[ Allenamento ] Hell's Bells, Potere Speciale

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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 22/8/2010, 15:13




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato Cheryl
Parlato Sacerdote


Passi. All'interno della navata centrale della chiesa, risuonavano solamente i passi leggeri della non - morta, che a stento riusciva ad entrare in quel luogo. Era consapevole di essere sacrilega, di non appartenere a quel posto. Ma nonostante ciò, si era prefissata di entrarci, doveva farlo. Non c'era stato un obbligo da parte di qualcuno, assolutamente, ma per lei, era un dovere morale. Doveva parlare almeno con un sacerdote che ne sapesse, di certe cose, doveva capire. Si, capire, un'altra delle parole che non si accostano nemmeno alla parola " Zombie ". Indossava un abito d'ufficio, lungo, nero. Era truccata abbastanza da sembrare una persona normale, solamente un po' più pallida. Si fermò a circa una decina di metri dal crocifisso e dall'altare, con lo sguardo basso, quasi timoroso. In realtà, quella che provava, era pietà. Non per sè stessa, non per Dio, ma per i suoi fedeli. Illusi che continuavano a credere in una vita eterna felice. Lei ci stava passando e poteva dire tutt'altro. Vita Eterna? Scordatevi la felicità.

Tutto ad un tratto, da dietro una colonna dell'arcata laterale destra, fece capolino la testa calva di un uomo in tunica. Il sacerdote. Un'uomo di mezz'età, lo sguardo pio, ma con quell'accento di cattiveria che caratterizzava gli uomini di chiesa più fervidi, più calcolatori. Non appena Cheryl ebbe notato la seconda figura all'interno della chiesa, alzò lo sguardo su di lui. I suoi occhi, vuoti, incontrarono per una breve frazione di tempo quelli dell'uomo. Lì riabbassò nuovamente.


Padre..
Dimmi tutto, cara.
Il Signore gli darà compenso secondo le sue opere... Scriveva Timoteo. Perchè la gente buona, invece, non riceve soltanto che altro dolore, nonostante le sue opere?
Chi riceve altro dolore, cara, significa che lo merita. Ribadì l'uomo, ora con tono più aspro, più inquisitore.
Merita? Nessuno di noi merita niente, padre, nè tanto meno dolore. Come fa a sostenere certe ideologie? Replicò, alzando lo sguardo verso l'uomo, socchiudendo leggermente le palpebre, mentre si muoveva verso di lui.


Stava provando qualcosa di strano, qualcosa che si era dimenticata di poter provare. Quella sensazione che ti scombussola dentro, che ti far venire voglia di.. Ecco come si chiamava.
Rabbia. Si sorprese perfino lei, mentre continuava a muoversi, sempre più velocemente,per raggiungere il sacerdote. Com'era possibile che lei, simulacro di un umano, urna vuota di sentimenti, provasse qualcosa del genere? Forse era colpa della causa scatenante. Lui l'aveva buttata nell'inferno e lui le stava facendo riprovare l'ebbrezza della rabbia, l'adrenalina in corso. Dio. Una volta raggiunto il sacerdote, che continuava a fissarla, fece scattare la mano destra, andando a prendere l'uomo per la gola, sbattendolo contro la colonna. Il sacerdote rise. Non sembrava affatto preoccupato.

Figliola, qualcosa ti turba? Forse il fatto che ciò che ti è accaduto, per quanto possa esserti successo, tu te lo sei meritato? Dio non punisce chi è innocente, stanne certa! Marcò le ultime parole con rinnovato vigore.

E Cheryl rimase con le labbra semidischiuse. Voleva parlare, voleva dire a quel sacerdote di quanto si sbagliasse, di quanto la sua punizione fosse stata di gran lunga superiore alla pena, che lei riteneva inesistente, sconosciuta, per lo meno. Ma non riusciva a parlare. Era nel dubbio. Forse ciò che stava dicendo era, per quanto inverosimile, vero.




 
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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 24/8/2010, 12:21




Rimasero così. Una decina di secondi. Venti. Un minuto. Il sacerdote non la smetteva di guardarla, come se cercasse di scavarle dentro. Cheryl abbassò lo sguardo, non riusciva a sopportare un peso del genere. Poi, ad un certo punto, mollò la presa, barcollando leggermente all'indietro, come stordita. Si lasciò cadere su una delle panche, seduta, con un sordo tonfo, che risuonò per tutta la navata centrale. Il sacerdote era rimasto fermo, un sorriso sul volto, le mani giunte in una sorta di preghiera e continuava a guardarla, per capirne le reazione e a coglierne eventuali ulteriori cedimenti.

Ho peccato padre, ho peccato. Continuò.
Visto figliola? Era come dicevo. Ma ti prego, continua. Dimmi tutto.

Cheryl alzò lo sguardo. Il sacerdote ne rimase sorpreso, scosso a sua volta. Si aspettava di trovare un volto in lacrime, pronto a confessarsi ed ad aprire il proprio cuore a Dio, a ricevere una confessione. Quello che si trovò di fronte, però, era diverso. Tutt'altro che un viso pietoso. Era un viso privo di emozioni e che lasciava trasparire soltanto una cosa. Era palpabile il suo desiderio di vendetta. Ma contro chi? Cheryl sapeva di non potere nulla, non ora, contro chi l'aveva messa in quei guai. Ma almeno, se la sarebbe presa con i suoi " sottoposti ".

Meglio di no. Non vorrei fare le ore piccole.

Si alzò, velocemente, riprendendo per il collo il sacerdote, alzandolo contro il muro, premendo con la sua gola con forza. Non voleva fargli mancare il respiro, ma soltanto fargli capire che stavolta faceva sul serio. Tirò su col naso. Avrebbe voluto sorridere, provare goduria in quella situazione, ma non gli succedeva più roba del genere dalla sua resurrezione.

Dov'è il tuo Dio ora? Perchè non ti aiuta?

Il prete non rispose. Il respiro lo aveva, ma gli stava succedendo ..qualcos'altro. La sua pelle iniziò a diventare fredda, pesante, morta, come quella della donna. Stava.. morendo, piuttosto in fretta. Non riusciva a parlare, nè lui, nè Cheryl, che era rimasta piuttosto stupefatta da quel rapido processo. Nonostante ciò, non mollò la presa. Sentiva come se la mano gli stesse trasmettendo qualcosa, come se fosse lei a causargli quello stato. Non voleva smettere. Voleva vedere quanto il tocco stesse andando... oltre.
 
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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 25/8/2010, 15:17




Don. Don. Don.

Le campane tenevano il tempo di quella lugubre sinfonia, di quel Requiem, mentre Cheryl rimaneva ferma ed il sacerdote pian piano diveniva sempre più... come lei. Era uno spettacolo vedere quel viso, prima animato da un pio fervore, ora distorcersi, cercare di urlare. Ecco da dove doveva aver preso l'idea Edvard Munch. E la Zombie non rideva, nè si stupiva di cosa stava accadendo. Rimase lì, con passivo interesse, ad osservare il decadimento di un uomo di Dio. Finchè, ad un certo punto, non lo lasciò andare. Quello cadde a terra, a peso morto. Non riusciva a rialzarsi, sebbene Cheryl sapeva, in cuor suo, che quell'uomo era ancora vivo. Mosse pochi passi, per andarsi a sedere sulla panca lì accanto, fissando il crocifisso della chiesa. Abbozzò un sorrisetto.


Mi dica padre. Come si sente, in quella posizione? Da l'impressione che il tanto beneamato signore ci abbia dato una ricompensa non adeguata, vero? Per lei che ha fatto tanto bene, che ha dedicato tutta la sua vita a lui.. ha serbato un crudele destino. Morto nella sua stessa chiesa. Si, dico morto perchè presto lo sarà. Non dia la colpa a me, non lo faccia, perchè non è assolutamente colpa mia. Entrambi sappiamo di chi è la colpa..

Si alzò, sorridendo, stavolta quasi sadicamente verso l'uomo di chiesa, indicando con il dito indice la volta affrescata della chiesa. L'uomo mosse gli occhi, sospirando appena e mugulando qualcosa. Sembrava stesse pregando.

E' sua la colpa! Lui mi ha ridato forzatamente questo corpo, lui mi ha messo in corpo questa fame!

Disse, con un vigore che non le apparteneva neanche da viva, mentre si chinava sul prete. Gli strappò il crocifisso dal collo, buttandolo via. Non gli sarebbe servito. Affatto. E poi le collanine avevano quel brutto difetto di rimanere fra i denti. O sullo stomaco. Ed una nottata, con acidità di stomaco, lei non l'avrebbe passata. Si chinò sull'uomo, che la guardava, ora terrorizzata, senza più quel pallido coraggio che mostrava all'iniziò. E lei fece calare la sua mano prima sul suo viso, poi sull'addome, sul cuore. Aveva optato per una fine rapida ed indolore?

Affatto.

Spostò la mano sullo stomaco di lui, carezzandone per un'attimo la pelle, morta, che ora si apprestava a divenire di nuovo normale, ad acquisire il suo normale vigore. Tanto meglio sbrigarsi. Eseguì uno scatto rapido, trapassando la pelle morta, facile da trapassare, con la mano. Questa si infilò fra le viscere dell'uomo, afferrandole e tirandole via, con inaudita violenza. L'uomo gridò, rantolo. Le parve anche di sentire un " Dio " ed un " amen ", fra le sue grida. Tolse la mano, leccandone le dita di sangue. Neanche fossero state Fonzies. Svuotò completamente lo stomaco dell'uomo e le sue viscere, buttandole lì, sul pavimento della chiesa. Nè addentò alcune, divorandole con una voracità che il suo viso non lasciava affatto trasparire. L'uomo, però, era ancora vivo. Lo sarebbe stato per poco. Ma Cheryl sfruttò quei suoi due ultimi istanti di vita per cavargli gli occhi con le dita. Un ultimo urlo. Poi spirò.


Cheryl lanciò in aria un bulbo, uno dei due, per farlo entrare velocemente in bocca, con un bel gioco di precisione che di solito si fa con i pop corn. Lo masticò per alcuni istanti, per poi ingoiarlo. Le campane continuavano a suonare.


Dio .. Dio.. Dio.. allora, come mai non sei intervenuto a proteggere uno dei tuoi sacerdoti? Cos'è, volevi che questo andasse fatto, eh? Non credo proprio.

Solo adesso, però, mise insieme i pezzi del puzzle. Soltanto quando vide che il corpo del sacerdote era scomparso. Tutto era tornato come prima. La resistenza che quell'uomo aveva al dolore, il suo coraggio. Ed il sapore. La sua carne era qualcosa che raramente aveva assaggiato prima. Pochi umani hanno il sapore di carne alle brace. Come se quello fosse venuto direttamente dall'...

Tu lo sapevi! Lo sapevi! Ecco perchè non hai fatto nulla!

Quell'uomo era un demone. Pochi giorni dopo soltanto avrebbe scoperto, grazie ad un comunicato della polizia, che il vero sacerdote era stato rapito ed inseguito liberato dalla polizia stessa. Era stato rinvenuto nella cantina della chiesa, pochi giorni dopo la sparizione. Non la sua, quella del suo sostituto. Altrimenti, nessuno ci avrebbe fatto caso. E lei era stata giocata. Per la seconda volta. Ma almeno, aveva scoperto qualcosa di importante sul suo corpo. E sui suoi poteri.


END


 
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H o p e ;
CAT_IMG Posted on 25/8/2010, 15:55




SPOILER (click to view)
Allenamento confermato, 10 punti esperienza ottenuti ^^
 
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3 replies since 22/8/2010, 15:13   46 views
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