[ALLENAMENTO] Una sigaretta all'aria aperta

Una giornata sorprendentemente serena, quella. Il sole batteva sulla città. Non era abituato a tutto quel calore, ma poteva resistere.
Tirò una boccata dalla sigaretta e rilasciò la conseguente nuvoletta di fumo dal naso. Apparentemente era finito nel bel mezzo del nulla. Splendido.
Era uscito per cercare tracce degli Artefatti, i quali, probabilmente, erano in un qualche museo. Si era portato dietro il Libro, chiuso nella sua solita valigetta nera, e si era messo in marcia.
Non conosceva la città, però (era lì da poco, in fondo) e doveva aver sbaliato qualche svolta, perchè quello non era sicuramente un museo egizio.
Nulla di tremendo, poteva benissimo tornare indietro e prendee un'altra strada. Non aveva fretta, anzi, sapeva bene che prendersela con calma lo avrebbe reso meno curioso agli occhi dei locali: doveva sembrare un turista, e quello sarebbe sembrato. Un turista con una taglia sulla testa e ricercato dai servizi segreti di mezzo mondo, ma quelli sono solo dettagli...

Edited by The Vault Dweller - 12/8/2010, 11:03

Che ci facevo li? mi ero perso? di nuovo? ormai sembrava che mi stessi abituando alla nuova città, mi perdevo sempre più poco, ma stavolta mi ero ri-perso?
Sai che novità..
Pensai fra me stesso mentre vestito con una piccola giacchetta blu sottile e un pantaloncino corto del medesimo colore, con la mia borsa a tracolla color pelle mi dirigevo in questo viottolo sperando di trovare un uscita da qualche parte. Senza guardare in faccia alle persone di quel viottolo perchè mi facevano quasi paura i loro sguardi, arrivai ad una parte isolata dove sembrava esserci solo un ragazzo, anzi un uomo, gli passai accanto come se nulla fosse finchè un brivido mi pervase la schiena. Rimasi bloccato mentre l'uomo mi aveva già superato, mi ripresi e mi voltai verso di lui.
Scusa..
Allungando una mano come per fermalo cercai di prendere la sua attenzione.
Cosa sto facendo..?
Era troppo tardi per tirarsi indietro, c'era qualcosa che non mi quadrava in quel tizio e volevo scoprirlo.

Sarebbe stato furbo anche prepararsi un piano, in effetti. Non poteva certo entrare nel museo, spaccare la teca, prendere l'Artefatto ed andarsene, no? Non era certo in quel vecchio film. Poteva, però, scatenare un allarme da un altro lato del museo, magari con uno di quei piccoli macchinari che si trovano al mercato nero... A quel punto, sarebbe bastata una granata chaff per mandare in tilt le telecamere, prendere quello che voleva e andarsene. Era molto rischioso, però. Doveva ragionarci bene..
Il suo flusso di pensieri fu interrotto da una voce. Si voltò; c'era un ragazzino, dietro di lui. Non poteva avere più di 13, 14 anni, e apparentemente si stava rivolgendo a lui. Sicuramente, in effetti. Non c'era nessun'altro, lì. Che voleva?
Si tolse la sigaretta dalle labbra e le diede due colpetti, facendo cadere la cenere.
"Sì? Che c'è, ragazzino?"

Il signore si era girato, si era accorto di me, ma ora? ora che gli avrei detto. Più lo guardavo e più mi convincevo che lui aveva qualcosa di strano.
Che gli dico ora?..
Guardandolo reggeva qualcosa in mano, la valigia, forse una persona normale non poteva rendersene conto, ma li dentro c'era qualcosa, qualcosa che sprigionava una forza maligna incredibile. Prima abbassai lo sguardo verso la mia collana, non brillava, nulla del genere nessun segno di vita, poi mi rivolsi nuovamente al signore.
Ecco io..
Che cavolo mi invento ora!
Fa parte di qualche organizzazione? testimoni di geova o qualcosa del genere?
Che cosa buffa da dire, ma non avevo altre scusanti per parlare con quel signore sospetto, testimone di geova? il contrario!

Lucas sollevò un sopracciglio. Testimone di Geova? C'erano anche in Giappone? Curioso.
"No, nessuna organizzazione, ragazzino. Sono soltanto un turista."
Ora che ci pensava bene, che ci faceva un bimbetto così giovane lì? Di soliti i bambini vengono tenuti lontani da posti del genere. Non che gli importasse molto (nemmeno sapeva chi fosse, costui), ma era strano, e, per un ricercato, ogni cosa strana va tenuta sott'occhio.
Bè, poteva sempre tentare di approfittare della situazione. Si rimise la sgaretta in bocca, tirò una boccata e rilasciò una nuvoletta id fumo verso l'alto.
"Well, già che sei qui, non è che sapresti dirmi come raggiungere il museo? Temo di essermi... Come si dice... Lost... Perso, ecco. Non trovo la strada."
Doveva decidersi ad imparare meglio il giapponese. Non poteva ricorrere sempre all'inglese, che, peraltro, non gli piaceva nemmeno molto. Era una lingua molto comune, nonchè la lingua che si era più abituato a parlare, nell'ultimo periodo (in pochi comprendono il Cymraeg), ma era comunque inglese. E lui disprezzava con ttte le sue forze gli inglesi.

Museo.. valigia..
La cosa mi era molto strana, non era un testimone di geova, non era un avvocato, era un turista con una valigia? e non erano neanche quelle valige in cui si riponevano gli abiti no, sembrava contenere qualcosa di.. prezioso per lui.
Sei un ricercato?
Aaah!
Subito dopo aver detto quello che parole mi portai la mano destra verso la bocca, come per farla zittire, mentre i miei occhi si aprivano come se fossero sorpresi. Si era quello che stavo pensando ma non volevo dirlo, eppure lo avevo fatto, forse era la collana che si stava prendendo gioco di me, ma se era vero? se lui fosse veramente stato un ricercato? cos'avrei fatto?
Dannazione, ma perchè non sto zitto..
Rimasi li immobile con la mano davanti alla bocca, ormai quello che era fatto era fatto, dovevo solo aspettare una risposta, se lo era, mi ero cacciato nei guai stavolta.

Lucas tentò di non fare una piega, ma ebbe un leggero tuffo al cuore. Come diavolo faceva quel piccoletto a saperlo? E, soprattutto, perchè ora si comportava come se a parlare non fosse stato lui? Cos'era, schizofrenico?
No, non lo era. C'era chiaramente qualcosa di diverso, in lui. Che quel ragazzino fosse pericoloso? Sembrava impossibile, eppure Lucas aveva sentito parlare di un'Accademia per individui con poteri speciali situata proprio in quella città. Che fosse uno dei suoi studenti?
Era evidente che, per quanto lui non cercasse guai, i guai cercavano lui. Tirò un'altra boccata dalla sigaretta.
"Un ricercato... E se lo fossi davvero? Che faresti, ragazzino? Mi attaccheresti?"
Ora era curioso. Voleva vedere come avrebbe reagito quel bimbetto. Non sembrava il tipo prono ad ataccare le persone, ma, come si dice, l'abito non fa il monaco.

Era un ricercato, ma stava cercando di nasconderlo, perchè proprio io? non mi interessavano i soldi e quel signore non mi aveva fatto nulla di male.. perchè avrei dovuto attaccarlo? Mentre lui teneva la sigaretta in bocca e mi parlava, concentrai il mio sguardo su di essa, finchè una folata di vento non ci percorse facendola volare via dalle sue labbra.
...
Rimasi in silenzio, le mie azioni erano ovvie, pensai che doveva costituirsi, non volevo ucciderlo, non ero il tipo, però solo a guardarlo mi incuteva timore, sembrava uno di quei tipi che uccideva a sangue freddo senza pensarci due volte. Forse, sarei riuscito a convincerlo.

La sua sigaretta volà via. Un colpo di vento, apparentemente. Nulla più.
Certo. Un colpo di vento localizzato sulla punta della mia sigaretta. Probabilissimo.
Il ragazzino controllava il vento? Allora i suoi dubbi erano più che fondati. Non era un ragazzino come tanti, anzi. Doveva essere un qualche tipo di mago. Il mago più stereotipato che avesse mai visto; lanciava magie ed era piccolo e gracilino. Un vero classico.
"Hei, che educazione sarebbe questa? Chi ti ha insegnato a sfilare le sigarette di bocca alla gente? Ma tu guarda..."
Appoggiò la valigetta a terra, scuotendo la testa. Tirò fuori un pacchetto di sigarette, se ne mise una in bocca, quindi rimise a posto il pacchetto. Prese fuori il suo fidato Zippo e si accese la sigaretta.
Il tutto, ovviamente, stando il più in guardia possibile. Non era certo uno stupido.
"Molto meglio" disse poi, tirando una boccata. Liberò l'ennesima nuvoletta di fumo.
"Ascolta, ragazzino. Io non so chi tu sia, nè tu sai chi sia io, right? Facciamo una bella cosa, allora: tu te ne torni a casa, e io me ne vado per gli affari miei. Sarebbe meglio per tutti e due, credimi."

Edited by The Vault Dweller - 12/8/2010, 11:06

Maleducazione? Kris non era maleducato, anzi, era educato fin troppo e sicuramente non gliel'avevano insegnato i suoi genitori.
Forse.. dovrei fare come dice..
Forse avrei dovuto si, ma qualcosa dentro di me mi diceva di non lasciarlo andare, non sembrava uno di quei soliti ricercati da quattro soldi, no.. lui.. lui aspirava a qualcosa di più grande, molto più grande.
I won't you let get away!
Gli urlai contro, però, non sembrava volermi attaccare affatto, sembrava proprio il tipo che li evitava gli scontri, che strano.. davvero non lo capivo.
Se sei un ricercato, faresti bene a consegnarti e scontare le tue colpe, non credi?!
Gli urlai nuovamente contro, perchè ce l'avevo tanto con lui non lo sapevo eppure non mi aveva fatto niente di male. Forse mi stava a cuore? non avrei voluto che si cacciasse nei guai, ma no, impossibile, manco lo conoscevo, sapevo solo che qui stava per andare male.




Edited by H o p e ; - 11/8/2010, 17:33

Ma guarda guarda. Un piccolo Power Ranger. Il Giappone non era poi così diverso dai cartoni animati, eh?
Diede l'ennesima boccata alla sigaretta. Gli duravano veramente molto poco.
"Scontare le mie colpe... No, non credo, ragazzino. Non credo, perchè la mia colpa è essere destinato alla divinità. La mia colpa è avere persone intorno che mi vogliono controllare. La mia colpa è aver deciso di seguire il mio Fato, di ascendere a divinità!"
Fissò il ragazzo.
"Cosa pensi, che mi andrò a consegnare perchè me l'hai chiesto tu? Scendi dalle nuvole, piccoletto. Non ho fatto tutta questa strada per venire fermato da un bambino. Per cui..."
Allargò la giacca ed estrasse le sue Daghe, che teneva nelle tasche interne, per ogni evenienza.
"... sparisci, ragazzino. Vattene ora e non avremo problemi, resta e sarò costretto a fartene pentire. E bada, non ho problemi a prendere a calci un bamboccetto, sai?"
Diede un leggero calcio alla valigia, facendola scivolare verso il muro. Meglio evitare danni al Libro.

Status Fisico: Normale
Status Psicologico: Allertato
Energia: 60/60
Tecniche usate: //
Note: //

Più parlava, più mi arrabbiava ma non riuscivo a capire il perchè. Quando lui sembrava pronto a combattere con la mano destra presi la mia collana staccandola poi urlai.
Wind Seal Key Magic Rood give me a blessing to destroy all the darkness!
Si, power ranger, forse, ma la cosa mi rendeva veramente fico. All'improvviso mi ritrovai con il mio solito bastone in mano, non affilato e nulla del genere. Mi tranquillizzai, forse non sarebbe passato subito all'attacco, intanto distavamo di 7 metri all'incirca, quindi anche se avrebbe corso verso di me avrei avuto il tempo di difendermi, in quel momento volevo solo che lui non mi sottovalutasse, lui non era una persona normale.. si era capito.. e io non volevo che lui pensasse di me come una persona normale.

Kris ► Fisico: Illeso ► Psiche: Spaventata ► Energia: 30/30 ► Tecniche usate:/// ► Note:///

Edited by H o p e ; - 12/8/2010, 11:01

"Ma guarda che bel bastoncino. Su da me non li si nasconde nelle collane, ma per il resto..."
Osservò il ragazzino mentre si preparava ad attaccare col suo bastone.
"Che posa marziale, bimbo. L'hai vista in un cartone animato, per caso? It sure looks like that."
Il bimbetto pareva non gradire essere trattato come tale, e Lucas sapeva bene che un nemico che non riesce a mantenere la concentrazione è un nemico che parte male. senza contare che, da come parlava, sembrava che tentasse di darsi coraggio da solo... Forse non sarebbe stato necessario ucciderlo? Un cadavere avrebbe atratto le forze dell'ordine, e un ragazzino spaventato avrebbe avuto ben meno voglia a tentare di cercarlo...
"D'accordo, ragazzino" disse, piegandosi appena e portando le Daghe davanti a se, incrociandole. "Let's Rock."
Si lanciò di corsa contro il ragazzino, con le Daghe pronte a parare. Un attacco molto poco elaborato...
Non fosse per il fatto che era una finta.
Il ragazzino si trovava a poco meno di due metri dal muro di sinistra, e, anche se Lucas non saltava molto in alto, con un pò di rincorsa poteva saltare ad una lunghezza decente... Maggiore di due metri.
Appena raggiunta na distanza di circa un metro e mezzo dal giovane, deviò a sinistra. Spiccò un salto verso il muro, attutì il colpo con la gamba destra, ripiegandola, quindi la raddrizzò. La spinta lo lanciò verso il suo avversario, facendolo inoltre ruotare su se stesso; in questo modo fu in grado di lanciarsi sul ragazzino con un calcio rotante. La gamba sinistra sarebbe stata la prima ad arrivare al bersaglio, e, dato che questi teneva l'asta nella mano destra, gli sarebbe stato difficile parare.
Vediamo come ti comporti ora, bimbo...

Status Fisico: Normale
Status Psicologico: In Attacco
Energia: 60/60
Tecniche usate: //
Note: Utilizzato Spider Step per l'attacco

Edited by The Vault Dweller - 12/8/2010, 12:29

In un batter d'occhio il signore si era scagliato all'attacco contro di me, la sua azione sembrava molto mirata e precisa, eppure un modo c'era per parare il suo attacco e avrei anche potuto sfruttarlo per un contrattacco.
Arriva!
Quando il signore si slanciò sul muro, con la mano sinistra libera mi concentrai.
Ninjutsu #1: Sintesi!
Sulla mano destra si creò una specie di bolla di energia che attuti il colpo, però il colpo era cosi intenso che mi scaglio lontano, però riuscii ad atterrare girandomi su me stesso con i piedi saldi sul muro, velocemente grazie alla spinta posizionai il bastone davanti a me e mi spinsi dal muro contro di lui, questo in pochissimi secondi, se tutto andasse bene l'avrei colpito di striscio sulla spalla destra atterrando a quale centimetro lontano da lui.

Kris ► Fisico: Illeso ► Psiche: Arrabbiata ► Energia: 25/30 ► Tecniche usate: Ninjutsu #1: Sintesi La base di tutte le tecniche Ninjutsu, con questa tecnica si va a creare un crogiolo casuale di energia che si concentra in un solo pugno, generando un piccolo impatto che permette di respingere medie intensità di danni, come ad esempio il taglio di una spada, ma il contraccolpo non è esagerato. Costo: 5 ► Note: Spider Step Peculare ma non essenziale abilità che permette, per alcuni secondi, di camminare lungo un muro anche particolarmente inclinato, restando perfettamente in equilibrio e attaccato ad esso. L'effetto dura pochi secondi e non è possibile salire più del massimo del proprio jumper, ma spesso si rivela utile. Cushion Con questa semplice abilità è possibile, a patto che non parliamo di altezze vertiginose, di ricadere in piedi come se si possedessero le classiche abilità da equilibrista dei gatti. Quindi a meno che non si tratti di un grattacielo potrete ricadere sempre in piedi. Ovviamente è necessario essere cncentrati, un colpo violento blocca l'uso di questa tecnica.

Edited by H o p e ; - 12/8/2010, 12:27

Lucas cadde a terra. Il ragazzino aveva i riflessi pronti, non c'era che dire.
Tentò di spostarsi, ma il ragazzino era un fulmine. Rimbalzò contro il muro e si lanciò verso di lui. Prima che potesse fare qualsiasi cosa, gli aveva tagliato la spalla. Brciava appena, ma non era insopportabile; il problema maggiore era...
"La mia giacca! God damn it, era nuova, ragazzino!"
Doveva spostarsi da lì, e alla svelta. Poteva approfittarne per attaccarlo? Sicuramente poteva provarci.
Doveva muoversi in fretta. Spostando il piede sinistro sotto di sè, Allungò la mano sinistra verso il secchio dell'immondizia vuoto di fianco a lui e lo afferrò. Quindi, velocemente, girò su se stesso, lanciando il bidone contro il bimbetto e sfruttando la spinta per spostarsi lontano da lui.

Status Fisico: Graffio alla spalla destra
Status Psicologico: Nervoso
Energia: 60/60
Tecniche usate: //
Note: //