[Allenamento] La buona novella, Potere speciale, vietate intrusioni

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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 11/8/2010, 11:59




Capisci che sei diventata "grande" quando ti preoccupi prima di mangiare l'uovo di cioccolato che montare la sorpresa al suo interno. Quando mentre stai per prendere la tua scatola di giocattoli ti chiedi che forse dovresti prima fare i compiti, bhe questo non vale per tutti intendiamoci. Lo capisci nel momento in cui ti rendi conto che non te ne sei mai accorta, di quanto ci volesse poco a diventare "grande". I grandi fanno tante cose, molte giuste, troppe sbagliate, e fare una cosa sbagliata ti porta inevitabilmente nel mondo dei grandi. I bambini sono innocenti, non posson ofare cose sbagliate, ma quando le fanno e a loro piace, non sono solo grandi, diventano mostri, e spesso sono anche peggio dei "grandi". Cosa rende tale un mostro? La quantità di cose orribili che si fanno? No, no di certo, ne basta una, basta una sola, purché sia fatta in questo modo:

Con gli occhi spalancati dalla goduria, un sorriso straziante, così largo da far spavento, i denti digrignati quasi a rompersi sfregando tra di loro, lacrime che scendono sulle guance, ma lacrime di coccodrillo, lacrime che non sanno cos'è la tristezza, l'hanno lavata via col sangue. E sangue quello che scende sui suoi piedi nudi, sangue che cancella le lacrime cadute a terra, sangue che gocciola da quelle mani nere. Solo poche fredde parole uscirono da quella bocca spaventosa.
E' la fine che meritavi...



Gliene parlava spesso, "quanto è bello l'amore" diceva sempre "spero che un principe azzurro mi prenda e mi porti nel suo castello d'amore", era proprio una sognatrice, ma forse aveva insegnato a Katen come sognare. Magari anche lei un giorno avrebbe avuto il suo principe azzurro, certo non che la entusiasmasse molto, un principe lo avrebbe voluto come diceva lei, però non era una prospettiva così brutta. Doveva essere bello l'amore, così le aveva detto, eppure perché non era felice? Nonostante la sua amica avesse trovato l'amore, Katen non riusciva ad essere felice. Se ne stava lì, appoggiata sulla finestra della stanza, con la pioggia che picchiava su quella parete trasparente sempre più forte, forse avrebbe grandinato chi lo sa. Durante quelle giornate stavano sempre assieme perché fuori non ci si poteva stare, eppure ora se ne stava da sola. Sua sorella con il suo caro maggiordomo nuovo di zecca, era già intesa, si entusiasmava con poco la sorellina. Coe se non bastasse Katen era stata privata anche di un'arma speciale, per cui niente allenamenti per migliorare. Una zanpakuto sarebbe andata bene, perché no? e invece era tutto per la sua inclumità. Che idiozie! Anche lei sapeva combattere, perché non lasciarglielo fare? Quei pensieri la irritavano sempre di più, e lei non c'era.
Saeki...
La aspettava, dietro la pioggia, triste più che mai e sola.
 
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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 12/8/2010, 08:25




Saeki era sua amica no? Forse la sua unica amica, e gli amici dovrebbero stare sempre assieme, eppure lei l'aveva lasciata da sola, l'aveva abbandonata pur conoscendo ls asolitudine del cuore di Katen. E dove se ne stava poi in una giornata di pioggia così impetuosa? La ragazza ebbe come l'impressione che non sarebbe tornata mai più, che l'avrebbe abbandonata per sempre. Strinse i denti e chiuse le gambe di fronte a sé, posando la faccia sulle ginocchia e abbracciando le sue stesse gambe.
Perché Saeki... perché mi stai facendo questo... pensavo che fossimo amiche... perché mi abbandoni proprio adesso, perché?
Delle lacrime incominciarono a scendere sul suo viso, lacrime amare e dolorose, quanto nero c'era nel suo animo in quel momento era indescrivibile. Ad un tratto però sentì la maniglia della porta muoversi, subito Katen alzò lo sguardo, meravigliata, per poi vedere la figura di Saeki dall'altra parte che lentamente apriva la parta. Lei era come al solito: capelli bruni non troppo lunghi, ben sistemati e legati sulla testa dalla cuffia da cameriera. Occhiali rotondi abbastanza larghi ma non troppo spessi. Camice da cameriera, come suo solito, accompagnata solo dalla sua fidata borsa che non la abbandonava mai.
Katen-chan? Stai dormendo?
Saeki!!!
Nel momento in cui la vide, Katen abbandonò subito quella posizione per iniziare a correre verso di lei, ancora a lacrimare ma col sorriso sulle labbra. Tutti i tristi pensieri di colpo erano spariti. Poi Saeki aprì ancora di più la porta, rivelando la presenza di un altro ragazzo oltre a lei. Katen si bloccò di scatto, rimanendo perplessa a fissare i due.
Chi è questo...?
Oh ci tenevo a fartelo conoscere, lui è il mio ragazzo, si chiama Kengo e non vedeva l'ora di conoscere la mia cara amica.
Le aveva parlato di loro, aveva parlato della loro amicizia a qualcun'altro che non conosceva, uno sconosciuto.
Perché lo hai portato qui?
Te l'ho detto Katen-chan, volevo farci vonoscere, voi due siete le cose più importanti per me!
A quelle parole Katen sgranò gli occhi già colmi di lacrime per prima.
Katen-chan stai piangendo?
La ragazza non rispose, rimase in silenzio a fissarli entrambi. Kengo finalmente si fece avanti e, abbracciando Saeki, parlò.
Ehehehe forse abbiamo iniziato con il piede sbagliato, io mi chiamo Kengo e sono il futuro sposo di Saeki!
Kengo che dici?!
E' così, oggi le ho chiesto se voleva sposarmi e lei ha accettato, ci trasferiremo in una casa in città dove potremo pensare al nostro bambino.
B-bambino?
Non gliel'avevi detto?
Kengo sei il solito stupido, doveva essere una sorpresa!
Loro erano così naturali, così tranquilli, sereni, Katen era l'unica che non riusciva nemmeno a respirare per quello che stava sentendo, Saeki si sposava?! Aspettava un bambino e non le aveva detto niente! E lui... se la stava per portare via, senza che Katen potesse fare niente. Mise la testa tra le mani e la chinò verso il basso, mentre altre lacrime riprendevano a scendere.
Katen-chan ti senti bene?
Perché... te ne andrai per sempre, mi lascerai di nuovo da sola... perché? Sono forse così orribile e mostruosa?
Parlava di fretta, spesso anche molto piano come s ele mancasse il fiato, o a volte troppo forte, per quanto la sua voce si deformasse. I due davanti a lei iniziarono ad averre i brividi.
E' perché sono una vampira del più alto rango? Siamo immortali noi, abbiamo tutto ciò che vogliamo, che bisogno abbiamo d'altro? Non meritiamo niente, niente da voi umani! Perché Saeki... io credevo che fossi mia amica... credevo che saresti rimasta per sempre con me...
Alzò lo sguardo, stava piangendo amaramente. Nel vedere quello spettacolo Saeki ebbe una fitta al cuore. No, non era solo un modo di dire, nel momento in cui la ragazza abbassò lo sguardo vide chiaramente un'ombra infilata nel suo petto, che si staccò da quella profonda ferita generando una pioggia di sangue.
KYAAAAAAAAAAA!!!
Oh mio Dio! Che diavolo sta succedendo?!
L'ombra lentamente si avvicinò a Katen, rivelando che era uscita dalla sua schiena, e dall'altro lato stava generandosi un'altra ombra, e entrambe si definirono come vere e proprie mani nere. Kengo aveva tra le braccia Saeki ancora con la possibilità di salvarsi, e aveva osservato quella scena.
Sei stata tu?!
Le lacrime non erano cessate in solo istante, ma adesso c'era un triste sorrisetto sulle sue labbra, non sermbrava contente, ma sorrideva.
La pagherete... tutti e due... amaramente...
 
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Konohana Sakuya
CAT_IMG Posted on 12/8/2010, 23:51




Il sangue dal petto di Saeki usciva copiosamente, la ragazza si sporcava con il suo stesso sangue il vestito e gli occhiali, che celavano gli occhi che lentamente si stavano spegnendo. Kengo alzò lo sguardo dalla sua amata morente, fissando Katen con rabbia.
Perché lo hai fatto?! Lei è tua amica, ti vuole bene!!!
Katen lo zittò con lo sguardo mostruoso che aveva in quel momento, fissando anche lui come il cacciatore fissa la preda.
Lei mi ha abbandonata... mi ha tradita... merita di pagarla. E tu, tu sei quello che l'ha portata su questa via... morirete assieme!
Mi dispiace deluderti ma, io sono un cacciatore di taglie, non mi lascerò ammazzare così!
Afferrò un paio di pistole visibilmente caricate in argento, per poi puntarle contro Katen.
Mi libererò di te e poi porterò Saeki in un ospedale, non è ancora finita!
E così... credi di potermi battere?
Kengo non disse altro, prese la mira ed iniziò a sparare proiettili uno dietro l'altro, crivellando la ragazza di colpi. Le sue mani si posizionarono in maniera difensiva, iniziando a parare tutti i proiettili che le venivano lanciati, lasciando Kengo piuttosto interdetto.
Nessuno può fermare la mia rabbia!!!
Scattò in avanti con tutta la rabbia che aveva in corpo, cercando di trafiggere il ragazzo, che tuttavia scomparve velocemente alla sua vista, per poi ricomparire alle spalle di Katen brandendo una spada dall'impugnatura scarlatta.
Come ho già detto non sono uno sprovveduto, ti ucciderò con la mia Benihime!
Katen si voltò di scatto, stupita, per poi ricevere un profondo taglio obliquo sul petto. Il suo volto per un attimo sali verso l'alto, come se le forze stessero scemando. Kengo puntò la spada verso Katen, all'altezza della sua gola.
Non ti ucciderò... Saeki ne soffrirebbe troppo, ma mi dispiace, non posso lasciarti tornare da noi. Questo è un addio...
Come un fulmine un'ombra calò sulla mano del ragazzo, portandogliela via assieme alla spada lasciandolo perplesso.
Questo non è niente in confronto al mio dolore
Poi di nuovo una dele sue ombre passò sui piedi del ragazzo tranciandoglieli di netto e facendolo cadere all'indietro. Un lungo grido di dolore mentre Katen si avvicinava a lui, lasciando che la ferita gocciolasse in maniera preoccupante.
Hai alzato la spada su una purosangue dell'Akatsuki, ti aspettano torture peggiori della morte... ma non mi darebbe abbastanza soddisfazione.
Si abbassò su di lui, mettendo i pollici sui suoi occhi e le mani intorno alla testa, e poi iniziò a spingere, fino ad utilizzare le sue unghie. Nel mentre le mani tenevano fermo il ragazzo trafitto alla spalla che aveva ancora una mano e su un fianco.
Dovete soffrire quanto ho sofferto io! Dovete soffrire soffrire!
La sua rabbia affondò ben oltre gli occhi, poco mancava al cervello, ma qualcosa bloccò la furia di Katen. Un tocco caldo, sentiva chiaramente dele mano abbracciargli il petto, poi sulla sua schiena il corpo familiare di Saeki che si pogiava su quello di Katen.
Ti prego Katen-chan... basta...
Parlava con un filo di voce, e l'abbracciava. Katen era totalmente spiazzata, si bloccò di colpo.
Tu non sei così... sei una ragazza dolce, non sei un mostro. Ti prego, non farlo... smettila, io ti voglio bene...
Katen si voltò verso di lei.
S-saeki...
Si abbracciarono finalmente, Saeki chiuse gli occhi, mentre Kate lasciava ancora fluire le lacrime.
Non preoccuparti, verremo sempre a trovarti, e ti farò vedere anche il mio bambino...
Quale bambino?
In quel preciso istante una mano uscì dalla schiena di Saeki dopo aver attraversato la pancia e aver estratto vari tipi di organi, che bene o male stavano ancora attaccati e lasciavano gocciolare sanguee brandelli di organi. Saeki spalancò gli occhi, per poi vomitare sulle spalle della ragazza un enorme fiotto di sangue, mentre questa la stringeva ancora.
SAEKI NOOO!!!
Non preoccuparti... no finirà così presto...
Spalancò le labbra e mostrò i canini, per poi affondarli nel collo dell'incredula e dolente Saeki, iniziando a succhiarle il sangue, trasformandola lentamente in una vampira.
Ti farò a pezzi... e solo allora morirai...
A quel punto il braccio uscì dallo stomaco, per poi andare in coppia con l'altro a tagliare le braccia di Saeki, oramai priva di forze. Poi Katen afferrò la sua spada, la infilò nel petto della ragazza e la incagliò contro il muro, costringendola a guardare mentre lei tornava su Kengo che nel frattempo stava strisciando a caso nella stanza, ceco, zoppo e ferito gravemente.
Aiuto! Che qualcuno ci aiuti!!! E' un mostro! E' un mostro!!!
In quel momento un nuovo taglio orizzontale gli portò via i moncherini dalle ginocchia in giù, facendolo nuovamente gridare di dolore.
Urla, grida pure quanto vuoi, non fai altro che compiacermi. Grida! Implora ancora per la tua vita!
Entrambe le mani si chiusero con le dita e poi penetrarono i moncherini all'altezza delle natiche, per poi rivoltarsi spezzando qualsiasi osso trovassero nel loro cammino. Kengo inarcò la schiena, per poi venire girato da quelle stesse mani, una lo trafisse nello stomaco, mentre l'altra afferrò le sue parti più intime iniziando a stringerle.
Me l'hai portata via... hai corrotto la sua mente... non ti perdonerò mai...
Strinse fino a schiacciarle definitivamente, facendole esplodere in un fiotto di sangue, mentre il grido disumano di Kengo echeggiava per tutta la villa.
Addio...
Katen... chan... non farlo... ti prego...
Un taglio netto e la testa di Kengo rotolava già dall'altro lato della stanza. Katen prese a fare lenti passi verso Saeki che aveva osservato tutta la mostruosa scena, e ora demoralizzata attendeva la sua ora.
Hai tanti rimorsi, senti un vuoto nel tuo cuore. Ti senti in colpa, "è tutto così sbagliato, non doveva finire così"... di pure quello che pensi.
L'unica cosa che uscì dalla bocca di Saeki fu un altro getto di sangue.
Esatto... Sangue, tanto sangue. E' solo una questione di sangue alla fine. Non preoccuparti Saeki, hai sofferto abbastanza...
Avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza, iniziando a baciarla lentamente con tutto il sangue che imbrattava le loro bocche. Benihime venne estratta dal suo petto, mentre le mani nere le tagliavano i tendini per farla inginocchiare davanti a Katen. Con gli occhi spalancati dalla goduria, un sorriso straziante, così largo da far spavento, i denti digrignati quasi a rompersi sfregando tra di loro, lacrime che scendono sulle guance, ma lacrime di coccodrillo, lacrime che non sanno cos'è la tristezza, l'hanno lavata via col sangue. E sangue quello che scende sui suoi piedi nudi, sangue che cancella le lacrime cadute a terra, sangue che gocciola da quelle mani nere. Solo poche fredde parole uscirono da quella bocca spaventosa.
E' la fine che meritavi...
Un taglio netto sul collo, il resto è solo altra carne che viene macellata...
 
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CAT_IMG Posted on 13/8/2010, 00:04
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