Amy, non credo di avere il diritto di scrivere qualche parola per esprimere le mie più sentite condoglianze.
Ho sperimentato sulla mia pelle cosa voglia dire perdere qualcuno di caro. Io stesso ho perso molti parenti, e tutti avevano un posto molto importante nella mia vita.
Non sono qui per pronunciare parole di conforto. Non servirebbero a un cazzo, sembrerebbero stupide e infantili, immorali. E poi non abbiamo certezza dell'altro lato.
Non ho mai conosciuto Hana. Francamente, mi faceva venire gli infarti ogni volta che vedevo i suoi post sul forum, quindi le rare volte che la incrociavo lì la trattavo con deferenza e rispetto. E un quintale di paura fottuta.
Ripeto: non ho affatto il diritto. Chiamatemi immorale, infantile, profanatore di lutti altrui, o come volete, ma sento che almeno un paio di parole potrò spenderle nell'anonimato più totale.
Mi si stringe il cuore a sentire che Hana è deceduta per via di una puttanella di malattia. Anche per tutti gli altri è stato così.
Lunga, interna, logorante. E alla fine trovavano sempre la forza di spendere un paio di parole per i loro cari.
Via lettera, testamento... ma anche lì. Sul letto di morte, fragili e indeboliti com'erano, le loro ultime parole erano per noi.
Per gli amici con i quali si aveva riso e scherzato, con i nonni che in lacrime dicevano ai propri nipoti quanto li amavano...
Sto piangendo mentre scrivo. E' da parecchio che non lo faccio. Non vedo una mazza, ma fortunatamente nessuno mi vede, e riesco a capire che tasti premo.
Se nemmeno tu hai trovato le parole adatte, non provo nemmeno io a cercarle.
Non ho motivo di dubitare che, se esiste un Paradiso, Hana starà già pigliando a calci in culo tutti là, e probabilmente a quest'ora è la nuova Padrona Feticista del luogo.
Il suo carattere è parecchio tosto.
Non fa una piega come discorso.
Vorrei essere stato più "vicino" ad Hana per poter esprimere le mie condoglianze senza provare vergogna a scrivere questo. C'è da sentirsi ipocriti.
Beh, a questo punto non importa molto.
Purtroppo non posso che attenermi alla banalità mondana, e pronunciare le classiche quanto fottutamente inutili parole:
Sentite Condoglianze, Amy. Non ho altro da offrirti, oltre questo.
Requiescat in Pace, Konohana Sakuya.
Amen...