Logan era in quella scuola da un anno, e confermò di essere un vampiro, anche se non aveva il solito pallore che rendeva famosa quella razza. E non sembrava nemmeno truce oppure distaccato. Anzi sembrava un normalissimo ragazzo, un simpaticone che amava divertirsi. Decisamente non ricordava per nulla il classico Dracula delle storie. Anche se quel suo sorriso ambiguo durante la battaglia le aveva messo i brividi.
No io sono un demone, l'ho scoperto quando avevo già 12 anni. prima di allora ho sempre creduto di essere un normalissimo essere umano. disse per poi perdersi nei suoi pensieri, assumendo uno sguardo malinconico, ogni volta che confessava la sua natura la mente andava al suo vero padre, aveva così tante domande a cui nessuno rispondeva. Scrollò la testa, non voleva pensarci in quel momento, era incompagnia quindi doveva essere tale. Si voltò verso Logan e gli sorrise.
Io sono arrivata da poco alla accademia, però devo dire che è un bel posto, in quella scuola non mi sento una aliena, anche se non condivido certi loro pensieri e progetti, devo dire che mi trovo bene. Lilith si era inoltrata fra gli alberi, abbandonando il sentiero battuto e comodo per quello più selvaggio. L'andatura si faceva più faticosa e impegnativa, ma Lilith sembrava esserci abituata, avanzava con una agilità e una leggiadria davvero strana, sembrava sapesse dove mettere i piedi e come e dove saltellare per non farsi male. Arrivò nei pressi di una grossa
quercia, dai rami grossi e nodosi, c'era un ramo basso e Lilith si ci arrampicò, appendendosi con le mani per poi tirarsi su con una capriola che la fece arrivare sul ramo poggiata sullo stomaco. Si sollevò poi con le braccia e si arrampicò su tra gli altri rami, fermandosi non troppo alta e guardando giù verso Logan.
Vieni Logan ti mostro alcuni miei amici. disse sorridente quasi come una bambina. Continuò a salire sempre più su fermando su un ramo più sottile e all'angolo fra ramo e tronco c'era un nido, da quale pigolavano dei canarini affamati. Si sedette a cavalcioni sul ramo, mentre i pulcini si facevano sentire. Lilith prese la borsa che aveva raccolto poco prima di rimettersi in cammino e aprì una piccola tasca da cui prese alcuni lombrichi. Con quei vermi poi sfamò i piccoli pulcini. Lo faceva penzolare dalal mano e i pulcini si ci appendevano con voracità ingoiandoli a poco a poco.
Un gatto ha sbranato la loro madre, aveva difeso i suoi pulcini con tutte le sue forze, ma il gatto era davvero troppo per lui. Sono rimasta colpita dal coraggio di quel canarino, così ho deciso di onorare la sua morte proteggendo questi piccoli e aiutandoli ad arrivare alla loro età adulta, li ho portati molto più in alto così i gatti non si ci arrampicano, e sopratutto non li sentono. disse mentre concentrata dava da mangiare a quei pennutti che avavno già sviluppato un bel piumaggio giallo dalla pancia bianca.
Ormai manca poco e saranno in gradi di spiaccare il volo.Si mise a ridere mentre uno dei pulcuni le addentò il dito e si ci mise a giocherellare.
Noi studenti siamo come questi pulcini, ancora poco e saremo tutti in grado di spiccare il volo.....io non vedo l'ora.