Ti chiedo scusa, nel caso dovessi nominarlo di nuovo, sarò più delicato...
Si chiedeva se fosse un maschio o una femmina e come fosse morta ma erano ugualmente domande che avrebbero potuto turbarla e quindi rovinare quel momento, si sarebbe limitato alla domanda che lei gli aveva posto, una domanda che ovviamente si sarebbe dovuto aspettare. Che aiuti poteva offrirgli? Più di quanti lei pensava.
In primis Angy, suppongo tu non conosca quella che viene chiamata arte magica giusto? E' un'antica arte che viene tramandata da generazioni nell'Accademia Kojiki e consiste in una enorme varietà di tecniche divise in sotto gruppi, alcune delle quali terribilmente spaventose. Ora sono sicuro che tu possieda qualche strano potere ma sfruttare solo quello ti renderà sempre più debole rispetto agli altri, soprattutto agli studenti. Tu, da ricercata non puoi accedere alla biblioteca dove sono nascosti i rotoli, ma io si...
Fece scivolare la sua testa verso l'orecchio sinistro di Rouge, avvicinando la bocca ad esso, sorridendo.
In secundis...potrei essere un "cercatore" molto più abile di questo ciccione, nel caso ti interessi...anzi no potrei. Sono...
Soffiò leggermente verso l'orecchio, giusto per farle sentire il suo fiato sul collo.
E per ultimo, posso essere un ottimo allenatore, ogni qual volta tu lo vorrai...Affare fatto Angy?
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 18:33
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Angelique RougeQuel suo tono strafottente e divertito non faceva che indisporla sempre di più. Si atteggiava come se avesse capito tutto di lei. In realtà non aveva capito niente. Comprendere che aveva perso un figlio non voleva dire che avesse capito. O almeno così lei sperava. Se davvero avesse capito che cercava un modo per resuscitare Sophie, cosa avrebbe pensato? Le avrebbe detto che era inutile provarci, che non era possibile? No, non avrebbe detto nulla perché non era quello a cui mirava. Non era difficile comprenderlo.
Aveva, comunque, sentito accennare all'arte magica ma non sapeva nulla di concreto. Non le fu difficile, però, collegare quell'arte alle cose che era stato in grado di fare il rosso Gaara. Evidentemente quella pelle dura come il marmo e il dito perforante facevano parte degli insegnamenti dell'Accademia Kojiki. Visto il livello di quel ragazzo, probabilmente non erano nemmeno tecniche particolarmente forti. Chissà come potevano essere le tecniche "terribilmente spaventose" a cui accennava Ggio. Le stava comunque offrendo molto. Troppo, forse. Le stava dicendo che, per aiutarla, avrebbe di fatto tradito l'Accademia. Qualcosa non tornava.
« Mi stai offrendo di portarmi dei rotoli, di allenarmi nelle tecniche e di essere un mio informatore? Perché non ti dà problemi tradire la tua Accademia? » chiese, curiosa. Poteva trattarsi di una trappola ben congeniata ma non aveva senso. L'aveva già presa e volendo avrebbe già potuto catturarla. Dove diavolo voleva arrivare?
« Ad ogni modo, se accettassi la tua proposta, cosa vuoi in cambio? Soldi? » chiese inoltre, prima che la sua pazienza terminasse per il comportamento libertino di Ggio. Aveva tremato di fastidio quando aveva sentito il suo respiro sul suo orecchio e la reazione che ebbe fu più che spontanea. Il ginocchio si mosse deciso verso i gioielli di famiglia del ragazzino, col chiaro intendo di sfracellarglieli e allontanarlo da sé. Si era preso troppe libertà.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 18:48
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Ottima domanda la sua ma prima doveva preoccuparsi di altro. A quanto pareva a Rouge non aveva fatto piacere quel leggero soffio sull'orecchio e ora la sua gamba era partita verso di lui, pronta a sfracellarsi sui suoi attrezzi del mestiere...non l'avrebbe mai permesso. Fortunatamente la sua reattività era molto più elevata e nel momento in cui la ginocchiata partì lui si era già scostando indietro di circa un metro, sbuffando.
Si stava tanto bene lì, dovevi cacciarmi per forza? Comunque tornando alla tua domanda...
Puntò la mano contro la sua katana a terra. Essa sparì e riapparve tra le sue mani per poi essere rinfoderata. Aveva usato un ninjutsu, una tecnica che Angelique ovviamente non conosceva e sicuramente non aveva mai visto, ma lasciarla sbalordita era sempre divertente.
Dovrebbe essere un problema per me? Se ti sto offrendo quest'aiuto significa che per tradirli non è per niente un problema, altrimenti ora ti avrei già catturata e portata da loro senza tanti complimenti non credi? Per la faccenda dei rotoli dovrai aspettare un pò...o vengono presi tutti insieme oppure niente. Per quanto riguarda il resto, sono tutto tuo.
A quello seguì un'altra domanda abbastanza ovvia. Cosa voleva in cambio? Soldi, gli avrebbero fatto comodo ma quanti soldi poteva dargli lei? Sicuramente in confronto a quelli del suo debito non erano assolutamente nulla. Per i soldi avrebbe trovato qualcun'altro da qualche parte. Gliene servivano tanti insieme non un pò alla volta quind niente soldi.
Soldi...nooo. Non mi interessano per niente, piuttosto visto che me ne dai l'occasione vorrei chiedere una cosa...quant'è che non stai con un uomo cara Angy?
La sua espressione era alquanto divertita, come se quella fosse più una domanda puntata a canzonarla che a raccogliere una qualsiasi informazione.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 19:27
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Angelique RougeLe dispiacque sul serio non centrarlo, anche se comunque era contenta di non avercelo più addosso. Non sopportava di esser toccata.
I suoi occhi seguirono i movimenti della spada. Anzi, i non-movimenti, visto che semplicemente scomparve per riapparire in mano a Ggio. Era una dimostrazione di quel che poteva fare l'arte magica? Non diede segni di sbalordimento, anche se comunque era sempre più curiosa riguardo quell'arte. Quanto le sarebbe stato utile poterla imparare?
Col suo discorso, il ragazzino dimostrò una volta per tutte che non aveva scrupoli. Non seguiva gli ideali dell'Accademia che frequentava, non era interessato a catturar criminali e ricercati. Allora perché la frequentava? La risposta sembrava ovvia: per i rotoli. Erano quindi davvero così importanti e potenti da giustificare la sua presenza in un posto che non gradiva? Quei ragionamenti la stavano convincendo pian piano sulla reale importanza di quell'arte magica. Grazie ad essa poteva arrivare più facilmente a Price. E sembrava aver pure guadagnato un allenatore e un informatore. Avrebbe sperimentato presto se era davvero valido come pensava, almeno come informatore visto che non possedeva ancora i rotoli.
Non si aspettava, però, quella domanda sulla sua vita sessuale. Che provasse attrazione fisica nei suoi confronti, Angelique l'aveva già capito da un pezzo, ma non si aspettava che fosse quello ciò che voleva da lei al posto dei soldi. Era disposta a pagare un prezzo del genere?
« E tu da quando non stai con una donna, ragazzino? Da mai? » lo prese in giro in risposta, alludendo al fatto che probabilmente non era mai stato con donne nel vero senso del termine ma solo con ragazze e ragazzine.
« Dimmi chiaro e tondo cosa vuoi, non girarci attorno » gli impose, seria, incrociando le braccia sotto il seno e attendendo una risposta.
Attaccato al muro, Hiro Hiyorimi fingeva di essere ancora svenuto. In realtà era bello sveglio e immagazzinava ogni informazione che riusciva a captare, pronto a rivenderle al migliore offerente. In più voleva evitare di essere ulteriormente strapazzato.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 19:41
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Era sempre abituata a rispondere vagamente o a rispondere con altre domande? Sicuramente la domanda che aveva posto lui era troppo imbarazzante, forse per quello non aveva voluto dare una risposta e oltre all'imbarazzo c'era il fatto che sicuramente a lei Ggio non stava simpatico quasi per niente, quindi si sarebbe dovuto accontentare di quella domanda come risposta e rispondere a sua volta.
Purtroppo, per quanto a me piaccia farlo, ci sono poche ragazze che mi soddisfano davvero e da cui sono terribilmente attratto e sinceramente penso che l'unico modo per andare a colpo sicuro sia farlo con una vera donna, non credi? Quindi se proprio vuoi che sia diretto, come lo sono stato fino ad'ora, ti accontenterò...
Si liberò dei restanti brandelli di vestito addosso, rimanendo completamente con il busto nudo, mostrante quel grosso buco sul petto. Per essere un sedicenne Ggio vantava sicuramente di un corpo quasi per niente di uno della sua età: muscoloso, ma non troppo, asciutto e delineato, quasi a farlo sembrare un ragazzo molto più grande rispetto alla sua normale età. Lasciò però il fodero legato alla schiena con tutta la spada. Era ovvio che se Rouge avesse accettato non si sarebbe accontentato di uno squallido vicolo.
Farai sesso con me, in cambio del mio aiuto? Non voglio essere preso per un imbroglione...quindi dirò subito che non mi accontenterò di una volta ma non lo chiederò nemmeno dopo ogni allenamento o informazione che ti porterò. Te lo chiederò quando più mi aggraderà...cosa ne dici? In fondo io guadagno te e tu guadagni me e il mio aiuto...doppio guadagno per te. E non fare battute sulla mia età...non sono un mollaccione.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 21:13
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Angelique RougeSi dava arie da persona importante, affermando che non c'erano molte ragazze abbastanza attraenti e capaci per soddisfarlo. Se la tirava e anche molto. E, come aveva capito fin dal primo momento che l'aveva visto, era terribilmente logorroico ed esibizionista. Logorroico perché doveva sempre dir più di quanto serviva. Esibizionista perché, beh... Si era tolto la maglietta davanti a lei, mostrando il suo petto come se fosse un assaggio della merce disponibile, come se fosse il pezzettino di formaggio che davano nei reparti gastronomici dei supermercati per invogliare i clienti a comprare tutta la forma. Non sempre era utile come metodo.
Il fatto però che tenesse ancora la spada sulla schiena lasciava intendere che non voleva farlo lì e subito. Oppure che non si fidava abbastanza da metterla giù. Era però più probabile la prima. Aveva già dimostrato di poter recuperare la katana a distanza e in più sapeva muoversi davvero velocemente. Non aveva motivo di temere Angelique. Non ancora, forse.
Non sprecò i dettagli nella sua risposta alle precisazioni richieste dalla mannara. Le stava proponendo sul serio del sesso in cambio dei favori. Come pensava che lei potesse farlo con uno che doveva avere la metà dei suoi anni? Non provava la minima attrazione sessuale per lui, non ne aveva più provata per nessuno da quando era morta Sophie. Era come se ogni istinto sessuale se si fosse assopito. Non sarebbe stata, nemmeno volendo, in grado di andare a letto con lui. Ma lei voleva? Insomma, le stava proponendo un affare interessante, a esser sinceri. Poteva essere davvero la svolta nella ricerca per resuscitare la figlia.
« Ci sto » disse improvvisamente, dopo attimi di indecisione.
« Sia chiaro però che da te voglio una sola informazione: dove si trova il ricercato gallese Lucas Price » spiegò, cominciando lentamente a camminare attorno al ragazzo, per mantenere con lui le distanze.
« La tua ricompensa l'avrai solo dopo che lo avrò effettivamente trovato grazie alle tue indicazioni » decise quindi, mettendo subito in chiaro come la pensava.
« In quanto ai rotoli, non accetto di avere con te più amplessi di quanti non siano le tecniche che mi porterai e mi insegnerai » concluse, sempre tenendo le mani incrociate sotto il petto, portandosi a mezzo metro da lui e guardandolo intensamente negli occhi.
Continuava a chiedersi se sarebbe riuscita a fare sesso con Ggio. Insomma, a livello pratico, se la donna non è eccitata difficilmente c'è una penetrazione e lei non intendeva essere stuprata.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 21:34
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Rimase leggermente stupito a quella risposta secca e positiva. Davvero aveva accettato così facilmente? Non ci sperava eppure aveva accettato. Certo ora chiunque altro si sarebbe messo a saltellare dalla gioia ma lui non era il tipo, allungò il braccio sinistro in avanti e su di esso apparì una giacca nera. La giacca scolastica che lui metteva poco o niente. La indossò per ricoprirsi dato che non gli piaceva andare in giro a petto nudo mostrando il suo foro a mezzo mondo, una delle sue armi segrete migliori. Nel vestirsi ascoltò le consegne e le condizioni di Rouge che gli sembravano più che azzeccate. Quindi doveva trovare questo Price e non poteva portarsela a letto un numero di volte superiore agli allenamenti che gli avrebbe fatto, bè quello era tutto da vedere. Poteva anche essere che lei ci avesse preso gusto con lui, concedendogli qualche volta anche un extra...o magari no. Concluse le spiegazioni lui sistemò la giacca sulle spalle, alzando il colletto, odiava tenerlo ripiegato.
Quindi devo trovare questo Lucas Price? L'ho sentito nominare dal preside e vicepreside ma non gli ho dato molto peso a quello che dicevano, quindi dovrò ricominciare da zero. Non conosci il suo aspetto per caso? Per quanto riguarda i rotoli va più che bene e ultima cosa...
Indicò con il pollice il ciccione di fianco a loro che ancora agonizzava terrorizzato quando in verità stava assordendo più informazioni possibile. Ora sapeva che un certo Ggio si era incontrato con lei suggellando un patto in cui lui le avrebbe fatto da informatore e allenatore in cambio di sesso. Poteva rimanere in vita un essere così?
Non so se gli vuoi bene o siete amici ma questo ora sa troppe cose. O lo ammazzi tu o lo faccio io...
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 22:05
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Angelique RougeEccolo che usava nuovamente una tecnica, probabilmente la stessa di prima. Solo che questa volta aveva richiamato a sé una giacca che lei riconobbe come quella della divisa scolastica. L'aveva vista addosso a Gaara...
Non osservò con particolare attenzione il suo rivestirsi, non provava alcun interesse nel vederlo svestito quindi non le cambiava nulla se ricopriva quel buco. Ora che ci pensava, doveva chiedergli cosa lui fosse e come facesse a muoversi senza cuore. Quello sì che era interessante.
Più interessante però era che il preside e il vicepreside della sua Accademia avevano parlato di Price. Sapevano per caso dove trovarlo? A quanto pareva aveva fatto bene ad affidarsi a Ggio per quel lavoro, poteva arrivare dove gli altri informatori non potevano. Forse. Si sarebbe comunque servita di loro. Magari avrebbe trovato Price prima di Ggio e non avrebbe dovuto andare a letto con lui.
La sua attenzione si sposò su Hiyorimi. Quel ragazzo aveva ragione, sapeva troppo.
« Non aspettavo i tuoi ordini per fare ciò che voglio » rispose, seccata. Si avvicinò con passo lento all'informatore. Lui, che in un primo momento era rimasto fermo sperando di darla comunque a bere, sentendola arrivare si era messo a sedere e si era premuto contro un muro, cercando di allontanarsi il più possibile. Una maschera di terrore gli deformava il viso.
Rouge non ebbe né dubbi né esitazioni. Si piegò per arrivare meglio all'altezza dell'uomo, posizionò le mani sulla sua testa e gli spezzò il collo con un colpo secco. Il corpo, privo di vita, dell'uomo che era stato Hiro "Hentai" Hiyorimi ricadde da un lato, in una posa innaturale. Gli occhi gelidi di Angelique lo guardarono per qualche attimo. Non aveva usato la Glock sia per non sprecar proiettili sia per non far troppo rumore, rischiando che qualcuno uscisse per controllare. Era un posto pieno di feccia ma tendenzialmente era una feccia che si univa contro un nemico comune.
« Tornando a noi... » disse quindi, allontanandosi dal cadavere e tornando a guardare i ragazzo.
« ...non so che aspetto abbia, so solo che è di origini gallesi e che è qui in Giappone da poco » aggiunse, dicendo tutte le informazioni che possedeva.
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 22:20
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Sempre acida con lui, non poteva sciogliersi un pò? Sembrava che qualsiasi cosa Ggio dicesse lei ne approfittava per usarlo contro di lui ma in fondo andava bene così, probabilmente se si fosse ammosciata non sarebbe stata più così attraente come lo era in quel momento, così fredde e spietata. Si girò verso di lei, osservandola mentre si avvicinava a quel ciccione di cui non sapeva nemmeno il nome. Annusò l'aria. Paura? No quel puzzo non c'era più, c'era qualcosa che lo stava letteralmente asfissiando. Puzza di terrore puro, lo stesso terrore che in quel momento quel tipo stava provando nel vedere Rouge avvicinarsi per poi mettere fine alla sua vita con un colpo secco. Gli aveva spezzato il collo senza il minimo ripensamento e senza fare il minimo rumore, era sveglia. Molto sveglia. Sperava però che almeno avesse più informazioni per potergli facilitare la ricerca, certo quanti gallesi potevano esistere in quella città? Forse, anzi sicuramente, lui era l'unico e quello poteva essere un particolare a suo vantaggio.
Bè, ora come ora non ho idea di dove andare a cercare. Sai se qualcuno ha avuto recentemente contatti con Price? Anzi...prima voglio chiederti se conosci un altro pub qui intorno, mi sono rotto di stare qui, sono passato da puzza di paura, a tanfa di terrore e ora mi sta asfissiando la puzza di morto di quel tipo. Magari dietro un bicchierino lontano da qui possiamo parlare più tranquillamente e se ti stai chiedendo come faccio a sentire già la puzza di morto è perchè ho un olfatto più sviluppato rispetto agli altri per un ovvio motivo che ti racconterò solo seduti ad un tavolo. Ti va bene? O la mia vista ti infastidisce ancora? Non avercela con me, ognuno fa affari a modo proprio...
Detto questo si sarebbe diretto verso l'uscita, abbastanza lontanuccia di quel vicolo. Vedeva una luce in fondo a quella stradina stretta e buia quindi doveva per forza sbucare da qualche parte e da lì si sarebbero diretti in qualche posticino.
Sempre se non ti va di un giro di ricognizione con il sottoscritto, in quel caso non avrei nulla da obiettare...
 
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CAT_IMG Posted on 29/8/2010, 22:44
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Angelique RougeSempre più logorroico, non ne poteva fare a meno. Le dava però sempre informazioni interessanti. Aveva un olfatto più sviluppato di quello umano, più animalesco. Percepiva cose che ad Angelique, licantropo, erano precluse. Sentiva perfino la puzza di paura, che tecnicamente non aveva odore. O forse sì, a quanto pareva. Per saperne di più però voleva andare in un altro pub. Rouge non sapeva se era una buona idea, stare in mezzo alla gente la rendeva identificabile. In più non sopportava di stare in mezzo a ubriaconi e molestatori, tutto ciò la indisponeva. Poteva però farlo in virtù di ciò che avrebbe saputo del nuovo informatore. Già sapeva che era morto e resuscitato e che non aveva più il cuore. Cos'altro avrebbe scoperto oltre all'olfatto sviluppato?
Si diresse quindi verso l'uscita di quel vicolo, stando qualche passo dietro a lui, per controllare la situazione. Non diede un ultimo sguardo al vecchio informatore. Non ne aveva motivo. Sapeva che era morto e tanto le bastava.
Inizialmente pensò di ignorare l'allusione sessuale di Ggio ma non riuscì a trattenersi.
« Non hai nulla di particolare che valga la pena scoprire con delle ricognizioni » lo riprese, negando volontariamente di concedergli che quel buco sul petto fosse qualcosa di particolare.
« Ad ogni modo c'è un altro locale, in fondo a questa strada. Andiamo là » propose, o meglio, ordinò a Ggio, rimanendo sempre dietro di lui.
Il nuovo pub distava un centinaio di metri dall'altro. Era in strada, all'uscita di quella stradina, ma sembrava come l'altro piuttosto mal ridotto. L'insegna spenta per metà informava che quello era il Red Pub, il pub rosso. La porta era rovinata in più punti, come se fosse stata presa a sprangate. Almeno il numero di mozziconi di sigaretta abbandonati davanti all'entrata era minimo.
 
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38 replies since 27/8/2010, 15:22   207 views
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