Serata senza spettacolo, X Secchan

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Amaterasu-chan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 11:28




L'auditorium era un luogo abbastanza suggestivo. Sebastian le aveva raccontato che veniva utilizzato per delle importanti manifestazioni accademiche, e tra queste rientravano anche dei combattimenti pubblici tra gli spettatori paganti. Ovviamente lo scopo di lucro era assai trascurato, più che altro l'accademia si vantava di avere combattenti così abili in grado di offrire spettacolari combattimenti e fare le loro belle figure. Certo però che quando questo non avveniva l'auditorium era un vero mortorio, Kyoka era lì quella sera e non c'era anima viva, tutti i posti liberi, tant'è che poté tranquillamente sedersi su di una delle poltroncine e accomodare le gambe incrociate sulla poltroncina davanti, accomodandosi come un pascià.
Che umani sono creature così stupide... pagare per vedere due combattenti combattere. Con il rischio di rimanere coinvolti poi, che sciocchezze! Bhe sono contenta che questo posto sia vuoto, avevo voglia di stare un pò da sola.
Aveva mandato Sebastian a fare la ronda di creditori in debito con lei, per cui poteva starsene più che tranquilla a fare nulla, nemmeno lui l'avrebbe rimproverata, e poi lo studio per quel giorno era finito da un pezzo oramai, ma quando una camera la conosci a memoria ti passa la voglia di starci...
L'auditorium non era molto illuminato ad ogni modo, e i vestiti scuri della ragazza la aiutavano a celarsi tra le ombre, solo la sua pelle rosea risaltava tra l'oscurità, e la chioma argentea rifletteva quella poca luce che c'era.
 
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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 11:41




L'auditorium. Un posto che avrebbe odiato, se solo provasse sentimenti. L'auditorium era fatto per intrattenere, divertirsi, provare eccitazione nel tifare. Tutto ciò che a lei non interessava, dato che aveva perso completamente la voglia di farlo. Era stata assegnata, però, dal consiglio dei professori, come vigilante della zona, giusto per controllare che non succedesse nulla che non rientrasse nella solita routine scolastica. Indossava un vestito nero, un completo da ufficio, che dava in netto contrasto con la pelle piuttosto chiara, più del normale, animata da un pallore che sembrava quasi innaturale. Lo sguardo era vago, mentre camminava in cerca di un posto. C'era l'imbarazzo della scelta, a quanto sembrava. La scelta ricadde su un posto affianco a quella di una persona. Un'alunna, se la memoria non la ingannava. Poco male, avrebbe fatto conversazione, anche se non le importava molto di parlare o no. A conti fatti, avrebbe potuto anche non controllare l'auditorium, data la serata tranquilla : ma cercò di attenersi al suo incarico. Si avvicinò alla ragazza, semicelata nell'oscurità , faceva fatica a riconoscerla.
Scusa.. Domandò, apatica. ... posso?
Indicò il posto, abbozzando una specie di sorriso.
 
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Amaterasu-chan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 13:21




Una calma alquanto piatta, l'auditorium sembrava quasi insonorizzato, si domandava se fossero già tutto a dormire. La risposta alla sua domanda arrivò quando sentì una voce arrivare al suo fianco. Kyoka aveva gli occhi chiusi e la testa distesa sulle mani messe dietro la nuca proprio sullo schienale della poltroncina, per cui dovette aprire un occhio e girare lo sguardo verso la provenienza di quella voce gelida e spenta. Kyoka non fu spaventata, anche lei era una vampira e di vivo aveva ben poco, per cui il respiro di un zombie non la metteva affatto a disagio. Non era difficile riconoscerli: pallidi, morti, con quel tono di voce quasi spento.
Accomodati pure.
Disse, facendo scendere le gambe dalla loro posizione distesa a più ordinata, era vestita abbastanza formale e non sembrava una studentessa, poteva essere un professore e non voleva essere rimproverata.
Sbaglio o non l'ho mai vista da queste parti?
Domandò, curiosa, riportando le mani dietro la nuca e tornando in una posizione decisamente rilassata, socchiudendo le palpebre degli occhi.
 
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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 13:38




Grazie.
Commentò, in un sussurro, cercando più o meno di sorridere, anche se non ricordava esattamente bene come si faceva. Poggiò la mano allo schienale, aiutandosi con il sedersi. Posò lo sguardo sul centro dell'auditorium, con vago ( e finto ) interesse. Sentì le parole della ragazza, quindi si voltò , lentamente.
Io? Disse beh.. diciamo che non sono una persona molto di spicco nell'accademia. Sono la responsabile del laboratorio di scienze e professoressa di Biologia. Non credo di averti in corso..
Il tono della voce era flebile, pacato, sembrava quasi stesse facendo uno sforzo a parlare. E nonostante ciò, però, riusciva ad insegnare bene, tralasciando il cinquanta percento dei ragazzi che si addormentavano sui banchi.
Perchè sei una studentessa, no?
Domandò, dubbiosa sul fatto di averci azzeccato o no.
 
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Amaterasu-chan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 14:03




Annuì, in effetti non partecipava a quel corso, non le interessava più di tanto quel campo.
Si sono una studentessa.
Rispose senza mezzi termini né misteri, non aveva la divisa scolastica solo perché preferiva di gran lunga quelli dell'Akatsuki, alla quale non diceva mai di no in confronto alle divise nere.
Ma non partecipo al quel corso, forse lo prenderò più avanti, ma per il momento mi limito a quelli essenziali per potermi concentrare sull'arte magica, voglio diventare più forte e tenere alto il nome della mia famiglia.
Commentò con una punta di fierezza che era impossibile non notare. In veste di figlia diretta del capo dell'Akatsuki doveva mantenere alto quello stendardo, e soprattutto non farsi superare da sua sorella maggiore!
Scusi se glielo dico, ma è la prima volta che mi capita di vedere un'insegnante non morta... è raro vedere persone di questa razza in luoghi pieni di gente come questo, ha imparato a contenere la sua fame?
Un po' come facevano i vampiri con le pasticche emostatiche.
 
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¬Sacchan
CAT_IMG Posted on 19/8/2010, 20:12




Un'altra fanatica della famiglia.
Sentenziò, quasi con tono tombale, riportando lo sguardo sul centro dell'auditorium. Sospirò. Un respiro gelido, quasi come la persona stessa. Non le importava che la gente si offendesse alle sue affermazioni, oramai si sentiva in dovere di dire ogni cosa sensata che le passasse per la testa, cosa che aveva raramente fatto prima della sua morte.
La mia fame? Replico', inespressiva. E chi l'ha detto che la contengo?
Scosse leggermente la testa,alzando leggermente le sopracciglia. Fortunatamente, lei non aveva bisogno di mangiare ogni dieci minuti. Non aveva mai avuto questo bisogno impellente, se non in lunghi archi di tempo.
Al massimo.. io mangio due volte a settimana. Ma non lo faccio mai in accademia. Risulterebbe troppo ovvio.. visto che sono l'unica, qui in giro.
Le sue parole filavano lente, come una nenia interminabile, mortale.
 
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5 replies since 19/8/2010, 11:28   53 views
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