[Allenamento] Vietato spiare, Allenamento prima tecnica personale, vietate intromissioni

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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 13/8/2010, 15:56




Nelle ore più tarde della notte i lrefettorio restava chiuso logicamente, o meglio, tanto chiuso non era, ma non c'era nessun oa cucinare né a sorvegliare. Perché mai in fondo qualcuno doveva andare nei refettori a quell'ora? Sicuramente non avrebbero trovato da mangiare a quell'ora, eppure chi per curiosare, chi per altri motivi, c'era sempre qualcuno nel posto sbagliato al momento sbagliato. A chi toccava quel giorno? A Katen ovviamente, che sembrava indaffarata davanti ad un fornetto, accompagnata da un candelabro acceso. Stava svitando degli elementi del forno, con una certa attenzione, il cacciavite si muoveva lentamente e con minuziosità, per stare comoda aveva appoggiato il candelabro vicino ad un contenitore di coltelli da cucina, da lì avrebbe fatto luce in maniera migliore. Sembrava stesse cercando qualcosa, come se quei fornelli nascondessero chissà quale segreto.
Continuò per qualche minuto, fino a che ad un tratto la luce non si accese di colpo in quella cucina, illuminando la curiosa svitatrice, mentre sulla soglia della porta se ne stava un uomo sulla quarantica, con una barbetta malcurata intorno alle guancie e un capello piuttosto arruffato. Era vestito di bianco ma protava intorno alla vita il grembiulin oche di solito avevano i cuochi. Fissava Katen sorridente con una sigaretta tra i denti, come se si aspettasse quella presenza.

Guarda guarda... mi sa che qualcuno mi ha scoperto...
Katen si alzò di scatto, lasciando cadere il cacciavite a terra e con un rapido tocco con il piede lo fece rotolare sotto il fornello, come se volesse nascondere le prove. Fece un passo indietro e portò le mani dietro la schiena.
Scusi... a cosa si riferisce?
Non fare la finta tonta... nessuno conosce quel nascondiglio, come hai fatto a scoprire che li nascondevo lì?
Nel mentre si avvicinava, e Katen camminava sempre più all'indietro.
Ma di che sta parlando?!
Il cuoco la raggiunse definitivamente, prendendola per il polso con la sua mano destra, bloccandola.
I soldi! E' chiaro... tu sei stata mandata per indagare non è vero? Hanno scoperto il giochetto dei risparmi che sparivano... e così hai scoperto il nascondiglio. Non male per una ragazzina.
A quelle parole Katen sorrise.
Credo che continuare a negare sia inutile... oramai mi ha scoperta.
Brava ragazza, sai quando arrenderti almeno...
E cosa vorrebbe fare adesso? Uccidermi? E' una buona soluzione credo... non avrebbe problemi a nascondere il mio cadavere con tutti i forni che ci sono.
L'uomo fece passare il piede sotto il forno e con una certa destrezza recuperò il cacciavite, l oalzò con un calcio e lo afferrò, per poi piantarlo nel polso di Katen, bloccandola sul tavolo di legno a loro vicini. Un leggero grido di dolore si sollevò dalle sue labbra, mentre l'uomo la afferrava per il collo.
Oh si... posso garantirti che ti pentirai amaramente di quello che hai scoperto...
 
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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 13/8/2010, 23:37




La ferita sul polso sanguinava copiosamente, tuttavia il cuoco aveva notato che la sofferenza a quel danno era decisamente minima, si vedeva che stava fingendo.
Mi prendi per il culo, vampira? Potresti almeno avere la decenza di non prendermi in giro...
Tirò un forte schiaffo sulla guancia della ragazza, che risuonò con una certa intensità nella cucina in cui si trovarono. Katen restò in piedi solo per il cacciavita che la teneva attaccata al tavolo, altrimenti sarebbe rovinata all'indietro senza attenuanti. Il cuoco se la rise di gusto mentre lei si rialzava.
Non che io sia brava a nasconderlo, ma ammetto che anche tu hai l'occhio sveglio...
Mentre parlava, un vigoroso pugno si infranse sul suo volto, stavolta cadde davvero, restando appesa con la mano al tavolo, mentre dal naso fuoriusciva del sangue in maniera copiosa. Il cuoco prese a parlare con una certa enfasi, come se fosse fiero di ciò che stava dicendo.
Come puoi capire, tu, ragazzina? Nessuno può capire, solo il vero cuoco comprende la magia di quel momento. Non si tratta semplicemente di tagliare, fare a pezzi e cuocere. No, bisogna speziare, bisogna decidere le quantità, è questione di millitri, di granelli di sale. non si può sbagliare nemmeno di un solo osso d'oliva, che tutto il piatto perde la sua essenza. E' per questo che io non sbaglio mai...
Una mano d'oscurità saettò verso la sua testa, ma lui la scansò come niente, velocissimo e repentino, per poi sferrare un calcio sullo stomaco di Katen facendola piegare.
...posso calibrare centimetro per centimetro ogni colpo, i miei riflessi sono talmente abituati alla cucina che posso tranquillamente cucinarti prima che tu lo capisca... adesso hai compreso l'essenza della mia arte, ragazzina?
Era così orgoglioso che non si era nemmeno accorto che Katen aveva incominciato a ridere divertita da quelle parole. Mentre si rialzava, se la rideva.
Che hai da ridere adesso?
Hai ragione... cuciniamo un pò...
 
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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 14/8/2010, 23:23




Le parole di Katen spiazzarono non poco il cuoco che per un attimo avvertì un brivido decisamente inusuale. Prima era tanto sicuro di sé, ora tentennava. Un buon antistress in quel momento era senz'altro tirare l'ennesimo schiaffo in faccia a Katen, tanto per farle perdere di nuovo l'equilibrio. La afferrò per i capelli, la sollevò e la portò di fronte al suo volto.
Cos'è questo? Sai solo parlare?! Che ragazzina odiosa! Stai solo sperando che io non ti uccida facendo la dura! Tu non hai nemmeno idea di cosa significhi essere tosti! hai mai provato a lasciare il pane al vento per una settimana?! Quello si che è duro, stolta!
La lasciò andare e le diede un forte calcio sullo stomaco, in quel preciso istante gli occhi di Katen si illuminarono: balzò in piedi e dalla sua schiena le fidate braccia saettarono verso il petto del cuoco, decise a trafiggerlo. Questo non si scompose un solo istante, con rapidi e precisi movimenti quasi ballerini passò in mezzo alle mani e si allontanò da esse, per poi ripartire all'attacco nel momento in cui Katen avesse completato l'attacco, piazzandole una ginocchiata al centro del petto.
Cosa ti sfugge? Non puoi vincere. I tuoi colpi sono troppo prevedibili per un genio della cucina come me... arrenditi al tuo destino!
Katen sollevò di nuovo lo sguardo, facendo saettare le mani contro di lui, che nuovamente si apprestò a schivare, ma stavolta avrebbe avuto una bella sorpresa: le dita si sarebbero allungate rapidamente contro di lui, alla stregua di proiettili di pistola, saettando tutti contro il suo petto. Il cuoco strabuzzò gli occhi nel vedere quello spettacolo totalmente inaspettato! Gl iartigli lo trafissero, ma non letalmente, e lui riuscì ad allontanarsi quanto bastava, più o meno nella stessa posizione in cui si trovava Katen all'inizio.
Sono sorpreso! Hai degli assi nella manica ragazzina, ma purtroppo per te non è abbastanza.
Afferrò frettolosamente un coltello lì vicino, e nella fretta fece cadere il candelabro. Non vi diede molta improtannza, e impugnò l'improvvisata arma dalal punta.
Questa è la tua fine, sono un lanciatore di coltelli formidabile io!
A quel punto notò l'espressione di Katen, sembrava piuttosto interdetta, aveva gli occhi semichiusi, un paio di dita sul naso e pareva volersi allontanare.
Hey scusa ma... sei stato tu? No perché... puzza davero tanto...
A quelle parole il cuoco rimase totalmente pietrificato. Ma stava scherzando? Lui non era sicuramente stato! Non era proprio la situazione, però la puzza iniziava a sentirla anche lui. Ad un trattosi guardò attorno, poi tornò a vedere l'espressione divertita di Katen: se non stava ridendo era perché un demone le stava tenendo la bocca chiusa...
No... questo è impossibile...
Scusami tizio, ma io non so nemmeno chi sei, né dei tuoi soldi, non sapevo niente. Avevo solo voglia... di uccidere qualcuno...
Il cuoco spalancò gli occhi e si lasciò andare in un lungo grido disperato. Katen non stava cercando i suoi soldi, stava solo manomettendo il gas del fornetto per farlo uscire molto lentamente, in modo che la puzza no nsi sentisse subito. Aveva lasciato il candelabro vicino ai coltelli perché sapeva che erano armi perfette per essere lanciate, sapeva che erano perfette per tenersi alla larga dalla sua nuova tecnica. Il cacciavite abilmente nascosto era un buon modo per obbligare il nemico a starsene ben distante, e creata la distanza, doveva semplicemente tirarle il coltello. Peccato che la sua fretta gli aveva fatto cadere le candele, che pochi istanti dopo fecero esplodere tutto il gas nella stanza. Il cuoco finì quasi subito carbonizzato, ma quei 3 segcondi di agonia furono terribili, 30 secondi a bruciare vivo. Katen invece uscì velocemente dalla cucina, cadendo a terra e tossendo, mostrando le sue bruciature e le sue ferite provocate da oggetti in volo durante l'esplosione. E anche quella era fatta...
 
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CAT_IMG Posted on 14/8/2010, 23:28
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Come al solito...allenamento che piace a me...10 punti..allenamento compiuto con successo
 
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