| Narrato - Parlato Shiroi - Parlato altrui - *Pensato* Allenamento Potere personale - Vietate intromissioni
Tuoni, fulmini, saette! Questo è lo scenario che ci si aspetta durante la tempesta. Toglietevelo dalla testa, questo venticello non riguarda nemmeno lontanamente la tempesta perfetta di quella notte. Ginkageeeee!!! Che stai facendo lassù!!! La voce di un vecchio abbastanza panciuto, coperto da una camicia a quadretti rossa e verde, con una salopette di jeans sformata dai suoi fianchi e dalla suapancia. Calvo ma con la barba folta e bianca, che si tiene un cappello saldamente con la mano sulla testa, mentre con difficoltà porta lo sguardo verso l'alto a causa del vento e della pioggia. Il fulmine che arriva dalle nuvi non lo aiuta a guardare ma fa risplendere la figura sulla sommità dell'edificio color arancio. Ginkageeee!!! Scendi subito!!! E' pericolosissimo stare lì!!! Continuava ad ammonire quella figura giovanile che, dall'alto delle folgori celesti restava imperterrito a fissare il cielo che gli bagnava il volto e il resto del corpo, le braccia allargate e i palmi delle mani leggermente aprti quasi volesse accogliere dentro di sé tutta l'energia di quella tempesta. Di che parli, vecchio?! Questa la sua secca risposta sputata da quella bocca sorridente, dai denti digrignati dal piacere. Quando mai s'era vista quell'espressione soddisfatta sul suo volto? Forse troppo tempo era passato. Degnò il vecchio solo di uno sguardo per poi tornare ad invocare la tempesta a braccia aperta. Questo vento è mio amico, cosa speri che possa farmi?! Il vecchio sbottò, nemmeno fosse stato punto da un insetto che ora lo faceva sobbalzare. Si avvicinò e si strinse alla ringhiera dell'edificio per poi portare di nuovo il cappello sulla testa mentre cercava di volare via. Che stai dicendo, sei impazzito?! Se il preside ti vede lì ti ucciderà! E io verrò licenziato perché ti ho lasciato morire! Hai paura vecchio?! Nessuno ti dice di rimanere qui! Questa tempesta è tutta per me, guarda quelle luci, il cielo mi sta fotografando, non capisci?! E' commosso ecco perché piange, è commosso che l'ho degnato del mio sguardo! Sei completamente impazzito ragazzo! L'acqua ti ha dato alla testa, è evidente! Spero davvero che un fulmine ti prenda così ti farà una bella lavata di capo al posto mio! E detto questo sbuffò, iniziando a salire la scalinata della centrale elettrica. Shiroi ridacchiò divertito per poi chiudere le braccia a distogliere lo sguardo. I suoi capelli argentati erano zuppi d'acqua, come il resto del suo vestiario dopotutto. Lo coprivano davanti agli occhi lasciando scoperto solo l'occhio destro. Iniziò a camminare sulle piattaforme bagnate facendo scrosciare il pavimento bagnato. Ah che piacere incommensurabile, una sensazione fantastica, tutto il creato che diventa un tutt'uno con te, Shiroi non si eccita mai, mai. Mai. Ma quando succede significa che è un evento unico nel suo genere. Correva, correva forte fino ad arrivare alla zona delle antenne. I suoi stivali erano di gomma, isolante per l'elettricità, per cui poteva tranquillamente correr eper i cavi dell'elettricità in un folle gioco da equilibrista. Shiroi? Lui non era minimamente preoccupato, un pò come quando attraversa la strada distrattamente senza curarsi delle automobili, un pò come in quei momenti ma era diverso, non era la disattenzione a fargli fare quelle cose, ma solo un'inspiegabile eccitazione. Una notte di pura follia per lui che non sapeva starsene nella sua pelle, correndo e ridacchiando soddisfatto col sorriso sulle labbra incapace di nasconderei denti per quanto divertito. Shiroooooi!!! Giunse finalmente a destinazione il vecchio che incredulo ora vedeva quel folle correre sui cavi dell'elettricità! Uno spettacolo assurdo che gli fece sgranare gli occhi e spalancare la bocca. Alché il suo cappello volò via definitivamente. Oh santo Dio! Shiroi che diavolo stai facendo?! E' pericoloso, non correre lì! Shiroi!!! Gridava a squarciagola seriamente preoccupato fissandolo correre veloce in una folle e cortale corsa. Shiroi non voleva fermarsi per nessuna ragione al mondo. Le folgori continuavano a cadere dal cielo e la pioggia diveniva sempre più intensa. Il vento fece perdere momentaneamente l'equilibrio al ragazzo e per quell'istante il vecchio era già pronto a gridare al morto ma il fato volle vedere Shiroi riprendere miracolosamente l'equilibrio e tornare a correre, ridendo come un bambino, stranamente felice. Guarda vecchio! sono immortale non capisci? Te l'ho detto questa tempesta mi è favorevole, non c'è niente che possa andare storto, stasera, solo per questa sera, questa sera solo mia! Per questa sera io sono il re della temp...! Folgore. Luce accecante, non silenzio, ma un frastuono assordante, come se per quel singolo fulmine il suono fosse diventato veloce come la luce, e mentre la folgore investiva e anneriva la figura del ragazzo di fronte agli occhi increduli del vecchio l'acqua non si placava e continuava a scendere potente sulla terra. La cosa interessante era che nulla era stato fulminato se non Shiroi, né l'impianto, né i fili, niente, solamente lui, il "re della tempesta" era l'unica vttima di quel fulmine mortale per un qualunque essere umano. Waaahhh...
Edited by BOLSHAK VS DOOM - 24/6/2010, 17:25
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