|
|
|
Palestra Atto I°- Il Basket (Role Libera)
Era ormai passata una settimana dall'arrivo di Altea nell'accademia. Si stava lentamente ambientando a quel cambio di abitudini che aveva dovuto affrontare senza che ciò che costasse un enorme sforzo. I compiti che le venivano assegnati li svolgeva con velocità e precisione come era sua consuetudine,aveva pian piano capito come muoversi all'interno di quel vasto edificio senza finire per perdersi,cosa che era successa 2 volte da quando era arrivata.In quei casi aveva girovagato per ore come un idiota,non riuscendo ad orientarsi e finendo per seguire da lontano,senza farsi vedere, il gruppetto di ragazze di turno sperando che la conducessero ad un luogo a lei familiare da dove fosse capace di ritrovare la strada per la sua stanza.Questo era infatti il luogo in cui passava la maggior parte del suo tempo e quando non era nella sua stanza del dormitorio la si poteva facilmente trovare in biblioteca. La biblioteca era uno spazio ampio e con un "ammasso di conoscenza" che invogliava la naturale curiosità di sapere di Altea.Aveva passsato lunghe ore a leggere e rileggere i manuali più interessanti che trovava tra gli scaffali polverosi,e poteva dire con assoluta certezza che quello era l'unico luogo in cui non si sarebbe mai persa! Oltre allo studio e alla lettura,Altea non aveva dimostrato altri particolari interessi,fino a che non le capitò,durante un allenamento in palestra,di vedere il gruppo dei maschi svagarsi con la pallacanestro. Altea ne rimase affascinata.Non sapeva come mai,non aveva mai mostrato grande interesse per lo sport,sebbene la sua agilità e la sua precisione erano utili strumenti per riuscire nella maggioranza dei ruoli che non richiedevano eccessiva forza fisica,e quel gioco sembrava riassumere tutte le sue più spiccate doti:resistenza,agilità,velocità e precisione. Quando la palestra si svuotò quello stesso giorno,Altea approffittò di un orario di buco per entrare nella palestra deserta,e indossata ancora la tuta a maglietta bianca e i pantaloncini blu,dopo aver legato in una semplice coda i lunghissimi capelli rosso fuoco,prese la palla e incomiciò a giocare. I movimenti le furono così naturali,che sembrava non avesse fatto altro per tutta la vita.Di certo non poteva sapere tutte le regole o tutte le strategie che nel gioco esistevano,ma dopo una lunga osservazione era riuscita a comprendere l'essenziale per capire il gioco. Il movimento del corpo,la posizione per i tiri in sospesione e da fuori area,il movimento sicronizzato che occorreva per non imprimere troppa forza alla palla e riuscire così a prendere l'anello. Alla fine cominciò ad apprezzare veramente quel gioco che fu un utile valvola di sfogo quando i libri non bastavano più! Anche nell'ora di buco di que giorno Altea era tornata in palestra.Indossava la sua tuta e aveva i capelli legati,mentre per tutto il campo si muoveva come se stesse danzando con la palla,palleggiando e sfidando degli avversari immaginari prima di tirare a canestro...
|
|
| |