| Fu un tormento all'inizio per la ragazza, ma dopo le parole incoraggianti di Grimmjow parve capire che la controparte del piacere era il dolore, e se voleva davvero godersi quell'amplesso così intenso ed incessante avrebbe dovuto sopportare anche il dolore iniaizle. Presa da questo coraggio si rilassò, si lasciò accogliere tra le braccia del piacere e strinse tra le sue il ragazzo, portandogli via il sangue dalle labbra mentre il suo sguardo severo la seguiva solo con gli occhi, fermo, immobile, l'unica parte del corpo che si muoveva era il membro per metà dentro di lei, che fremeva pulsando bramando ardentemente ogni angolo delle sue interiora. Si abbracciarono, anche Grimmjow la strinse e si lasciò sfuggire un lungo sospiro. Chiuse gli occhi con fare apprensivo, poi mosse le labbra sulla nuca della ragazza senz aperò baciarla, facendogli solo sentire il fiato caldo e affannoso. Si stava scoprendo, non era solito farlo ma voleva dimostrarle che lui non era un qualcosa di strano, di speciale, di immortale, tutti quelli sforzi li stava facendo e li sentiva chiaramente sulla sua pelle, che lei fosse stanca e dolente era più che normale. Perché arrivare a mostrarle addirittura la propria debolezza, la propria vulnerabilità? Davvero solo per poterla rassicurare? Stava perdendo colpi, era il momento di recuperare. Il suo bacino si allontanaò ma le mani tennero saldo quello di Lilith contro il muro, in modo da sucire lentamente da dentro il suo buchino. Quando fu quasi alla punta tornò di nuovo a penetrarla, solitamente avrebbe violato quell'intimità come faceva sempre, sarebbe prima uscito lentamente per poi entrare di colpo e con forza, ma fu caritatevole e oltre ad uscire lentamente la penetrò anche con calma, godendosi quel buchino vergine che stava violando per la prima volta. Era una sensazione così intensa e calda, ne aveva provati diversi ma così come normalmente, anche nel sesso più proibito Lilith pareva un mondo totalmente a parte, come se Grimmjow non avesse mai provato nulla. Forse anche per quello non riusciva a smettere di possederla, che si spingeva oltre ogni limite pur di farla impazzire. Forse solo per avidità, forse per qualcosa di più intenso e difficile da accettare. Lentamente prese il ritmo, una mano arrivò sulla nuca della ragazza e l'ebbe di nuovo contro il muro, teneva le gambe ben sollevate e la penetrava, lentamente ma con forza, le penetrazioni diventavano sempre più intense ad ogni colpo e man man oacquisivano velocità. Non disse niente stavolta, si limitò a farle sentire il respiro caldo sulla sua pelle.
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