Una nuova vita, X Hope

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CAT_IMG Posted on 24/10/2010, 22:03
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Non si sarebbe mai aspettato di fare una cosa del genere, eppure era lì, a correre con quel cadavere più morto che vivo tra le braccia. Il suo completo elegante bianco era oramai macchiato irreparabilmente dal sangue del ragazzo che usciva copiosamente dal corpo, eppure correva, non si fermava. Gli fermava l'emorragia con diverse stoffe sulla ferita, cercando di allungare il più possibile la sua vita, non poteva morire così.
Qualcuno prepari la sala operatoria per favore! Affrettatevi!
Judas gridò a grande voce nella hall della sede giapponese della Cyrogen, quel luogo non era esattamente un ospedale, ma le attrezzature c'erano, e Judas fino a prova contraria era un medico. Poteva salvarlo con le sue abilità e le sue invenzioni. Un gruppo di infermiere e dottoresse obbedirono agli ordini organizzando una sala operatoria, e preparavano dei camici per Judas, che sarebbero finiti inevitabilmente macchiati dalle vesti sotto di questi. La porta della sala operatoria si chiuse, mentre il battito del ragazzo si faceva sempre più debole. Era una corsa contro il tempo, il suo fisico era provato, ma non poteva lasciarlo così, poteva farcela, ne era in grado, lo sapeva, non avrebbe sbagliato.
Dategli ancora qualche medicinale, tenetelo da questa parte, e cercate di alleviare il dolore, non sta fermo un attimo! Non voglio che muoia per le piaghe!
Autoritario impartiva gli ordini al corpo medico, lentamente i tessuti e gli organi stavano tornando al loro stato naturale, finalmente la situazione del ragazzo si era stabilizzata. Dopo quasi 3 ore di intervento Judas uscì fuori dalla sala, respirando profondamente e liberandosi dei camici ancora tutto sporco di sangue. Fuori alcuni medici e operai lo applaudivano compiaciuti per la grande operazione che era stata effettuata.
Grazie, grazie a tutti per l'aiuto.
Si asciugò il sudore, cercando di cambiarsi almeno la giacca colma di macchie di sangue. Lo informarono che il ragazzo si era ripreso, e decise di entrare nella sala dove la vita del ragazzo aveva vacillato per diverse ore tra la vita e la morte. Si richiuse le porte alle spalle, in modo da poter parlare da solo con il salvato.
Buongiorno... Sagara Kris, come ti senti?
 
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H o p e ;
CAT_IMG Posted on 24/10/2010, 22:19




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato


Dim.. Dim.. Dim..
Il rumore della macchina che misura il battito cardiaco, si era fissato nelle orecchie. Non si toglieva, Ero sicuro di essere stato ucciso, dopo un colpo del genere. Ero sul letto, sul letto dei pazienti, quello tipico di un'ospedale con quelle siringhe che per me sembravano inutili nei bracci e un grosso aggeggio bianco sull'indice. Mentre i miei folti capelli mi coprivano la fronte.
Dove.. sono..?
Mi domandai, cercando di aprire lentamente gli occhi. Non ero capace di fare neanche quello, mi riusciva con fatica, avevo perso tutti i senti, non li riuscivo ad usare, mi sentivo proprio come se fossi appena nato.
Chi.. sono..?
Non ricordavo più nulla, ne chi fossi, ne dove mi trovassi, l'ultima scena che riuscissi a ricordare era quella di cadere a terra in un mare di sangue per poi chiudere gli occhi lentamente e abbandonarmi a me stesso. Dopo vari tentativi riuscii ad aprire gli occhi, a tenerli socchiusi perchè non riuscivo ad aprirli per interi e a guardarmi intorno. Alla mia destra una figura, una figura umana. Un ragazzo molto alto, dai capelli bianchi, sembrava un dottore.
Chi sei.. perchè non riesco a parlare..
Mi domandavo, forse ero ancora stanco. L'unica cosa che ero riuscito a capire era che facessi parte ancora del mondo degli umani, che fossi ancora vivo.

Edited by H o p e ; - 25/10/2010, 14:37
 
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CAT_IMG Posted on 24/10/2010, 22:37
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Non sembrava ancora in forze, e il trauma gli aveva fatto perdere la memoria. Forse, era meglio, dato che all'accademia lo consideravano praticamente morto. Judas annuì con il capo, per poi cercare di parlare nella maniera più pacata possibile, per non farlo agitare.
Il tuo nome è Kris... Sagara Kris, sei stato coinvolto in una terribile battaglia all'ultimo sangue, e purtroppo ne sei uscito sconfitto. Credo che tu abbia perso parte della tua memoria per il trauma, ma fortunatamente sono riuscito a salvarti. Non è stata un operazione semplice, ma ha avuto successo, non hai cicatrici né traumi permanenti, tra qualche ora potrai camminare come nulla, e domani sarà come se non fosse successo niente.
Completò la sua diagnosi iniziando a controllare tutti i stati fisici del corpo di Kris. Non aveva sbagliato, era tutto ottimale, poteva stare tranquillo. Si sedette dando un lungo sospiro di sollievo, per poi mettere le braccia conserte e avvicinarsi a Kris.
Intorno al collo avevi questo... ti dice niente?
Gli mostrò la collana che non mancava mai sul petto del ragazzo, avvicinandola alle sue mani in modo da consegnargliela.
 
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H o p e ;
CAT_IMG Posted on 25/10/2010, 13:55




Rimasi lì, fermo ad ascoltare ciò che quel dottore mi diceva. Mi stava raccontando di me, non mi ricordavo proprio nulla, neanche quale fosse il mio nome.
Kris.. Sagara..?
Cercavo di ricordare, ma non ci riuscivo, ogni mio tentativo era vano, la mia mente era completamente bianca. Come detto dal dottore, probabilmente avevo perso la memoria durante quella morte. Sarà stata la mia punizione, ero consapevole di essere stato in condizioni penose e per essere riuscito a guarirmi senza cicatrici e nulla doveva essere un ottimo medico, gli dovevo la vita.
Come se non fosse successo niente..
Quelle parole mi rimbombavano in testa, senza smettere di ripetersi, era impossibile dimenticare l'unica cosa che ricordavo. Di essere colpito da quel mostro e di ritrovarmi a terra in una pozza di sangue. Chiusi nuovamente gli occhi per riflettere, non riuscivo a capire visto che non c'era quasi nessuna possibilità di salvarmi perchè quel ragazzo avesse voluto cosi tanto provarci. Poi mi mostrò un oggetto, una collana, una strana e buffa collana a forma di becco di un uccello. Non appena la poggiò sulle mie mani, dei ricordi mi passarono davanti agli occhi. Riuscii a vedere la prima volta che utilizzai il mio strano potere, e altre volte che provai a difendermi usandolo. Questo mi scioccò al punto tale da sentirmi nuovamente male.
B-basta..!
Sussurrai preoccupato, mi faceva male ricordare, forse non avevo passato una bella vita. Ma ogni volta che avevo un ricordo nuovo iniziavo a sentirmi perso..
 
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CAT_IMG Posted on 25/10/2010, 14:18
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A quanto pare era ancora molto confuso, nei suoi occhi si riflettevano dolori e brutte esperienze della sua vita fino a quel momento, così giovane eppure così tormentato, una storia alquanto triste, ma Judas non era lì per commuoversi. Non l'aveva mai commosso nulla, figurarsi. Sbuffò, riprendendo la collana che gli aveva allungato nascondendola nel palmo della sua mano.
Per adesso, questo lo tengo io, forse è il caso che ti riprendi prima, non sei uscito fuori da qualche graffietto effettivamente, sarà meglio che non sforzi né il corpo né la mente.
Portò la mano nel suo taschino ancora un pò sporco di sangue, per poi farsi più vicino e con un volto abbastanza neutrale, prese a parlare, presentando un pò la situazione.
Il mio nome è Judas Kurogane, e sono il responsabile di questa sede della Cyrogen. Ti trovi all'interno di un complesso di laboratori della nostra filiale Giapponese, e ti abbiamo guarito utilizzando le nostre migliori tecnologie, per questo potrai rimetterti perfettamente senza alcun problema.
Alzò gli occhiali da sole, asciugandosi di nuovo tutto il volto con le mani, per poi sistemare per bene l'accessorio in modo che riflettesse il meno possibile le sue particolari pupille.
Finché sarai qui sarai al sicuro.
 
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H o p e ;
CAT_IMG Posted on 25/10/2010, 15:19




Il ragazzo si riprese la collana dalle mie mani, e io cercai di riprendermi di nuovo. Da come avessi capito non avrei dovuto muovermi, o fare qualsiasi cosa possa sprecarmi energie.
Judas..
Era la prima persona che avessi conosciuto, ero come rinato. Sembrava un dottore veramente importante e sicuro di se, una di quelle persone che ti salvano la vita come niente, un dottore per eccellenza. Quando si voltò e si aggiustò gli occhio, ebbi paura che si stesse per allontanare e lasciarmi solo, cosi lentamente gli afferrai la mano senza stringerla perchè non avevo le forze e lo guardavo con gli occhi semi-chiusi.
Non lasciarmi solo..
Avevo paura, avevo paura di rimanere solo e quell'aggeggio che non smetteva di suonare era ancora lì, nelle orecchie. Judas era la prima persona che vidi dopo essere rinato, non volevo farla scappare.
 
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