Orgoglio e debolezze, x Bolshak vs Doom

Non si toglieva più dalla testa, ogni volta che chiudeva gli occhi se lo rivedeva davanti, rivedeva i suoi occhi, i suoi capelli, ripensava a quanto fossero morbide le sue labbra, a quanto era figo e scatenato quando combatteva. Le venne una imporvvisa voglia matta di vederlo. Aveva evitato di incontrarlo a scuola perchè aveva una paura matta di essere trattata come una stupida. Le piaceva ma al pensiero di incontrarlo il cuore batteva così forte e le prendeva una strana fifa che la faceva tirare indietro. Ma non in quel momento, sdraiata nel suo letto la volgia di vederlo superava di gran lunga la sua paura di affrontarlo. Si chiedeva perchè mai avesse tanta paura, infondo poteva benissimo batterlo se voleva. Già ma se lo incontrava ancora di sicuro non avrebbero combattuto o forse sì, ma in quel caso sarebbe successa la stessa cosa dell'altra volta? Non le sarebbe dispiaciuto. A quel pensiero arrossì vistosamente per poi coprirsi il viso con il cuscino e stringerlo a più non posso frustrata.
"Ok lo ammetto mi piace, mi piace un casino, e allora?" si disse, ammettendo a se stessa quello che cercava di negare. tolse il cuscino dal viso e guardò fuori dalla finestra, da lì si vedeva una porzione del palazzo dei dormitori maschili, sarebbe bastato un salto e due battiti di ali e poteva raggiungerlo. Scattò con la schiena rimanendo seduta mentre il viso si illuminava di una idea a dir poco perfetta. A quell'ora sicuramente Grimmjow stava dormendo quindi non rischiava di doverlo affrontare, ma poteva vederlo ancora. Si sollevò dal letto andando a controllare che la sua compagna di stanza stesse dormendo, ronfava alla grande. Meglio così almeno non si sarebbe accorta della sua assenza. Indossava un pigiamino succinto, aveva sempre caldo la notte quindi dormiva sempre il meno coperta possibile. Una babydoll di cotone con un elegante riccio sul petto ornato da un fiocchetto. Aprì adagio la finestra arrampicandosi sul cornicione del palazzo. IN quel punto ad una altezza di almeno 10 metri Lilith assunse le sue sembianze e si gettò in picchiata allargando le ali e prendere quota. Volò in orrizontale cercando la finestra di Grimmjow, sapeva quale era poichè lo aveva visto una volta, lo raggiunse poco dopo. Aveva la finestra aperta, probabilmente aveva caldo, meglio così, almeno lo avrebbe visto meglio. Così planando andò a inginocchiarsi sulla balaustra della finestra. Diede una rapida occhiata dentro e lo vide sdraiato sul letto, aveva davanti al viso un fumetto, sembrava assorto a leggere, riconobbe immediatamente il suo ciuffetto di capelli celesti. Quel profilo era inconfondible. Quelle spalle, quel ventre magro, quella espressione corrucciata. Si poggiò con la testa contro la parete senza entrare, osservando la linea del suo corpo.
"Dio se è bello." pensò trasognante. Realizzò in un secondo tempo che Grimmjow stava leggendo e che era sveglio. Si irrigidì mentre già la mente cercava il modo di scappare senza farsi accorgere.

NOn fece in tempo a forumlare nemmeno un pensiero, vide Grimmjow scattare sull'attenti e balzare contro di lei. Probabilmente non l'aveva riconosciuta, anche perchè dal suo angolo avrebeb visto una sagoma nera in contro luce.
Lilith allargò le ali immediatamente voleva scappare. Ma perchè? Non era lì perchp desiderava rivederlo ancora? Fu tutto istintivo, lui attaccava e lei doveva andare. Non riuscì a fare una buona manovra, il peso di Grimmjow la scaraventò fuori dalla finestra, il muro troppo vicino non riuscì a darle il giusto spazio per la presa di quota quindi si ritrovò a precipitare giù sulla strada. Non emise un suono, era concentrata a muovere le ali per non cadere e farsi male. Ma la vicinanza di Grimmjow la distraeva, sentiva il cuore batterle forte nel petto, anche se in modo violento la stava abbracciando. Una ala urtò contro alcuni rami di un albero sotto di loro. Virarono giù a spirale, non era una caduta veloce, dato che le ali palanavano un pò ma in quel trambusto non si capiva più nulla, era tutto un miscuglio di foglie e piume nere che ostruivano la vista. Poi arrivarono al suolo in uno schianto sordo. Lilith rimase immobile e dolorante, mentre ritirò la trasformazione, in quella strana posizione le ali premevano contro il pavimento e faceva male. Era un pò stordita, e provò a poggiarsi con le mani sul pavimento per sollevarsi, e si rese conto che aveva Grimmjow su un fianco che la teneva stretta. si immobilizzò, non riuscendo più a fare nulla, paralizzata dal momento e alla ricerca di qualcosa da dire o fare.

Scrollò un pò la testa e mentre sollevava le spalle si sentì stringere in un punto un pò delicato, emise una sorta di mugugno di sorpresa e un piccolissimo verso di irritazione, ma poi persino lui si accorse di cosa stava stringendo. Lilith arrossì vistosamente quando lui la chiamò per nome con quella faccia sorpresa e spaesata. Oddio che doveva dirgli adesso? Non era normale trovarsi qualcuno sulla finestra che tentava di spiarti.
Eeehm C-ciao Grimmjow. fece totalmente paonazza, mentre pian piano entrava in panico.
T-ti spiacerebbe lasciarmi andare? disse puntando un dito contro le mani di Grimmjow serrate attorno al seno e al busto.
Avrebbe voluto scappare, voleva che la terra si aprisse e la inghiottisse in quel preciso momento. Troppo imbarazzata non sapeva che dire o fare. Ma sopratutto non sapeva cosa poteva pensare Grimmjow. L'avrebeb presa per una sorta di maniaca? Una pervertita che si diverte a spiare le persone. Oddio non poteva permetterlo.
V-Volevo rivederti...fece un pò insicura, ma dannatamente sincera.

PEr fortuna che Grimmjow aveva allentato la presa lasciandola andare, altrimenti non sapeva davvero come fare. Rimase seduta a terra, a piedi nudi, mentre lui aveva inziato a parlare. Strabuzzò gli occhi alla parola stalker. Poi le disse di non farsi strane idee. Beh se aveva agito in quel modo era proprio perchè non voleva farsi strane idee, però non aveva resistito all'impulso, ma come poteva dirglielo? Balbettò delle sillabe per poi fermarsi e sbuffare abbassando lo sguardo. Ma Grimmjow la invitò ad andarsene di lì, quindi senza darle il tempo di fare qualcosa la cinse e con dei rapidi e agili salti furono di nuovo in camera sua.
Rimase perplessa nel pensare che non solo aveva saltato e risalito il palazzo com eun grosso gatto ma aveva portato persino lei: era migliorato parecchio.
Rimase al suo posto iniziando a giocherellare nervosamente con una ciocca dei capelli, non sapendo come comportarsi si guardò in giro nella stanza di Grimmjow. Doveva intanto chiarire che lei non voleva assolutamente disturbarlo, che non pretendeva di diventare la sua ragazza. A quel pensiero si sentì un pò triste, ma alla fine doveva accettarlo. Grimmjow però andò a parare in un discorso totalmente diverso. Arrossì per poi portare le mani davanti e agitarle, scuotendo la testa in senso di diniego.
Eh? No..no ma che hai capito, oddio ma che razza di situazione... fece per poi passarsi le mani sul viso un pò frustrata. Sollevò lo sguardo guardando Grimmjow negli occhi, aveva il cuore che batteva all'impazzata. Desiderava potersi stringere di nuovo a lui e sentire di nuovo le sue labbra, ma sapeva che probabilmente non sarebbe più successo. Abbassò lo sguardo e intrecciò le dita ai suoi capelli mentre tirò a se le gambe e circondandole con un braccio come se volesse proteggersi da quella onda di emozioni.
Io...io volevo solo vederti, ma non volevo disturbarti, così ho pensato che magari la mia voglia di vederti sarebbe passata dandoti una occhiata.... Si passò le mani di nuovo sul viso scuotendo la testa.
Mi sento così scema, ti prego non fraintendere io non ti ho cercato per chiederti un rapporto, lo so che tu sei uno spirito libero che non puoi legarti a nessuno, cioè non che volessi chiederti una cosa del genere......ma che sto dicendo? puntò la mano a terra mentre la'ltra andò a scompigliarsi i capelli da sola.
Aaargh dai Grimmjow non farti problemi, volevo solo incontrarti punto e basta. prese di nuovo a giocherellare con i capelli, sembrava stesse cercando il coraggio per dire ancora qualcosa e dopo una pausa guardò di nuovo Grimmjow negli occhi.
Ti ho pensato molto...disse con un tono di voce più basso e dolce. Indugiando di nuovo con lo sguardo su di lui, su quel petto allenato, su quell'addome scolpito e poi di nuovo sul viso.

Quando lo vide alzarsi e avvicinarsi a lei, ebbe un pò di timore, che intenzioni aveva? Con un tipo come lui le cose erano difficile da decifrare sopratutto dallo sguardo. Non si aspettò di certo di sentirsi versare addosso quella bibita ghiacciata sul corpo. Emise un verso di sorpresa, per poi suqadrarlo con uno sguardo furente. Che diavolo gli era preso adesso? Calmarsi? lei era calma e invece l'aveva fatta agitare con quel gesto. Si alzò senza nemmeno dire una parola. L'imbarazzo sparì del tutto e al suo posto c'era irritazione. Perchè doveva farsi una doccia? Nervosa e stizzita afferrò il suo babydoll tirandolo su e spogliandosi, rimanendo con solo le mutandine per poi tirare il suo babydoll addosso a Grimmjow con rabbia.
Bah avrei dovuto saperlo che con te non ci si può parlare! fece irritata. Entrò in bagno sbattendo la porta violentemente. PEr poi togliersi gli indumenti intimi e entrare nel box doccia. Rimase sotto al getto della doccia per diversi minuti, prima nervosa, poi scocciata ed infine triste. A cosa voleva arrivare dicendogli quelle cose? E perchè aveva reagito in quel modo? Non faceva piacere ai ragazzi sapere che c'era una donna che aveva una certa attrazione? Prese a battere la testa sulle piastrelle debolmente.
Che diavolo faccio ora? si chiese. prese uno degli accapatoi di Grimmjow asciugandosi e poi lasciandolo di nuovo appeso. Uscì dal bagno rimettendosi le sue mutandine prima di farlo.
Che bisogno c'era di inaffiarmi con la coca cola dico io? Cos'è ?! Ti spaventa che una ragazza possa trovarti interessante? Non vuoi affrontarmi micione?! Non voleva arrivare a quello, ma davvero la mandava in bestia. Perchè doveva arrivare al litigio? Ma sì chi se ne fregava, a quel punto era meglio sfogarsi. Andò a raccogliere il suo babydoll alzandolo e osservandolo.
Uffa mi hai pure rovinato il mio pigiamino. disse incredibile che con un pò di rabbia le passava tutto il timore e l'imbarazzo. Sapeva benissimo che era seminuda, ma aveva la sensazione di metterlo in difficoltà in quel modo, e in un certo senso lo stava usando per avere un leggero vantaggio e per fargli dispetto.

Non si aspettava una reazione come quella, rimase sorpresa e non riuscì a reagire subito, finendo incollata contro il muro, mentre lui le sputava in faccia il suo disprezzo. Sostenne il suo sguardo, guardandolo irata, come se lo stesse sfidando, come se gli volesse far capire che non aveva paura di lui.
poi disse una cosa che la colpì nel profondo: "sparire" Voleva che sparisse... I suoi occhi divennero lucidi: possibile che non piacesse nemmeno un pochino a lui? Tuttavia anche se gli occhi si fecero lucidi continuò a guardarlo a muso duro, come se non volesse farsi piegare da quella frase. Sussultò al pugno sul muro. Non ci stava capendo più nulla: perchè Grimmjow le diceva di non saprire?
Rimase qualche attimo perplessa contro la parete senza muovere un muscolo. Si morse il labbro: allora un pochino gli piaceva, solo che era troppo orgoglioso per ammetterlo. La sua mente di donna innamorata di aggrappò a quelle poche parole interpretandole a moso suo. Aveva detto che non riusciva a dimenticarla, e che il suo pensiero lo distraeva da tutto. Sorrise felice, si sentì immensamente felice, ma sorrideva quando lui non la vedeva. Non voleva dargli quella soddisfazione, così mentre lui girata mugugnava fra se e sè, andò a raccogliere da una sedia una canotta bianca, sicuramente apparteneva a Grimmjow. La indossò per poi avviciniarsi a Grimmjow. Si piazzò al suo fianco. Lei dava le spalle alla finestra, mentre lui ce l'aveva di fronte, a quel punto sospirò.
Sei un idiota. disse in un sussurro per poi in due scatti veloci posizionare la gamba dietro alle gambe di Grimmjow e dargli una spinta vigorosa sul petto, mentre lui cadeva al suolo con le spalle contro il pavimento. Una volta a terra Lilith posò il ginocchio sul suo petto premendolo contro il pavimento.
E' la stessa cosa per me! disse furibonda.
Continua a venirmi in mente il tuo grugno, forse hai ragione se ero venuta era perchè volevo finire il lavoro dell'altra volta e pestarti a dovere. Portò una mano sul collo del ragazzo, avrebbe voluto stirngere ma non ci riusciva. Il respiro era accelerato per la rabbia e le emozioni.
Vuoi prendermi a calci? Fallo se ci riesci. urlò, gli occhi lucidi e un pò tristi. La presa sul collo si faceva sempre più forte, come se desiderasse impedirgli di parlare, come se in qualche modo volesse farlo reagire.

Spesso dimenticava di quanto era forzuto Grimmjow e infatti quando usò il piede per spingerla via, lei che era così minuta e leggera si ritrovò a volare e sbattere con la schiena contro la parete producendo uno suono sordo, mentre lei gemette per il dolore. Scivolò poi verso il suolo tossendo per il colpo subito.
Ascoltò le sue parole cariche di ira, parole che le smuovevano le viscere facendola infuriare a sua volta. Si chiedeva come diavolo facesse a piacergli uno stronzo simile. Frustrata afferrò la prima cosa che trovò sotto mano, ovvero uno di quei zoccoli di legno massiccio che dava la scuola come dotazione per quando si voleva usare i bagni termali. lo tirò contro di lui per poi scattare appresso, così nel momento stesso in cui Grimmjow avrebbe affrontato lo zoccolo, si sarebbe ritrovata Lilith con occhi lucidi e piene di lacrime di rabbia, che tentava di colpirlo sullo stomaco con un pugno.
Cosa doveva fare per guadagnarsi il suo rispetto? Perchè la trattava alla stregua di un nemico? Si sentiva sempre più frustrata, voleva almeno solo un pò di rispetto, non tollerava che le versava addosso le bibite e la trattava come una mocciosa che non sapeva controllarsi.
Nessuno ha il diritto di trattarmi in quel modo Grimmjow! urlò
Io non sono come le altre mocciose di questa scuola! era talmente frustrata che non riuscì a frenare una goccia che rigò il suo viso.
Aveva bisogno di un amico oltre che di vederlo ancora. Si sentiva addosso tutto il peso di quello che le aveva rivelato il padre, avrebbe voluto confidarlo a qualcuno, ma sapeva che non le avrebbero creduto e poi non voleva coinvolgere nessuno, poichè aveva intuito che suo padre puntava al potere, e che lei era solo un mezzo per arrivarci. Insomma in quel pugno ci aveva messo tutti i suoi sentimenti, per poi fermarsi stupendosi di quella singola lacrima che asciugò via con rabbia. Fulminò con lo sguardo Grimmjow, come a volerlo ammonire di non prenderla in giro: era uno sguardo omicida, un avviso che se parlava era morto.

✖ Lilith Hayes Ω Fisico: Dolori di lieve entità alle spalle Ω Psiche: Frustrata Ω Energia: 60/60 Ω Tecniche usate: Ω Note:

Quel maledetto zoccolo non sembrava aver funzionato, anzi le si era ritorto contro, strinse i denti non emettendo alcun suono anche se il dolore alla fronte era pulsante. Poi arrivò un'altra testata che le fece stringere di nuovo i denti. Vacillò un momento quando lui la afferrò per le spalle tenendola salda e stretta. Sentiva il calore del suo corpo, e tremò per un solo singolo istante, un pò sorpresa, ma subito sul viso tornò la sua aria di sfida. Ascoltò le sue parole, in effetti aveva ragione, sapeva motivarla non c'era alcun dubbio. A modo suo le stava dando un pò di grinta. Digrignò i denti cercando di scrollarsi le mani di Grimjow di dosso, ma era tutto inutile.
Io non ho mai voluto essere una guerriera. Se sono qui è per dei motivi che uno stupido come te non potrebbe mai capire. Io devo essere forte, io devo mostrare le mie zanne altrimenti sarei perduta. Disse contiuando a premere la sua testa contro quella di Grimmjow. Sentì il suo invito a liberarsi e la minaccia di una testata. Lilith ghignò per poi tirare indietro la testa e dargliela lei una testata potente, tanto da far vacillare i suoi sensi, subito dopo sollevò il ginocchio violentemente per calciare proprio fra le gambe del ragazzo, un colpo basso ma efficace che gli avrebbe fatto perdere le forze per qualche attimo, e solo in quel momento lo avrebbe spintonato contro il letto. Se ci fosse riuscita a spintonarlo lui sarebbe caduto sul letto con le spalle, mentre lei si preparava al prossimo attacco. Solo che non fece conto dello zoccolo su cui inciampò finendo addosso a Grimmjow, scivolando un pò su di lui finendo con soffocarlo con il petto. Lei però avrebbe battuto la testa contro la ferrata del letto rimanendo per qualche attimo stordita. Avrebbe massaggiato la fronte soffocando qualche gemito di dolore ma non accorgendosi di come era messa.

✖ Lilith Hayes Ω Fisico: Dolori pulsanti alla fronte, un pò stordita. Ω Psiche: Agguerrita Ω Energia: 60/60 Ω Tecniche usate: Ω Note: